Off Topic Cosa ne pensate del lavoro?

Contenuti random, rant esistenziali e post senza Dio né scopo
Come da titolo.
Inoltre, pensate che possa esistere in futuro una società in cui non sarà più necessario lavorare? Se fosse potenzialmente possibile ci sarà qualcuno che avrà interesse nell'impedirlo a tutti i costi?

Cosa ne penso io:
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Per me è una forma di schiavitù, il solo pensiero di spendere il mio tempo per far arricchire qualcun altro mi uccide l’anima.

Tempo fa lavorai a un progetto e pagai alcune persone per aiutarmi a finirlo, alla fine le compensai con quattro soldi rispetto a quanto io avrei guadagnato dal progetto completato.
Stare dall’altra parte mi ha fatto capire ancora di più quanto sia stupido e inutile lavorare per gli altri.
 
Infatti 🙂

@Stocastico ti consiglio il “Minimalismo” di Antonio Martone, uno youtuber che almeno io trovo molto interessante.
Spiega bene come “uscire dal sistema”

La soluzione , più che eliminare il lavoro, sarebbe ottimizzarlo migliorando le relazioni tra le persone, gli ambienti comfort dove ognuno di noi possa ben sentirsi accetto e realizzato.
E qualora suonasse come utopia, si può tendere comunque ad un miglioramento.
Grazie del consiglio, vado subito a vederlo.
 
Secondo me il lavoro, non inteso come occupazione sistemica ma come utilizzo delle abilità dell'uomo ci deve essere, altrimenti che dovremmo fare tutto il tempo? L'uomo può fare cose grandiose, perché rinunciarci in nome dell'ozio
 
Si, ma questo lo puoi applicare anche a qualsiasi cosa, ma dal punto di vista lavorativo è solo una presa per il culo tipo lavoratore medio di Dubai a cui gli vengono sottratti i documenti e deve costruire grattacieli rischiando di morire, che gratificazione c'è?
Infatti parlavo dal generico allo specifico.

Penso che il mondo del lavoro (come la vita) non debba essere nè un paradiso nè un inferno, un purgatorio siccome talvolta alcune sofferenze svegliano e rafforzano, oltre a saper apprezzare meglio i momenti belli.
 
Secondo me il lavoro, non inteso come occupazione sistemica ma come utilizzo delle abilità dell'uomo ci deve essere, altrimenti che dovremmo fare tutto il tempo? L'uomo può fare cose grandiose, perché rinunciarci in nome dell'ozio
Tolto lo schiavismo avremo finalmente tempo libero da dedicare al VERO lavoro, ossia perseguire virtù, lavoro e studio volti al diletto.
 
Ritengo che il lavoro rappresenti una componente essenziale dell’esistenza umana. Come specie ci siamo evoluti per essere costantemente attivi, impegnati in attività produttive legate alla sopravvivenza. Allontanarsi da questo equilibrio evolutivo, secondo me, è deleterio per la psiche.

Se confrontiamo i tassi di suicidio durante le guerre mondiali rapportati alla popolazione con quelli della società attuale, notiamo che allora erano molto più bassi, nonostante le condizioni di estrema precarietà e la quasi totale assenza di supporto psicologico.
Questa è una mia teoria. Credo che quando tutte le energie mentali sono concentrate su un obiettivo concreto, il cervello attivi meccanismi di sopravvivenza interpretando la situazione come pericolosa e quindi impedisca lo sviluppo di depressioni gravi o pensieri suicidi.
Al contrario, in una società cotonata, priva di stimoli forti e sfide reali, questi meccanismi non si attivano e si tende più facilmente a sviluppare depressione esistenziale e ideazioni suicide o autolesionistiche.

Personalmente auspico che l’umanità continui a spingere verso il progresso e il miglioramento costante.
L’idea di una popolazione passiva e nullafacente che rinuncia a perseguire questi obiettivi mi dispiacerebbe profondamente.
Tuttavia ritengo che nel giro di mezzo secolo l’intelligenza artificiale e i robot umanoidi sostituiranno la maggior parte dei lavori attuali.
Si creeranno nuove professioni, forse verrà introdotto il famigerato reddito universale e gli sforzi dell’uomo si concentreranno verticalmente sulla creazione artistica, sul progresso scientifico e sulla ricerca, mentre le macchine si occuperanno di tutto il resto.
 
Un esempio di produttività che potrei fare è il seguente:

suonerà strambo, ma preferisco andare a seguire all’università piuttosto che restare a casa: mi sposto, nel treno mi metto a leggere i libri (per non pensare ad altro) , dialogo con i miei amici universitari, apprendo le nozioni che i docenti spiegano. Certo gli esami sono impegnativi, e non tutte le giornate sono rosa e fiori, però è un modo per evadere dalla mia zona comfort, e sto in un’aula dove ricevo affetto da parte di compagni e compagne.
A casa (il riposo ogni tanto ci sta) mi ammorbo il pisello, poi vivo in un condominio abitato da non poche persone antipatiche che prego di non incrociare mai dalla porta al portone.

Ovviamente parliamo di una bella facoltà da me scelta, però è come dire che ad oziare troppo mi annoierei
 
Quando arriveranno gli androidi con IA avanzata (no, non parlo di quelli attuali) tecnicamente e teoricamente sarebbe possibile delegare a loro tutti i lavori. Sia quelli manuali sia quelli più intellettuali. Io penso che ciò non accadrà per un motivo molto semplice, chi è al potere, ha interesse a mantenere tutto il potere per sè, mantenendo gli altri in stato di sudditanza. E' probabile che in futuro molte persone non lavoreranno, ma dovranno cedere tutti i loro diritti e le loro libertà per poter avere un elemosina minima di sudditanza e tutti i llavori non saranno più accessibili perchè svolti dall'IA
 
Se confrontiamo i tassi di suicidio durante le guerre mondiali rapportati alla popolazione con quelli della società attuale, notiamo che allora erano molto più bassi, nonostante le condizioni di estrema precarietà e la quasi totale assenza di supporto psicologico.
Ma infatti oggi si lavora tantissimo, probabilmente i suicidi sono più dovuti a questo, hai visto il Giappone?
 
La mia domanda implicava anche un cambio della società attuale OVVIAMENTE. Infatti ho pure chiesto chi si opporrebbe a tale cambio per opportunismo? (Eh chissà chi guarda)

Può fare tutto l'IA. Sia costruire i macchinari, sia ripararli che programmarli. Non sto parlando di domani ma di un futuro molto lontano. E ovviamente questo tipo di società per poter nascere avrà bisogno di rendere l'IA di pubblico accesso. La realizzazione di un tale mondo dipende in tutto e per tutto da chi tiene le mani sull'IA.
Mi pare che non vuoi capire il punto, non è fare la cosa X, come nel mio esempio del lavare i panni 100 anni fa era un lavoro fisico pesante che richiedeva ore, muoversi e tutto mentre oggi no.
Il punto è che QUALSIASI cosa tu voglia richiede lavoro.

Ti stai creando un modello mentale di una società dove servono solo spaghetti e oggetti ma non è così, può darsi pure che tra 400 anni la produzione di cibo sia una baggianata ma non sarà mai esente da lavoro, però se anche fosse semplice ci saranno altre esigenze appunto, magari guardare uno show per divertirsi, una partita di calcio, andare dal medico, portare il cane dal veterinario.
Non può esistere neanche a livello di fantasia una società dove non c'è nessuno che lavora, ci sono sempre attività necessarie, ma quando anche le necessarie miracolosamente fossero svolte in qualche modo diventerebbero di valore quelle futili.

Come è oggi.
Chiedi a tua nonna se avrebbe mai pagato un telefono 1000 euro ai suoi tempi, nel momento in cui il necessario è già soddisfatto il superfluo diventa il nuovo necessario.
 
Quando arriveranno gli androidi con IA avanzata (no, non parlo di quelli attuali) tecnicamente e teoricamente sarebbe possibile delegare a loro tutti i lavori. Sia quelli manuali sia quelli più intellettuali. Io penso che ciò non accadrà per un motivo molto semplice, chi è al potere, ha interesse a mantenere tutto il potere per sè, mantenendo gli altri in stato di sudditanza. E' probabile che in futuro molte persone non lavoreranno, ma dovranno cedere tutti i loro diritti e le loro libertà per poter avere un elemosina minima di sudditanza e tutti i llavori non saranno più accessibili perchè svolti dall'IA
Esatto, ciò che temo pure io. In tale scenario sarà necessaria una rivoluzione (ma chissà se il popolo sarà capace di accorgersi di ciò che starà subendo).
 
Purtroppo il sistema attuale è stato "progettato" in un'epoca in cui l'automazione non era così spinta come oggi.

È il pretendere che un sistema ottocentesco come quello del capitalismo attuale (poggiato sulle basi delle teorie di Adam Smith e di Keynes) possa funzionare con le tecnologie e l'automazione attuali (come la questione della "crescita infinita").

Cosa succederà quando parecchia gente rimarrà senza un lavoro, e quindi senza un'entrata economica, nonostante praticamente non richiede lavoro extra, perchè abbiamo già accesso a sufficienti fonti di acqua, cibo, energia e alloggio per chiunque? Ho come l'impressione che nei prossimi decenni nascerà un marxismo 2.0 che richiederà ridistribuzione delle risorse (che è il vero problema, non è la mancanza di risorse per tutti).

Che mi sta a significare che io devo lavorare 8 ore al giorno per 40 anni, quando alla fine non faccio altro che scrivere codice o progettare sistemi per servire notizie di merda (che vendono pubblicità)? Che utilità sociale dà alla fine, che tanto pure l'editoria moderna ha tradito la propria missione originale, cioè quella di informare il pubblico? Perchè sono costretto a far finta di lavorare, quando alla fine questa giornata l'ho passata quasi esclusivamente a cazzeggiare qua sopra? Alla fine noi siamo schiavi del denaro, noi lavoriamo non per "costruire" o "sviluppare" qualcosa che possa seriamente essere utile, ma solo per aumentare quel numeretto presente sull'estratto conto del nostro C/C.
 
Mi pare che non vuoi capire il punto, non è fare la cosa X, come nel mio esempio del lavare i panni 100 anni fa era un lavoro fisico pesante che richiedeva ore, muoversi e tutto mentre oggi no.
Il punto è che QUALSIASI cosa tu voglia richiede lavoro.

Ti stai creando un modello mentale di una società dove servono solo spaghetti e oggetti ma non è così, può darsi pure che tra 400 anni la produzione di cibo sia una baggianata ma non sarà mai esente da lavoro, però se anche fosse semplice ci saranno altre esigenze appunto, magari guardare uno show per divertirsi, una partita di calcio, andare dal medico, portare il cane dal veterinario.
Non può esistere neanche a livello di fantasia una società dove non c'è nessuno che lavora, ci sono sempre attività necessarie, ma quando anche le necessarie miracolosamente fossero svolte in qualche modo diventerebbero di valore quelle futili.

Come è oggi.
Chiedi a tua nonna se avrebbe mai pagato un telefono 1000 euro ai suoi tempi, nel momento in cui il necessario è già soddisfatto il superfluo diventa il nuovo necessario.
Quindi stai dicendo che verremo sempre ingannati?
 
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