Se il tuo scopo fosse quello di interagire civilmente e non solo cercare la rissa, avresti letto l'articolo e avresti scoperto che, a dispetto del titolone che inneggia all'ergastolo, nella realtà gli anni di detenzione confermati sono 23, che a seguito degli eventuali sconti in quanto donna (È scientificamente accertata la disparità di trattamento uomo/donna in termini detentivi, puoi chiedere a qualunque avvocato o fare una semplice ricerca) arriverà, a occhio e croce, a 15. Ti chiedo di smetterla di interagire con me, anche perché continui a coprirti di ridicolo.
Non solo Alessia Pifferi: sono in totale 38 le donne condannate all'ergastolo in Italia per omicidio, associazione a delinquere o terrorismo
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Ci sono più donne che uccidono uomini o più uomini che uccidono donne? Sono proprio curioso di sentire questa statistica.
"Se si escludono tutti gli omicidi per i motivi più diversi e si vanno a contare solo quelli in famiglia, però, a livello globale, lo squilibrio si rovescia: sono le donne a essere più colpite. Ben il 66% contro il 34%. Ma più impressionante è la sproporzione tra gli omicidi all’interno della coppia, sposata o no che sia. Gli uomini uccisi da mogli, compagne, amanti o fidanzate sono il 18%, le donne uccise da mariti, compagni, amanti o fidanzati l’82%. Una mattanza. Ma in Italia, spiega Maria Giuseppina Muratore, la ricercatrice dell’Istat che da anni cura le statistiche sulla criminalità basate sui numeri degli Interni, il divario è ancora più abissale: la media degli omicidi all’interno delle coppie negli ultimi vent’anni, dal 2002 al 2022, è inequivocabile: 88 volte su 100 è lui che uccide lei. E solo dodici volte su cento succede il contrario. C’è altro da aggiungere?"
Gli uomini uccisi da mogli, compagne, amanti o fidanzate sono il 18%. Le donne uccise da mariti, compagni, amanti o fidanzati l’82%
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Debbo ammettere che sulle fantasie e sull'immaginazione tanti di voi sono molto ferrati e fantasiosi.
Sui fatti reali e sulle statistiche e anche sul buon senso dovete ancora lavorarci un po', spero che non sia tutto perduto tuttavia.
Se poi non siete nemmeno in grado di distinguere la differenza tra una parte forte che uccide una parte debole e il contrario, beh il buon senso è totalmente a troie.
Se per fare un esempio pensate che una madre che uccide un figlio di 11 anni sia grave tanto quanto un figlio di 11 anni che uccide le madre beh vi mancano molte basi della giurisprudenza ma soprattutto del buon senso.
Anche se sono due fatti estremamente gravi uno é ancora più grave dell'altro ed è uno dei pochi casi dove, giustamente, é prevista la massima pena.
Per quanto alcuni di voi si possano sentire deboli e impotenti di fronte a tante cose nello stato di natura l'uomo è fisicamente più forte della donna, fine della storia, non può esserci dibattito a riguardo.
Non ce ne dovrebbe neanche essere bisogno di parlare visto che le statistiche parlano chiaro.
Come già detto vi focalizzate sulle cose sbagliate, se proprio volete fare una battaglia di diritti maschili battetevi per cose come la paternitá o più tutela per i padri separati con figli, ma qua state veramente cagando fuori dal vaso mi dispiace.
Fortunatamente chi ha questo tipo di pensiero malato non è la maggioranza di chi ha realmente a cuore i diritti maschili.