Basta che parli con qualsiasi avvocato, mia madre è un avvocato e l'ho chiesto a lei.
Fallo leggere a tua mamma e chiedile se c'è qualcosa di sbagliato e citare eventualmente riferimenti normativi:
1. Casa della donna (abitazione familiare)
Poiché la casa della donna è stata utilizzata come abitazione familiare, il giudice potrebbe assegnarne l'uso al genitore presso cui il figlio andrà a vivere in modo prevalente, che, nella maggior parte dei casi, è la madre (soprattutto quando il figlio è molto piccolo).
Proprietà: La casa resta comunque di proprietà della donna.
Diritto d'uso: Il diritto d'uso della casa non è attribuito all'uomo, ma al figlio e al genitore affidatario. La donna continua a risiedervi con il figlio, ma resta proprietaria anche al di là dell’assegnazione.
Riferimenti normativi:
Art. 337-sexies del Codice Civile: l'assegnazione della casa familiare tutela l'interesse del figlio minore.
L’uomo non ha diritto alla casa della donna né può chiederne la vendita o divisione (a meno che non vi sia una comproprietà, che non è il caso descritto).
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2. Casa dell’uomo (affittata a terzi)
La casa dell’uomo, essendo affittata a terzi, non ha alcun legame con l'assegnazione della casa familiare. In caso di separazione:
L'uomo rimane il proprietario della casa e può decidere di mantenerla in affitto o riprenderne il possesso (rispettando i termini del contratto di locazione).
Non ha obblighi di mettere la propria casa a disposizione della donna o del figlio, poiché l’abitazione familiare è già garantita dalla casa della madre.
Nota importante: Se l’uomo decidesse di destinare la sua casa a nuova residenza per sé o per un eventuale nuovo rapporto, non ci sono vincoli o limitazioni.
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Conclusioni:
La casa della madre resta l’abitazione principale del figlio e sarà a disposizione del genitore affidatario (solitamente la madre).
La casa dell’uomo non è coinvolta nell’assegnazione della casa familiare e può tornare nella piena disponibilità dell’uomo stesso, una volta che il contratto di affitto scade o viene risolto.
La proprietà immobiliare non cambia: entrambi mantengono la piena titolarità delle rispettive case.