Non posso parlare per gli altri. Ognuno ha il suo inferno privato, costruito su esperienze uniche, ferite invisibili, sfumature che nemmeno chi ci vive accanto può davvero comprendere. Solo chi ci è dentro può sapere cosa vuol dire abitare una certa pelle.
Nel mio caso, credo che il motivo per cui non ho mai fatto sesso non sia soltanto l’aspetto fisico o la sfortuna, ma una paura paralizzante. Paura del rifiuto, del confronto, dello sguardo dell’altro. Paura di mettermi in gioco con le donne, che mi è sempre sembrato un territorio ostile, enigmatico, a tratti crudele.
Probabilmente qualche occasione l’ho anche avuta. Ma niente. Ogni volta la stessa storia: mi bloccavo prima ancora di provarci. Mi dicevo “tanto va male”, "non ne vale la pena", e lasciavo perdere.
A questo si aggiunge un contesto familiare che non aiuta. Un parente malato da accudire, la casa sempre occupata, un senso costante di dover rinunciare a me stesso per il bene altrui. Quando vivi così, anche la voglia di provarci si spegne piano, come una candela dimenticata in una stanza vuota.