Domanda nostalgica: da bambini, che lavoro sognavate di fare da grandi?

Il pilota…non importa se di formula 1 o di qualche altra categoria (anche a ruote coperte).
Ricordo che all’età di circa 7 anni chiesi a mio padre di comprare un go-kart per farmici correre e lui mi rispose “quando lavorerai potrai permettertelo”.
Finita ancor prima di iniziare…sono convinto che sarei arrivato da qualche parte e invece oggigiorno faccio l’operaio e maledico la mia esistenza minuto per minuto.
Voglio sparire
crudissima la tua vita... mi dispiace, sul serio. eppure....... non vorrei dirlo..... ma..... @UberVoid

comunque potresti optare al pilota di autobus come @rimastoindietro
 
Io da piccolo sognavo di diventare un autista di autobus a due piani o un grosso tir, perché la mia mente associava che più era grosso il mezzo che guidavi più contavi come adulto.
 
quello che svuota i bidoni per strada... giuro, non so per quale motivo ma ero affascinato da quella macchina che ribaltava i bidoni a testa in giù con quei bracci meccanici

Ah ah, cosa mi hai fatto tornare in mente...io mi alzavo per vedere passare il camion dell'immondizia quando passava, e me lo ero pure fatto regalare come gioco... pensavo di essere l'unico al mondo "affascinato" da ste cose.:ROFLMAO:
 
Mi immaginavo che a 30 anni sarei diventato chad muscoloso che viaggiava per lavoro facendo l'archeologo... oppure che ero un capo cantiere a comando di grosse macchine per i lavori: bulldozer, camion trasporto detriti ecc
Poi a casa ci sarebbero state mia moglie bionda e figlia.

Però è finita a 28 anni così: lavando i culi ai disabili mentali, faccia da ebete, gymcel scp 096. Appartamento fantasma in cui dormo e gioco al PC e basta. Schiavo del sistema e dei viaggi per il lavoro.
 
Mi immaginavo che a 30 anni sarei diventato chad muscoloso che viaggiava per lavoro facendo l'archeologo... oppure che ero un capo cantiere a comando di grosse macchine per i lavori: bulldozer, camion trasporto detriti ecc
Poi a casa ci sarebbero state mia moglie bionda e figlia.

Però è finita a 28 anni così: lavando i culi ai disabili mentali, faccia da ebete, gymcel scp 096. Appartamento fantasma in cui dormo e gioco al PC e basta. Schiavo del sistema e dei viaggi per il lavoro.

Eh, anche io me l'ero immaginata così, da grande sarò grosso e forte, è automatico...seee, come no.
 
Calciatore, ma ero fortemente intimidito dalle teste di cazzo esaltate che bazzicano intorno a quegli ambienti, anche e soprattutto adulti.
Inoltre dubito fortemente abbia mai avuto il potenziale per fare anche una seconda categoria, troppo leggerino
 
Da bambino sognavo di avere una mia fattoria in una malga in montagna con le galline, le vacche, le caprette e di sopravvivere in quella maniera, l'ho mantenuto per molto tempo dalle elementari fino alle medie/superiori. C'è stato anche un periodo che è durato qualche mese, dopo aver visitato la Basilica di San Francesco, in cui volevo diventare frate.
 
Io, da bambino, ho sempre avuto un sogno ben chiaro: diventare pilota di Formula 1.

Prima alla Minardi, per aiutare a far crescere il Team e poi alla Ferrari, per provare a vincere il Mondiale con il Cavallino Rampante sul petto.

E voi? Qual era il vostro sogno da bambini?
Stesso tuo sogno, ma correndo in Toro Rosso prima e in Red Bull poi, come Vettel. Col tempo poi ho sviluppato una certa passione per il giornalismo sportivo, e spero ancora di poter trovare un impiego in quel mondo
 
Il pilota…non importa se di formula 1 o di qualche altra categoria (anche a ruote coperte).
Ricordo che all’età di circa 7 anni chiesi a mio padre di comprare un go-kart per farmici correre e lui mi rispose “quando lavorerai potrai permettertelo”.
Finita ancor prima di iniziare…sono convinto che sarei arrivato da qualche parte e invece oggigiorno faccio l’operaio e maledico la mia esistenza minuto per minuto.
Voglio sparire
Prima crudezza alla veneranda età di 7 anni quando dopo essere riuscito farmi comprare un kart dai miei mi dissero che tanto non potevo correrci in alcun campionato perché non ci stavano soldi.
 
Del lavoro non me ne mai fregato un cazzo, non ho mai studiato niente, a fine anno alle medie avevo ancora i libri incelofanati, sognavo semplicemente di essere libero, godermi la vita e non avere problemi, sogno che è durato poco e che mai si realizzerà, in quanto ora spazzo la merda 6 giorni su 7 e sono un subumano esteticamente, siamo nati schiavi, sia del sistema che del nostro stesso corpo, cervello, pulsioni, istinti…
 
Prima il pittore, poi l' ingegnere, lo scienziato, l' inventore, ma avvicinatomi agli 11 anni, tutto si ridimensionò, come scoprivo la realtà della vita. Ed ora sogno di essere già nella bara prima dei 60 anni.
Io da piccolo avevo vari sogni: sognavo di diventare pilota dell' aeronautica militare dopo che mi erano state piaciute molto le freccie tricolori, poi sognavo di diventare un nuotatore professionista (tra gli 11 ed i 12 anni facevo nuoto) tanto da arrivare a gareggiare alle olimpiaidi (dopo aver visto le olimpiadi del 2012. Oppure sognavo di fare lavori tra i più remunerativi che mi avrebbero permesso di diventare ricco (medico, avvocato, notaio o dentista). Pure nel mio caso, con il passare degli anni, ho cominciato ad avere maggior consapevolezza della vita, poi è subentrato il problema lato sentimentale (l'essere Incel ed scarto genetico) che mi ha portato il definitivo accasciamento e depressione. Ormai non ho più sogni, della vita non mi stimola ed entusiasma niente ed ora punto (spero) nel morire il prima possibile.
 
Il pilota…non importa se di formula 1 o di qualche altra categoria (anche a ruote coperte).
Ricordo che all’età di circa 7 anni chiesi a mio padre di comprare un go-kart per farmici correre e lui mi rispose “quando lavorerai potrai permettertelo”.
Finita ancor prima di iniziare…sono convinto che sarei arrivato da qualche parte e invece oggigiorno faccio l’operaio e maledico la mia esistenza minuto per minuto.
Voglio sparire
Purtroppo comprendo tuo padre: il karting, come anche tutto il motorsport, è un'attività sportiva MOLTO costosa, non a caso tutti gli attuali piloti di Formula 1 provengono da famiglie benestanti/ricche (eccetto che Hamilton, Alonso e Ocon); per arrivare a quei livelli bisogna spendere milioni di euro (non scherzo, sono quelle le cifre).

Per esempio, la famiglia di Ocon (una delle eccezioni citate sopra) dovette vendere casa e altre proprietà per finanziare l'attività sportiva del figlio, e il padre di Hamilton doveva fare più lavori per lo stesso motivo; a loro andò bene, ma nel caso fosse andata male la carriera dei loro figli?

Nel caso io dovessi avere figli un giorno, e loro mi chiedessero di iniziare a correre i kart, li asseconderei solo per corse a livello amatoriale (e semi-professionale nel caso si dovesse rimediare qualche sponsor locale), però per correre a livello professionale ormai nel 2025 bisogna vere tanta grana a disposizione; oggi un Schumacher, Raikkonen o Alonso non sarebbero mai arrivati a diventare piloti di Formula 1.
 
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