Premetto che pure io ambisco a trovare una donna con cui sto un pò bene in una relazione monogamica, forse perché ho superato "metà del cammino di nostra vita", per cui prediliggo la sicura tranquillità ordinaria, forse per pigrizia o forse per condizionamenti educativi che quando si è grandetti è difficile levarseli.
Ma sto avendo dei dubbi sulla naturalità della monogamia, forse siamo fatti per fare esperienze con più persone, pure per la nostra evoluzione personale. Quello di cui parla la mia collega albaserenadv, non è un qualcosa campato in aria: nell' antica Sparta, e in era più remota, nell' Europa agricola matriarcale di 6 mila anni fa, la donna normalmente aveva più partner. Dai Celti, marito e moglie dormivano in letti separati, magari si sposavano per la procreazione poi ognuno se la faceva con altre persone. Tra gli Eschimesi che abitano tra Canada ed Alaska e i Masai Africani, c'è la pratica di dare la moglie all' ospite, tra gli indigeni Siberiani è praticato lo scambio di coppia. In Nepal vi è qualche popolazione dove la donna sposa più mariti. In alcune popolazioni rimaste matriarcali dell' India e dell' Amazzonia la donna può avere più partner.
Ovviamente, tra questi esempi in genere è amesso che pure l' uomo abbia più compagne.
Comunque questa disanima antropologica-sessuale è per farti capire che la sessualità può avere diverse manifestazioni, non è che quella che ci hanno inculcato sia per forza quella "giusta", soprattutto quella più naturale e adempiente alle esigenze umane. Come risonosco che ci sono persone che naturalmente sono portate per la monogamia o lo diventano nel momento in cui trovano "la persona giusta" proprio, tant'è che lessi che tra i Musuo Cinesi, popolazione rurale che ha mantenuto il matriarcato, vi sono quelle coppie monogamiche che tali restano per tutta la vita, è che lì non c'è il matrimomio ed i partner, anche in questo caso, abitano ognuno a casa propria, come dovrebbe essere secondo me.