Per non saper né leggere né scrivere, cerco di fare mio il pensiero dei grandi giornalisti e pensatori del passato come Pasolini, Biagi e Sciascia che già in un lontano passato misero in guardia il popolo che oggi è diventato massa dai sedicenti burattinai. Quello che voglio dire è di ricordare sempre di chi è la mano che fornisce lo strumento, una mano che non si sta attardando a riprendersi con gli interessi il "debito" di presunta libertà che ha gentilmente concesso (ed anzi a questo punto mi sembra palese sia stato già tutto programmato da principio a mò di bastone e carota), ed in futuro ne vedremo delle belle. Spero si ritorni ai vecchi metodi della stampa clandestina su manoscritti per far circolare idee non controllabili dalle corporazioni e spero che quando quel giorno verrà le nuove generazioni sappiano ancora tenere in mano una penna e si ricordino i principi basilari della calligrafia, sempre che non vogliano impiantare iridi artificiali connesse perennemente alla rete.Tu, come me, hai il privilegio di avere altre alternative per informarti rispetto alla linea politica, sociale, culturale che più preferisci. Sai su che canale televisivo andare, quale giornale comprare, quale politico, critico, intellettuale, attivista ascoltare. In altre realtà tutto questo diventa molto più difficile. I media digitali e globali sono MOLTO più difficili da censurare, da direzionare verso un pensiero unico (anche se qui si continua ad affermare il contrario ma se così fosse questo forum non potrebbe esistere). Finché i social saranno abitati dalle idee di tutti sarà impossibile unificarli verso un pensiero unilaterale e dovessero prendere quella piega verrebbero inventate altre piattaforme per poter parlare liberamente.