Italia: caso unico di decrescita infelice nel mondo occidentale

mcanrew

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Il primo grafico mostra come il Pil a prezzi costanti sia sceso stabilmente dalla grande crisi del 2008 fino alla vigilia della pandemia nel 2019: caso unico di decrescita infelice nel mondo occidentale. E solo nel 2023 il Pil ha recuperato, superandolo di poco il livello di 15 anni fa. Una così lunga stagnazione del reddito pro capite mina la capacità di sostenere il welfare, e il benessere dei cittadini diventa un gioca a somma zero che disgrega la coesione sociale.

Il secondo grafico mostra come la decrescita fino al 2019 è coincisa con l’austerità che ha imposto all’Italia un avanzo primario medio pari all’1,3% del Pil: in un paese incapace di crescere, la sostenibilità del debito pubblico è incompatibile con il benessere dei cittadini.

I due grafici mostrano inoltre come la ripresa economica a partire dal 2021 sia dovuta per la maggior parte a una politica fiscale fortemente espansiva cha ha comportato un disavanzo primario del 4,7 del Pil. Ma questa politica fiscale fortemente espansiva è finita, probabilmente per sempre, e la dolorosa alternativa tra stabilità finanziaria e decrescita che ha caratterizzato il nostro passato si riproporrà in un futuro molto vicino.
 
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Tutto iniziò con il divorzio del ministero del tesoro dalla Banca d' Italia ... prima la Banca d' Italia era obbligata a comprare i titoli di stato invenduti, per cui la questione del debito si risolveva per una partita di giro. Poi le banche azioniste di Banca d' Italia vennero privatizzate nel 1992, ci fu infine l' Euro. Senza sovranità monetaria si ha le mani legate per gestire fisco e spese.
 
Ho visto un video dove si dice che il reddito netto medio italiano e' del 72%. Il reddito netto e' cio' che resta da spendere tolte le spese necessarie. Quasi il piu' basso di Europa, ultima la Grecia.
E la solita media del pollo. Perche' il pensionato statale con rendita patrimoniali ed immobiliari sta n volte meglio del giovane precario schiavo.
Penso verremmo comprati un pezzo alla volta dai cinesi, vedasi Stellantis (ex Fiat), oggi -15% in Borsa.
 
Tutto iniziò con il divorzio del ministero del tesoro dalla Banca d' Italia ... prima la Banca d' Italia era obbligata a comprare i titoli di stato invenduti, per cui la questione del debito si risolveva per una partita di giro. Poi le banche azioniste di Banca d' Italia vennero privatizzate nel 1992, ci fu infine l' Euro. Senza sovranità monetaria si ha le mani legate per gestire fisco e spese.
Per quel che riguarda i titoli del debito, quelli li compra la BCE con un click, come con un click abbassano i debiti, per non far saltare il banco (europa) dove loro pasteggiano.
Per il resto, noi bisogna tagliare le spese superflue, del modello consumistico americano imposto musk e altri, il comprare a rate ecc.. cheppoi è la vera spada di Damocle, per non riuscire a fare i soldi...
In ogni caso se tante donne(che è la cosa che interessa a noi qui) andranno in difficoltà economica, io sono contento...
Tanto io penso solo al mio tornaconto sempre....
 
ci aspetta un futuro prossimo per nulla roseo, direi

e qua si discute di "altezza mezza bellezza"

it's the economy, stupid ! (diceva quello)

@$ SENTENZA $ è uno dei pochi che ha capito verso dove stiamo cadendo ...
Il fatto è che l'età media del forum è bassa, uno può pensare quanto vuole a crearsi un futuro od una stabilità economica ma a 15-20-25-30 anni il pensiero fisso è la figa e non sempre si pensa ad associare la figa al potere economico ma con teorie del "saperci fare", del "falla ridere", del "arriva quando meno te lo aspetti" che fanno perdere tempo e gettano fumo negli occhi. Aggiungi anche che l'80% dei suddetti scopa poco e male o nulla, quindi non è invogliato a migliorarsi e migliorare il proprio stato economico, creando quindi un danno indiretto allo stato ed all'economia generale. Sin dalla scuola media si dovrebbero fare delle lezioni di economia riservate soltanto ai maschi in cui associare i grafici a torta e gli istogrammi alla forma della figa, dato che tutto si basa su di essa, sull'economia della figa.
Comunque, qualche mese fa si stava parlando del futuro e ci si chiedeva tra compagni come ci si vedesse a livello lavorativo, tutti che facevano grandi progetti, io mi sono limitato a dire che mi sarebbero bastati tre pasti al giorno, una casa a 16 gradi in pieno inverno e l'evitare di essere sodomizzato da qualche negro. Mi accontento.
 
L'Italia è un paese mantenuto in vita dalla possibilità di fare debito e dalle ricchezze accumulate dai piu' furbi negli anni 60-70-80.
 
L'Italia è un paese mantenuto in vita dalla possibilità di fare debito e dalle ricchezze accumulate dai piu' furbi negli anni 60-70-80.
Lo hanno voluto per decenni su decenni, dicendo che i paesi occidentali, tra cui l'Italia, possedevano una fetta troppo grande del pil mondiale.
Ancora nel 1990 l'Italia aveva un pil più che doppio rispetto a quello di India e Cina messe insieme. Fa strano dirlo oggi, vero, che crediamo questi paesi sottosviluppati alla stregua di 'superpotenze' (de sta ceppa...).
Ricordo ancora la bonino in una delirante dichiarazione mentre era ministro degli esteri italiani (pensa che roba...), che si felicitava che finalmente i paesi 'del terzo mondo', stessero finalmente superando l'Italia e altri 'piccoli' paesi europei.

Il problema è che la ricchezza no si crea e non si distrugge, si distribuisce. E se noi abbiamo meno, oggi, è andata a qualcun altro. E no, non è andata ai ricchi nostrani, perché la ricchezza nazionale conta anche la loro ricchezza, è andata ai paesi del terzo mondo, che, nonostante tutto, ancora oggi vengono, per i soliti motivi votati al meticciamento e all'inclusione, spacciati per luoghi dove si muore di fame.
 
https://www.editorialedomani.it/eco...allanno-allarme-per-i-piccoli-centri-tnrka3zt

la vera blackpill è l'economia (la scienza triste):
Il tasso di fecondità italiano è così basso che non può essere compensato nemmeno dalle entrate migratorie:

«L’Italia ha un valore molto basso, non è poco sotto i 2 figli per donna – che bilancerebbero i 2 genitori – come la Francia, che quindi compensa il fatto che arrivano meno nascite con flussi migratori che fanno sì che la consistenza delle generazioni rimanga stabile. L’Italia ha una fecondità molto bassa (1,2 figli per donna nel 2023) e quindi i flussi migratori non sono in grado di bilanciare questa riduzione. Nonostante migrazioni anche rilevanti, il numero di persone che arriva nelle classi scolastiche rimane più basso del necessario». Il trend di svuotamento delle classi e degli istituti scolastici quindi non dovrebbe scemare, a meno di una netta inversione di tendenza nelle nascite, che in ogni caso arriverebbe in tempi troppo lunghi anche con l’introduzione di politiche a supporto della natalità e soprattutto della genitorialità. Secondo le stime dell’Istat diffuse a luglio 2024, entro il 2030 si scenderà a 58,6 milioni di abitanti e nel 2050 si arriverà a 54,8 milioni. I giovani sotto i 14 anni passeranno dal 12,4% della popolazione all’11,2%. Questi casi mostrano un circolo vizioso. La denatalità porta a uno spopolamento dei comuni. Lo spopolamento porta alla chiusura dei servizi pubblici, che a loro volta producono ulteriore spopolamento. Una dinamica che aggrava ancor di più una situazione già di per sé in crisi.
 
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