La Gen Z ha capito che i social fanno male

mcanrew

Well-known member
https://www.corriere.it/tecnologia/...eo-d4fed6d2-dfec-4253-801b-0dcca7c4bxlk.shtml

A sorpresa i nativi digitali vorrebbero che i social network che provocano più dipendenza non fossero mai esistiti: il 34% non vorrebbe Instagram, il 37% Facebook, il 43% Snapchat, il 47% TikTok, il 50% X/Twitter.

Eppure oggi è praticamente impossibile evitare i social: più della metà delle persone al mondo usa qualche social network. Tra di loro non c’è la scrittrice Zadie Smith. Smith dice che tutte le persone che conosce sono diverse da come erano prima del 2008, l’anno in cui hanno iniziato a diffondersi massicciamente smartphone e social network (a cominciare da Facebook, l’apripista).

Perché il problema è la struttura, non il contenuto: è il fatto che oggi quasi tutta la nostra esperienza è ormai mediata dalla tecnologia che fruiamo sugli smartphone. Zadie Smith, a ragione, chiama i cellulari «sistemi di modifica del comportamento». In un certo senso la tecnologia ha sostituito la religione. Un tempo era il prete nel confessionale che ti diceva cosa dovevi fare, in nome di una verità condivisa e indiscutibile. Oggi è l’app che regola il sonno o la veglia, quella per fare attività fisica, quella per la nutrizione o il ciclo mestruale. Google Maps, che ti indica che strada fare, Instagram, TikTok, o X che ti dicono cosa e chi desiderare o come pensare. Per molte persone è diventato normale andare su ChatGpt e chiedere che film guardare, dove andare in vacanza o che ingredienti mettere sulla pizza.

Aggiungo anche: Tinder, e sapete bene per cosa.

Tutti questi sistemi rispondono a una logica comune: quella del profitto, della viralità e dell’engagement, che sfruttano le emozioni basilari (la rabbia, l’invidia sociale, la gratificazione istantanea) per portarci a stare sempre di più sui nostri dispositivi.

In questo senso la tecnologia è ormai l’ideologia dominante, nel senso che dava Marx a questo termine: un sistema di valori e rappresentazioni così radicato che lo diamo per scontato, pensiamo che sia la realtà oggettiva e “naturale”. E invece, come tutto, è il frutto di valori e scelte.
 
Ormai il danno è fatto, milioni di sinapsi dei cervelli sono cablate da anni di utilizzo compulsivo con l'accoppiata smartphone + social ovvero la controparte spacciatore + droga, sono diventati talmente pervasivi da far svegliare la gente alle tre del mattino per controllare i propri account quindi oltre ai dati personali uno fornisce anche le ore del sonno in cui l'organismo dovrebbe riposare per poter essere efficiente, praticamente si paga in salute al cronocapitalismo la propria compulsività. Anche se tutti prendono consapevolezza dei danni che possono arrecare ci vorrà comunque del tempo affinché i sistemi cerebrali possano tornare in equilibrio, se uno non tiene conto delle molteplici "ricadute" nell'esserci nel percorso riabilitativo. Ma la vera domanda è a chi converrebbe togliere i social? Prendiamo l'esempio medio della tipica np di città: con Instagram può mettere foto con cui egoboostarsi tramite simps, con Tinder scegliere il chad con cui uscire, TikTok per mostrare il suo lato "artistico", Snapchat per chattare con il beta che gli offre il pranzo, X per fare gossip spicciolo e Threads per pubblicare le puttanate con cui autoassolversi dei comportamenti di cui sopra. Conviene togliere i social ad una che ha il cervello completamente bruciato e la cui unica fonte di esistenza legittimata dipende da essi? Certamente no.
La risposta è in quell'80% di uomini che alimenta il mercato, da loro dovrebbe partire la rivoluzione di cancellarsi in massa, lasciare la finta gara e tenere soltanto applicazioni come LinkedIn o WhatsApp o tipo il vecchio Facebook per seguire gli eventi del proprio circondario. Si è ormai visto che sono ridotti a larve umane anche per colpa di essi, alimentare il mercato e danneggiare la propria salute non ha il minimo senso logico.
 
Secondo me é la tecnologia tutta che ha fornito ai minorenni la possibilità di imparare sostanzialmente da soli: tutto, letteralmente tutto puó essere appreso dalla rete.
Genitori, educatori, professori o mentori diventano quasi superflui.

Per esempio le università online stanno prendendo piede in maniera secondo me allarmante.
 
Ormai il danno è fatto, milioni di sinapsi dei cervelli sono cablate da anni di utilizzo compulsivo con l'accoppiata smartphone + social ovvero la controparte spacciatore + droga, sono diventati talmente pervasivi da far svegliare la gente alle tre del mattino per controllare i propri account quindi oltre ai dati personali uno fornisce anche le ore del sonno in cui l'organismo dovrebbe riposare per poter essere efficiente, praticamente si paga in salute al cronocapitalismo la propria compulsività. Anche se tutti prendono consapevolezza dei danni che possono arrecare ci vorrà comunque del tempo affinché i sistemi cerebrali possano tornare in equilibrio, se uno non tiene conto delle molteplici "ricadute" nell'esserci nel percorso riabilitativo. Ma la vera domanda è a chi converrebbe togliere i social? Prendiamo l'esempio medio della tipica np di città: con Instagram può mettere foto con cui egoboostarsi tramite simps, con Tinder scegliere il chad con cui uscire, TikTok per mostrare il suo lato "artistico", Snapchat per chattare con il beta che gli offre il pranzo, X per fare gossip spicciolo e Threads per pubblicare le puttanate con cui autoassolversi dei comportamenti di cui sopra. Conviene togliere i social ad una che ha il cervello completamente bruciato e la cui unica fonte di esistenza legittimata dipende da essi? Certamente no.
La risposta è in quell'80% di uomini che alimenta il mercato, da loro dovrebbe partire la rivoluzione di cancellarsi in massa, lasciare la finta gara e tenere soltanto applicazioni come LinkedIn o WhatsApp o tipo il vecchio Facebook per seguire gli eventi del proprio circondario. Si è ormai visto che sono ridotti a larve umane anche per colpa di essi, alimentare il mercato e danneggiare la propria salute non ha il minimo senso logico.
Se durante lo sviluppo quindi dai 5 ai 15 anni e più hai usato smarfone e social, nn esiste cura per rimettere apposto il cervello, sei fottuto al 100% avrai il sistema dopaminico annientato da percorsi neurali ma soprattutto sviluppo anormale di alcune parti del cervello e parti quasi atrofizzate.

Basti pensare che ad oggi stanno svolgendo studi nei quali i ragazzini e gli adolescenti nn hanno la fantasia, cioè nn riescono ad immaginare nella mente una forma , che ne so un cavallo, ma hanno solo la parola cavallo in mente, le forme nn le hanno, questo fa si che per loro essere senza cellulare per ore significa ZERO e ripeto ZERO dopamina che porta in poche ore ad attacchi di rabbia, ansia, depressione, panico, tachicardia, e anche peggio di questo.

In america sono così al limite che ad una 13 togliergli il cellulare di botto può portare a suicidi o atti di autolesionismo gravi come sbattere la testa al muro.

Io ne sono immune xche ho 47 anni e sono cresciuto incampagna, giocavo con le formiche da piccolo, animali, cavalli, cani, gatti, smontavo e rimontavo la moto, correvo con gli amici, nascondino, e tanto tanto altro ancora, anche solo parlare per ore con gli amici estivi....


Ho avuto uno sviluppo normale del cervello, il problema è che questi danni celebrali si stanno vedendo solo ora che sono cresciuti questi ragazzi.

Prima erano camuffati bene, ho assistito ad una crisi di nervi di una bambina di 5 anni xche le hanno tolto il cellulare ad una cena, questo 2 anni fa... alla fine sbatteva la testa a terra.... e glielo hanno dovuto ridare.... si è fatta uscire il sangue...
 
Se durante lo sviluppo quindi dai 5 ai 15 anni e più hai usato smarfone e social, nn esiste cura per rimettere apposto il cervello, sei fottuto al 100% avrai il sistema dopaminico annientato da percorsi neurali ma soprattutto sviluppo anormale di alcune parti del cervello e parti quasi atrofizzate.

Basti pensare che ad oggi stanno svolgendo studi nei quali i ragazzini e gli adolescenti nn hanno la fantasia, cioè nn riescono ad immaginare nella mente una forma , che ne so un cavallo, ma hanno solo la parola cavallo in mente, le forme nn le hanno, questo fa si che per loro essere senza cellulare per ore significa ZERO e ripeto ZERO dopamina che porta in poche ore ad attacchi di rabbia, ansia, depressione, panico, tachicardia, e anche peggio di questo.

In america sono così al limite che ad una 13 togliergli il cellulare di botto può portare a suicidi o atti di autolesionismo gravi come sbattere la testa al muro.

Io ne sono immune xche ho 47 anni e sono cresciuto incampagna, giocavo con le formiche da piccolo, animali, cavalli, cani, gatti, smontavo e rimontavo la moto, correvo con gli amici, nascondino, e tanto tanto altro ancora, anche solo parlare per ore con gli amici estivi....


Ho avuto uno sviluppo normale del cervello, il problema è che questi danni celebrali si stanno vedendo solo ora che sono cresciuti questi ragazzi.

Prima erano camuffati bene, ho assistito ad una crisi di nervi di una bambina di 5 anni xche le hanno tolto il cellulare ad una cena, questo 2 anni fa... alla fine sbatteva la testa a terra.... e glielo hanno dovuto ridare.... si è fatta uscire il sangue...
È giusto quello che dici, ma il cervello è un organo fortemente plastico e specialmente se si è ancora giovani i danni possono essere recuperati e reversibili tranne in alcuni casi specifici in cui la funzione torna parzialmente. Fondamentali sono stati gli studi sulla neuroplasticità, se vi interessa un buon libro è quello di Norman Doidge "Il cervello infinito" che tratta di dipendenze e di persone con patologie neuronali che, con il tempo e l'esercizio hanno recuperato le loro funzioni fisiologiche. Ma il problema come dicevi è il pattern delle sinapsi, ovvero quei comportamenti sono paragonabili a delle strade, una volta che lo rafforzi ed il cervello ne è gratificato rimarrà pur sempre una traccia anche se si è smesso, da sinapsi-autostrada dove convogliano i neurotrasmettitori del piacere diventerà una strada di campagna con l'astinenza ma quella strada ci sarà sempre cioè la sinapsi è pur sempre presente seppur debole. Come dico sempre la fortuna è avere familiari ed una guida in questi anni cruciali ma se persino loro sono rincoglioniti da questi aggeggi a chi ti puoi rivolgere? Un adolescente medio non penso si vada ad informare sui danni se ne è completamente assuefatto, non parliamo poi delle ragazzine e delle donne che su questi social ci basano praticamente l'esistenza da dee che conducono. Sarebbe come proporgli di togliergli il sogno drogato-dorato per barattarlo con una realtà grigia di cui non conoscono nemmeno l'esistenza.
Comunque sui giovani dipendenti americani è uscito un libro molto interessante, ultimamente anche in italiano, magari qualche genitore coscienzioso capirà in che casino hanno cacciato i loro figli con quegli aggeggi infernali. https://www.newslibri.it/la-generaz...no-rovinato-i-nostri-figli-di-jonathan-haidt/
 
È giusto quello che dici, ma il cervello è un organo fortemente plastico e specialmente se si è ancora giovani i danni possono essere recuperati e reversibili tranne in alcuni casi specifici in cui la funzione torna parzialmente. Fondamentali sono stati gli studi sulla neuroplasticità, se vi interessa un buon libro è quello di Norman Doidge "Il cervello infinito" che tratta di dipendenze e di persone con patologie neuronali che, con il tempo e l'esercizio hanno recuperato le loro funzioni fisiologiche. Ma il problema come dicevi è il pattern delle sinapsi, ovvero quei comportamenti sono paragonabili a delle strade, una volta che lo rafforzi ed il cervello ne è gratificato rimarrà pur sempre una traccia anche se si è smesso, da sinapsi-autostrada dove convogliano i neurotrasmettitori del piacere diventerà una strada di campagna con l'astinenza ma quella strada ci sarà sempre cioè la sinapsi è pur sempre presente seppur debole. Come dico sempre la fortuna è avere familiari ed una guida in questi anni cruciali ma se persino loro sono rincoglioniti da questi aggeggi a chi ti puoi rivolgere? Un adolescente medio non penso si vada ad informare sui danni se ne è completamente assuefatto, non parliamo poi delle ragazzine e delle donne che su questi social ci basano praticamente l'esistenza da dee che conducono. Sarebbe come proporgli di togliergli il sogno drogato-dorato per barattarlo con una realtà grigia di cui non conoscono nemmeno l'esistenza.
Comunque sui giovani dipendenti americani è uscito un libro molto interessante, ultimamente anche in italiano, magari qualche genitore coscienzioso capirà in che casino hanno cacciato i loro figli con quegli aggeggi infernali. https://www.newslibri.it/la-generaz...no-rovinato-i-nostri-figli-di-jonathan-haidt/
ci hai pensato che in america i libri nn vedono un cazzo e li leggono solo quelli della generazione x o poco dopo?

Fa parte del problema anche questo nessuno legge più
 
È giusto quello che dici, ma il cervello è un organo fortemente plastico e specialmente se si è ancora giovani i danni possono essere recuperati e reversibili tranne in alcuni casi specifici in cui la funzione torna parzialmente. Fondamentali sono stati gli studi sulla neuroplasticità, se vi interessa un buon libro è quello di Norman Doidge "Il cervello infinito" che tratta di dipendenze e di persone con patologie neuronali che, con il tempo e l'esercizio hanno recuperato le loro funzioni fisiologiche. Ma il problema come dicevi è il pattern delle sinapsi, ovvero quei comportamenti sono paragonabili a delle strade, una volta che lo rafforzi ed il cervello ne è gratificato rimarrà pur sempre una traccia anche se si è smesso, da sinapsi-autostrada dove convogliano i neurotrasmettitori del piacere diventerà una strada di campagna con l'astinenza ma quella strada ci sarà sempre cioè la sinapsi è pur sempre presente seppur debole. Come dico sempre la fortuna è avere familiari ed una guida in questi anni cruciali ma se persino loro sono rincoglioniti da questi aggeggi a chi ti puoi rivolgere? Un adolescente medio non penso si vada ad informare sui danni se ne è completamente assuefatto, non parliamo poi delle ragazzine e delle donne che su questi social ci basano praticamente l'esistenza da dee che conducono. Sarebbe come proporgli di togliergli il sogno drogato-dorato per barattarlo con una realtà grigia di cui non conoscono nemmeno l'esistenza.
Comunque sui giovani dipendenti americani è uscito un libro molto interessante, ultimamente anche in italiano, magari qualche genitore coscienzioso capirà in che casino hanno cacciato i loro figli con quegli aggeggi infernali. https://www.newslibri.it/la-generaz...no-rovinato-i-nostri-figli-di-jonathan-haidt/
cmq è vero che il cervello è plastico, ma i primi anni di vita formano la struttura che di base può cambiare ma con dei forti limiti, esempio, se tu hai un trattore come cervello xche da piccolo nn facevi lavorare nulla, il trattore crescendo lo puoi migliorare carburare meglio e tanto altro, ma rimane un trattore magari turbo...

SE hai un cervello analitico come il mio nn cambierà crescendo, infatti nn sono mai cambiato, ho modificato il mio modo di pormi ma provo piacere solo in determinati ambienti e situazioni, ci sta poco da fare.

Ragazzini cresciuti con il cellulare cosa possono fare? Di certo nn vivere senza è stato dimostrato che se messi alle strette impazziscono, come glielo levi?
 
ci hai pensato che in america i libri nn vedono un cazzo e li leggono solo quelli della generazione x o poco dopo?

Fa parte del problema anche questo nessuno legge più
Perlopiù infatti li leggono quando i problemi sono di portata nazionale e richiedono un intervento per non farli sfociare in rivolte sociali ed economiche. Sta sempre al singolo cercare di migliorare la propria condizione che viene peggiorata dall'alto cercando di reperire informazioni, per dirti io ho cominciato a ricercare materiale che attestasse i danni da pornografia soltanto quando ne ero completamente dentro quel veleno, sempre per mancanza di fonti attendibili al tempo ma mettendoci la buona volontà , se qualcuno mi avesse avvertito o se ci fosse stata una sensibilità maggiore avrei avuto più consapevolezza. Il problema è che ormai vogliono una popolazione assoggettata e che non rompa le palle, intellettualmente spenta e che stia in casa a friggersi il cervello. Io purtroppo la vedo dura per il futuro ma esistono ancora sacche di resistenza che potrebbero migliorare la vita dei nostri congiunti e conoscenti perché ormai per la società intera, specialmente quella italiana, credo sia finita a meno di eventi epocali come guerre e fame vera.
 
Se durante lo sviluppo quindi dai 5 ai 15 anni e più hai usato smarfone e social, nn esiste cura per rimettere apposto il cervello, sei fottuto al 100% avrai il sistema dopaminico annientato da percorsi neurali ma soprattutto sviluppo anormale di alcune parti del cervello e parti quasi atrofizzate.

Basti pensare che ad oggi stanno svolgendo studi nei quali i ragazzini e gli adolescenti nn hanno la fantasia, cioè nn riescono ad immaginare nella mente una forma , che ne so un cavallo, ma hanno solo la parola cavallo in mente, le forme nn le hanno, questo fa si che per loro essere senza cellulare per ore significa ZERO e ripeto ZERO dopamina che porta in poche ore ad attacchi di rabbia, ansia, depressione, panico, tachicardia, e anche peggio di questo.

In america sono così al limite che ad una 13 togliergli il cellulare di botto può portare a suicidi o atti di autolesionismo gravi come sbattere la testa al muro.

Io ne sono immune xche ho 47 anni e sono cresciuto incampagna, giocavo con le formiche da piccolo, animali, cavalli, cani, gatti, smontavo e rimontavo la moto, correvo con gli amici, nascondino, e tanto tanto altro ancora, anche solo parlare per ore con gli amici estivi....


Ho avuto uno sviluppo normale del cervello, il problema è che questi danni celebrali si stanno vedendo solo ora che sono cresciuti questi ragazzi.

Prima erano camuffati bene, ho assistito ad una crisi di nervi di una bambina di 5 anni xche le hanno tolto il cellulare ad una cena, questo 2 anni fa... alla fine sbatteva la testa a terra.... e glielo hanno dovuto ridare.... si è fatta uscire il sangue...
Io facevo lo stesso quando mi toglievano il robottone. I bambini sono cosi con tutto. Il problema sono i genitori che permettono tutto questo. Per distrarli e toglierseli dalle palle li piazzano davanti alla tv per ore o davanti al cellulare. Io sono riuscito con mio nipote a tenerlo lontano dallo smartphone semplicemente coinvolgendolo in altre attività (sport, musica e orto) e soprattutto dandogli solo un vecchio nokia senza internet. A 17 anni ha dovuto andare a lavorare per comprarselo e ora ne fa un uso direi normale.
 
ci hai pensato che in america i libri nn vedono un cazzo e li leggono solo quelli della generazione x o poco dopo?

Fa parte del problema anche questo nessuno legge più
Penso che il problema non sia soltanto per i libri ma vada applicato anche in altri ambiti, i social sono energivori, ci consumano nell'anima, io stesso mi rendo conto che se non faccio niente durante la giornata ma comunque sto attaccato al telefono alla fine mi sento stanchissimo, diversamente se già dal mattino non uso il cellulare sono molto più produttivo.
C'è poi da considerare che i social così come per esempio i videogiochi danno una gratificazione più immediata rispetto alla lettura di un libro
 
Se durante lo sviluppo quindi dai 5 ai 15 anni e più hai usato smarfone e social, nn esiste cura per rimettere apposto il cervello, sei fottuto al 100% avrai il sistema dopaminico annientato da percorsi neurali ma soprattutto sviluppo anormale di alcune parti del cervello e parti quasi atrofizzate.

Basti pensare che ad oggi stanno svolgendo studi nei quali i ragazzini e gli adolescenti nn hanno la fantasia, cioè nn riescono ad immaginare nella mente una forma , che ne so un cavallo, ma hanno solo la parola cavallo in mente, le forme nn le hanno, questo fa si che per loro essere senza cellulare per ore significa ZERO e ripeto ZERO dopamina che porta in poche ore ad attacchi di rabbia, ansia, depressione, panico, tachicardia, e anche peggio di questo.

In america sono così al limite che ad una 13 togliergli il cellulare di botto può portare a suicidi o atti di autolesionismo gravi come sbattere la testa al muro.

Io ne sono immune xche ho 47 anni e sono cresciuto incampagna, giocavo con le formiche da piccolo, animali, cavalli, cani, gatti, smontavo e rimontavo la moto, correvo con gli amici, nascondino, e tanto tanto altro ancora, anche solo parlare per ore con gli amici estivi....


Ho avuto uno sviluppo normale del cervello, il problema è che questi danni celebrali si stanno vedendo solo ora che sono cresciuti questi ragazzi.

Prima erano camuffati bene, ho assistito ad una crisi di nervi di una bambina di 5 anni xche le hanno tolto il cellulare ad una cena, questo 2 anni fa... alla fine sbatteva la testa a terra.... e glielo hanno dovuto ridare.... si è fatta uscire il sangue...
Questa è una cosa orribile però da un senso di "speranza" per quelle poche famiglie funzionali che vietano teelfoni, tablet e social ai figli nei primi anni di vita... questi pochi bambini cresciuti "all'antica" che imparano la tecnologia quando già hanno un po' di educazione hanno alte probabilità di essere perosne forti ed equilibrate con scarsissima pressione sociale in futuro, essendo circondati da zombi idioti e manipolabili.

Che ne pensate?

PS (notare che Elon Musk, Bill Gates, Steve Jobs, Mark Zuckerberg e pure Jeff Bezos nelle interviste hanno sempre detto che i loro figli non hanno/avrebbero usato tecnologie informatiche e social da bambini...)
 
Questa è una cosa orribile però da un senso di "speranza" per quelle poche famiglie funzionali che vietano teelfoni, tablet e social ai figli nei primi anni di vita... questi pochi bambini cresciuti "all'antica" che imparano la tecnologia quando già hanno un po' di educazione hanno alte probabilità di essere perosne forti ed equilibrate con scarsissima pressione sociale in futuro, essendo circondati da zombi idioti e manipolabili.

Che ne pensate?
Ho un nipote di 5 anni che vede il tablet regolarmente e sostanzialmente non conosce le favole, i cartoni animati televisivi e conosce poco la natura.
Ho paura che non formerà quella corazza tipica di chi é nato e cresciuto all antica e che sa affrontare le difficoltà con pragmatismo.
Vedremo.
 
Questa è una cosa orribile però da un senso di "speranza" per quelle poche famiglie funzionali che vietano teelfoni, tablet e social ai figli nei primi anni di vita... questi pochi bambini cresciuti "all'antica" che imparano la tecnologia quando già hanno un po' di educazione hanno alte probabilità di essere perosne forti ed equilibrate con scarsissima pressione sociale in futuro, essendo circondati da zombi idioti e manipolabili.

Che ne pensate?

PS (notare che Elon Musk, Bill Gates, Steve Jobs, Mark Zuckerberg e pure Jeff Bezos nelle interviste hanno sempre detto che i loro figli non hanno/avrebbero usato tecnologie informatiche e social da bambini...)
Lo so che i magnati dell' informatica quella robaccia in casa non la vogliono vedere e mandano i figli in scuole anti-tecnologiche. Alla fine si diventa schiavi di queste cose, quasi fosse l' uomo lo strumento degli strumenti.
 
Ormai il danno è fatto, milioni di sinapsi dei cervelli sono cablate da anni di utilizzo compulsivo con l'accoppiata smartphone + social ovvero la controparte spacciatore + droga, sono diventati talmente pervasivi da far svegliare la gente alle tre del mattino per controllare i propri account quindi oltre ai dati personali uno fornisce anche le ore del sonno in cui l'organismo dovrebbe riposare per poter essere efficiente, praticamente si paga in salute al cronocapitalismo la propria compulsività. Anche se tutti prendono consapevolezza dei danni che possono arrecare ci vorrà comunque del tempo affinché i sistemi cerebrali possano tornare in equilibrio, se uno non tiene conto delle molteplici "ricadute" nell'esserci nel percorso riabilitativo. Ma la vera domanda è a chi converrebbe togliere i social? Prendiamo l'esempio medio della tipica np di città: con Instagram può mettere foto con cui egoboostarsi tramite simps, con Tinder scegliere il chad con cui uscire, TikTok per mostrare il suo lato "artistico", Snapchat per chattare con il beta che gli offre il pranzo, X per fare gossip spicciolo e Threads per pubblicare le puttanate con cui autoassolversi dei comportamenti di cui sopra. Conviene togliere i social ad una che ha il cervello completamente bruciato e la cui unica fonte di esistenza legittimata dipende da essi? Certamente no.
La risposta è in quell'80% di uomini che alimenta il mercato, da loro dovrebbe partire la rivoluzione di cancellarsi in massa, lasciare la finta gara e tenere soltanto applicazioni come LinkedIn o WhatsApp o tipo il vecchio Facebook per seguire gli eventi del proprio circondario. Si è ormai visto che sono ridotti a larve umane anche per colpa di essi, alimentare il mercato e danneggiare la propria salute non ha il minimo senso logico.

Perfettamente d'accordo. E, guarda, ci pensavo proprio oggi mentre scendevo dall'auto per rientrare in casa, di avviare un discorso qui sul forum in proposito, che,per quanto a qualcuno, le dirette interessate, potrebbe sembrare oscurantista, sarebbe cosa giusta e utile vietare i social alle donne come in Afghanistan.
Non sono in grado di gestirle, si fanno bruciare il cervello, e vederle attaccate a quegli apparecchi con quei ditini ossuti che muovono alla velocità della luce scrivendo cazzate su cazzate, fa venire i nervi ad un santo.
Inoltre sono milioni i simp e i betacuck che si rovinano per esse.
 
Questa è una cosa orribile però da un senso di "speranza" per quelle poche famiglie funzionali che vietano teelfoni, tablet e social ai figli nei primi anni di vita... questi pochi bambini cresciuti "all'antica" che imparano la tecnologia quando già hanno un po' di educazione hanno alte probabilità di essere perosne forti ed equilibrate con scarsissima pressione sociale in futuro, essendo circondati da zombi idioti e manipolabili.

Che ne pensate?

PS (notare che Elon Musk, Bill Gates, Steve Jobs, Mark Zuckerberg e pure Jeff Bezos nelle interviste hanno sempre detto che i loro figli non hanno/avrebbero usato tecnologie informatiche e social da bambini...)
In minima parte anche quelli della mia generazione (millenial) sono stati parzialmente intaccati da quella specie di richiamo da video, era però in misura ridotta e si limitava a quel paio di ore davanti il televisore a seguire i cartoni animati del pomeriggio e, un po' più pervasivamente, sui videogiochi e forse questi ultimi hanno in minima parte cablato il cervello verso qualche problematica attentiva ma nulla di paragonabile al flusso di informazioni e di stimoli abnorme dovuto ai social (anzi ricordo con piacere le sessioni a Monkey Island ed Age of Empires che hanno stimolato la mia creatività ed amore per la storia). Un bambino si ritrova a confrontarsi con modelli perlopiù negativi e con un flusso di immagini e contenuti che gli bruciano la soglia dell'attenzione, si diventa bulimici e non ci si accontenta più di nulla ed anzi il piacere per una nuova scoperta e stupore viene annichilito. Il fatto è che molto probabilmente le alternative che dovrebbero fornire i genitori o la scuola semplicemente richiedono tempo ed impegno, spesso entrambi lavorano e quindi è più facile dargli un telefono per far stare buoni i figli o più semplicemente sono anch'essi rincoglioniti dalle Chiare Ferragni o si chiudono nel cesso a segarsi con qualche porno, alimentando il ciclo vizioso. È una lotta, in tempi passati vi era la lotta di classe oggigiorno vi è la lotta per non lasciarsi rincoglionire da queste diavolerie.
 
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