Ti cito un pezzo di Gaber:
Capirai, piaso aveva detto che il PCI è vero comunismo e non come quello di Stalin. Non capisce un cazzo. Il PCI lo votava pure mio nonno con la media impresa, era un partito padronale, non pensava agli operai...
Un momento, mettiamo le cose in ordine. Nell'idea del "comunismo" ci sono tante correnti, da quello marxista a quello cinese (capitalismo sotto falso nome).
Lo so era meglio del PD ma era riformista e pro nato. Io sono marxista e mi piace il modello della corea del Nord. Ho già letto diversi libri tra cui uno di Kim il Sung, mi piace l'ideologia juche
Certo, anche Moro, ma pure gli altri con le loro contraddizioni sono stati giganti rispetto ai dilettanti di oggi. Almirante per esempio era cento spanne sopra Fini, Rauti e Meloni, per limitarci all'estrema destra.
Hai ragione, il livello culturale anche dei fascisti era più alto di quelli di oggi
Vabbè certo, tra la pescivendola di Meloni, il venditore di padelle di Salvini, la talent girl Elly...
Quindi? Se non va gente come lui non ci deve andare nessuno?
Non è questo il punto. Il punto è analizzare la natura umana. Gli esseri umani se sono al top della loro giovinezza non gli frega un cazzo di niente. Si può essere interessati alla politica ma bisogna constatare che non è un bisogno innato ma acquisito. Acquisito da una vita di merda. Chi è troppo impegnato a vivere una vita da sogno non commenta le vite altrui e infatti con la politica sono fissati i vecchi over 40 o in giovanissima età vedo solo normo brutti
Io interessato alla politica da quando avevo 14 anni. Sarò anche normo-bruttino, questo è vero, ma non ho mai avuto problemi con le ragazze.
difatti un tizio chad che conosco, in occasione di una discussione avvenuta oramai qualche anno fa, era talmente impegnato a vivere il sogno in modalità god mode che disse apertamente che della politica non gliene poteva fottere di meno e che per lui a prescindere dal colore della maggioranza parlamentare non sarebbe cambiato assolutamente nulla. era talmente pervicace nei suoi "ragionamenti" e convincimenti che a tratti rivendicava quasi con orgoglio il fatto che non si recasse a votare.
Era già così a fine degli anno zero di questo secolo, eravamo sempre sparute minoranze, poi c'erano quelli che seguivano, leggevano la rivista ma non partecipavano mai ad azioni militanti ne venivano ad incontri. Va detto che a fare militanza radicale ci sono rischi, pure se ti comporti onestamente, questo scoraggia tanti bravi ragazzi.Da me non è mai iniziata, le associazioni che fanno questo tipo di cose non esistono o sono molto di nicchia.
Sono un informatico, la militanza la faccio in digitale (non dirò come), pur mantenendo la mia relazione.
Ti darò un punto di vista più giovane: le nuove generazioni sono decisamente più lobotomizzate, polli da batteria nella macchina del consumo.
Io mi sono sempre esposto politicamente, perché non ho mai avuto paura di dar voce alle mie idee, ma quasi sempre finiva con questi imbecilli che mi prendevano come un esaltato o comblottista. Perché sì, fare politica è da esaltati nel nuovo mondo. Inoltre, avere un dialogo è letteralmente impossibile, ti rispondono a slogan nelle migliori delle ipotesi.
Vorrei non sentirmi superiore, anche perché non credo minimamente di esserlo, ma ogni volta che sento parlare i soliti cretini - mio malgrado - me ne convinco sempre di più. Siamo in pessime mani. Posso solo sperare in una grande rivoluzione, ma di questo passo credo arriverà prima l'Armageddon
Io sono un 6/6.5 per molti e sono fissato con la politica, comunque le 2 volte che sono stato al centro sociale ho visto molti normobuttini
chapeau… tutto il resto che scrivono son cazzate per copare