Allora, per esperienza personale posso scrivere che la politica su un piano estremistico, rivoluzionario, militante, è cope, ossia un modo per sublimare le frustrazioni sessuali ed affettive, e per non pensare alle ragazze, alle donne.
Io a 25 anni abbracciai l' impegno militante in un movimento rivoluzionario, dopo aver deciso di lasciare perdere le ragazze. Certamene in quegli ideali ci credevo, ci credo sempre, ma quella stagione di militanza fu per me un modo per non pensare molto alle ragazze e per esprimere le mie frustrazioni sessuali in un modo ritenuto costruttivo, superiore: la lotta contro il sistema. Diventava un modo per sentirmi superiore alla masse delle ragazzine ignoranti e conformiste ed ai "viventi", che a questo punto diventavano falsi viventi, i veri viventi eravamo noi camerati che lottavamo nelle strade.
Il movimento era pieno di incel e MGTOW, a parte i boomer che erano cresciuti in un periodo diverso, dove la militanza politica per degli ideali era consuetudinaria.
4 anni fa mi impegniai nelle proteste contro il green pass, il vaccino anti-covid; ai tempi del green pass la gente ci andava per difendere i propri diritti e contestare questa accelerazione violenta del Nuovo Ordine Mondiale, indipendentemente se trombasse, se fosse fidanzata. Ma ultimamente, agli incontri ci vengono solo pochi incel e MGTOW, incasinati tra procedimenti giudiziari, problemi economici ecc. Chi vive ha smesso di andarci da qualche tempo.
Una costante ordinaria è che quando un uomo, un ragazzo, trova la fidanzata, abbandona o trascura l' impegno militante.