L'accascio maschile sta diventando qualcosa di sempre meno censurabile e negabile

Tanti anni fa, quando quei vecchi caproni dei boomer erano giovani, finita la giornata lavorativa, avevano moglie e figli ad aspettarlo a casa, e ciò lo spronava ad andare avanti

Oggi, invece, dopo una giornata di lavoro stressante quando torna a casa e non ha nessuno ad aspettarlo, come dovrebbe sentirsi? E perché continuare con questo calvario?
Io infatti non so che fare se non trovo il lavoro che mi piace (tra poco mi laureo). Sto tentando il tutto per tutto dato che il lavoro che voglio è selettivo (prof unviersitario)
di sicuro non sarei disposto a fare un lavoro a caso in attesa di...non saprei neanche io cosa
insomma, entro un anno ci sarà o il mio glowup di carriera o il mio accascio totale
 
Una delle cose più interessanti da studiare/capire è il meccanismo per cui quando le società non hanno più nemici veri o presunti si autodistruggono.
C'è da capire se è una prerogativa umana (io non credo sinceramente) o se è il risultato di fare delle scelte "innaturali" (io voterei questa) tipo il lavoro in fabbrica già citato, collettivismo estremo che uccide l'individuo o al contario individualismo estremo che porta alla solitudine ed emarginazione...

Se non lo conosci, leggiti l'esperimento chiamato "universo 25".
 
Tutto ciò che avete scritto è condivisibile. Faccio il minimo giusto per campare, senza nemmeno starmi a dannare l'anima per un mondo spaccagambe. Cerco solamente di non farmi trascinare dalle correnti dell'anima, per il resto andassero a fanculo.
 
Se tutto il sistema si mettesse d’accordo tipo fight club, collasserebbe domattina . Il problema è che questa società è basata sui social (apparenza) e ti spinge a fare la guerra al tuo fratello. Anche qui nel forum vedo persone che hanno gli stessi problemi ma si fanno la guerra tra di loro. È il momento di creare solidarietà maschile su tutti i livelli .
 
Se tutto il sistema si mettesse d’accordo tipo fight club, collasserebbe domattina . Il problema è che questa società è basata sui social (apparenza) e ti spinge a fare la guerra al tuo fratello. Anche qui nel forum vedo persone che hanno gli stessi problemi ma si fanno la guerra tra di loro. È il momento di creare solidarietà maschile su tutti i livelli .
impossibile, l'istinto maschile a scannarsi tra noi per impressionare le donne è troppo
secondo me sto istinto andrebbe canalizzato tutto verso i maschi femminist, e poi basta
 
L'ideale sarebbe una società più equa ma allo stesso tempo più vicina alla natura, senza accumulo e abuso di risorse. Una società moderna ma con un occhio verso il vivere antico, in cui non sia così facile ad esempio mangiare merda ma arrivare comunque a 80-90 anni grazie alla medicina ecc. Se dovessimo "lottare" un po' di più contro Madre Natura per sopravvivere, saremmo molto meno accasciati, le donne avrebbero più bisogno dei maschi e sarebbero molto meno viziate e pretenziose e i maschi avebbero più vigore e durezza.

Certo ora come ora è pura utopia, un delirio insensato.
Io per diletto mi sono ricavato un terreno da 2 spicci, e ci ho fatto l'orto, lo gestico male, ma i frutti e le verdure che ne derivano sono oltre 1500 euro risparmiati all'anno di verdure... già tolto le spese...

E mangio roba più sana
 
L'uomo in questo periodo storico non vale più un cazzo.
si è passati da tempi in cui l'uomo era un pezzo di granito e chi non si inquadrava finiva chiuso in uno scantinato, escluso o ammazzato o chissò cosa che adesso non mi va neanche di immaginare, a un'epoca in cui le donne non puoi neanche guardarle per strada che arrivano otto volanti della polizia.
in tutti questo sono loro le prime a blaterare di cagate che non stanno da nessuna parte, e poi quando hanno 30/35 anni se scoprono che hai casa tua ti si appiccicano addosso.
le nuove leve sono molto (molto) diverse anche solo da quelle di fine anni novanta, quando ricordo che gli amici di mio fratello (lui com'è ovvio non ci è andato, e magari non sarebbe divenuto ciò che è se qualcuno l'avesse preso a sberle) andavano ad arruolarsi e a 19 anni erano persone serie.
 
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L'uomo in questo periodo storico non vale più un cazzo.
si è passati da tempi in cui l'uomo era un pezzo di granito e chi non si inquadrava finiva chiuso in uno scantinato, escluso o ammazzato o chissò cosa che adesso non mi va neanche di immaginare, a un'epoca in cui le donne non puoi neanche guardarle per strada che arrivano otto volanti della polizia.
in tutti questo sono loro le prime a blaterare di cagate che non stanno da nessuna parte, e poi quando hanno 30/35 anni se scoprono che hai casa tua ti si appiccicano addosso.
le nuove leve sono molto (molto) diverse anche solo da quelle di fine anni novanta, quando ricordo che gli amici di mio fratello (lui com'è ovvio non ci è andata, e magari non sarebbe divenuto ciò che è se qualcuno l'avesse preso a sberle) andavano ad arruolarsi e a 19 anni erano persone serie.
è cambiato tutto,anche il modo di educare,non dico che siamo nell'era dell'oro ma su alcuni punti siamo migliorati
 
Cioè? Spieca, o fammi esempi crudi, se vuoi

Quando io avevo 14 anni e chi partiva per il militare o andava a lavorare ne aveva 19, questi ultimi erano persone serie.
Con fidanzate, auto comprate con i loro soldi, prossimi alla leva che all'epoca c'era l'iraq e c'è stato chi ci è andato.
I ripetenti in seconda superiore droppavano e andavano in officina, adesso anche quelli con la patente li vedi al mac a fare botte e dire cose senza senso.
Io lo so, perché i ragazzini di paese e di zona sono tre anni che mi prendono di mira (e questa cosa comincia a darmi molto fastidio), e il fatto che non si rendano conto che le controversie non si risolvono in questo modo, denota quanto siano stupidi. E li vedo, perché prima di rinunciare a prendere bus e treni li avevo intorno.
Io stesso, che sono un bug antropologico che a 16 anni era un ragazzino solo che leggeva e suonava tutto il giorno perché per l'appunto la società non accettava gli artisti "mezzi froci mezzi comunisti", comunque a 21 mi prendevo su e andavo in treno a 150 km a scopare a semi convivere con una.
 
Quando io avevo 14 anni e chi partiva per il militare o andava a lavorare ne aveva 19, questi ultimi erano persone serie.
Con fidanzate, auto comprate con i loro soldi, prossimi alla leva che all'epoca c'era l'iraq e c'è stato chi ci è andato.
I ripetenti in seconda superiore droppavano e andavano in officina, adesso anche quelli con la patente li vedi al mac a fare botte e dire cose senza senso.
Io lo so, perché i ragazzini di paese e di zona sono tre anni che mi prendono di mira (e questa cosa comincia a darmi molto fastidio), e il fatto che non si rendano conto che le controversie non si risolvono in questo modo, denota quanto siano stupidi. E li vedo, perché prima di rinunciare a prendere bus e treni li avevo intorno.
Io stesso, che sono un bug antropologico che a 16 anni era un ragazzino solo che leggeva e suonava tutto il giorno perché per l'appunto la società non accettava gli artisti "mezzi froci mezzi comunisti", comunque a 21 mi prendevo su e andavo in treno a 150 km a scopare a semi convivere con una.
il bullismo c'era anche in passato ed era pesante,però comunque si,non nego che i ragazzini di ora sono veramente da prendere a schiaffi
 
L'uomo è "civilizzato" dall'avere una np al fianco.
Avere una famiglia e dei figli lo responsabilizza e gli da una spinta a migliorarsi.
È l'Abc della civiltà questa.

L'uomo solo si divide in due categorie: chi diventa un mostro di cattiveria odiando il genere umano e con comportamenti devianti e sociopatici e chi si accascia del tutto non lavandosi per mesi e vivendo nella cameretta tra tonno in scatola, anime e scottex sborrati.

Entrambe le categorie non possono essere di aiuto al benessere collettivo di una civiltà.
Per quello una donna "è stata data" dalla società ai maschi in giovane età e vergine.

Il patto implicito era: Tieni, è donna, vergine, giovane, sborrala, facci figli, in cambio devi lavorare (o andare in guerra), alla fine della giornata avrai una zuppa calda e un minimo di calore umano femminile.

Il "patto" è saltato, sai che voglia di lavorare rimane agli incel.
 
Io ho 48 anni e sono stato uno dei primi a smettere di lavorare a 20 anni xche nn avevo nessuna, mi ricordo una depressione infinita... vedevo tutti con i soldi di papa avere donne, e chi era bello aveva donne anche da povero e poi ha cominciato a lavorare (avendo moglie e figli) io non ho mai avuto tutto questo ed ho messo di lavorare vivo di espedienti
 
io non ho mai avuto tutto questo ed ho messo di lavorare vivo di espedienti
Tu che ha 48 anni, ritieni che la gente non compatisce più chi lavora poco o niente? Cioè secondo te c'è così tanto egoismo che non si guarda piu in faccia a nessuno e chi neeta o non lavora mai é semplicemente ignorato?

Perché pare che l andazzo sia questo.
 
Tu che ha 48 anni, ritieni che la gente non compatisce più chi lavora poco o niente? Cioè secondo te c'è così tanto egoismo che non si guarda piu in faccia a nessuno e chi neeta o non lavora mai é semplicemente ignorato?

Perché pare che l andazzo sia questo.
Se nn lavori sei cmq socialmente accettato in certi contesti, io nn lavoro da sempre, tranne 2 anni fra i 18 ed i 21 circa, e prendevo anche molti soldi, eppure quando ho smesso all'epoca venni massacrato da tutti... oggi guarda caso, il 40% QUARANTA % dei giovani maschi e maschi adulti nn LAVORANO in italia...

Guarda caso le np chi più chi meno lavorano tutte... andate in giro per negozi vedrete centinaia di commesse, col cazzo che vedete maschi, questo xche loro sono più felici di noi, e di tanto, si parla proprio che le np parlano sempre di scopare fare acquisti ecc i maschi sono tutti davanti la play, con la moto e alla ricerca di cope....
Oggi sono socialmente accettati xche stiamo tutti nella stessa barca
 
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