Ma difatti la casa è un bene primario che insieme alla salute (e direttamente connessa ad essa considerato che l'ambiente in cui si vive dovrebbe essere il più possibile salubre) è imprescindibile nella vita di qualsiasi persona. Il problema è quando si vuol far passare il possesso di questo bene come regolatore del valore di una persona stessa ovvero se hai l'attico in centro trafficato e rumoroso sei considerato un vincente mentre se possiedi una casetta di legno equosostenibile in campagna sei equiparabile ad uno scacciafiga. È una piega sociale molto pericolosa perché travia le menti più deboli e fa deprimere perché si instilla la mentalità del "non è mai abbastanza". Il discorso redpill ci sta, ovvero che i beni materiali siano connessi con il successo relazionale e la figa, ma che si debba anche essere giudicati per le proprie scelte personali (e che alcuni poco consapevoli si deprimano per questo) sarebbe quantomeno da evitare. Se le fighe pretendono l'impossibile le si manda per la loro strada, ormai la corda è stata tirata troppo.