Truthspeaker
Active member
Io se permetti son per il lavorare per cambiare la mia condizione, se voi volete accasciarvi perché non riuscite a uscire da casa dei vostri genitori ma soprattutto perché non avete voglia di sforzarvi per provare a cambiare questa condizione beh vi state semplicemente autocondannando basta che poi non andate a dar alle tipe delle troie o altro.Che sia un mezzo handicap è assodato. Una volta capito, o si lavora per migliorare la propria condizione oppure si accetta che il tutto non dipende da noi (se il costo del cibo è triplicato nel giro di tre anni e gli affitti sono raddoppiati mentre gli stipendi rispetto a venti anni fa sono diminuiti non è certamente colpa mia) e si cerca di tirare avanti. Quello che non sopporto è il giudizio che ti delinea come persona meritevole rispetto al possedere un bene materiale. È una piega che sta prendendo piede in sempre più persone. Io me ne sbatto altamente perché conosco il mio valore personale e la fogna in cui vivo: è vero, non scoperò, ma avrò la consapevolezza del perché rispetto a chi ci è rimasto sotto con la cultura dei social ed ambisce a voler fare a tutti i costi una vita che per loro è praticamente irraggiungibile, sia uomini che donne, con il risultato di vivere un malessere profondo.
Quelle che sono troie non sono troie per questo motivo ma per ben altri motivi e alcune sono anche fiere di esserlo quindi non è nemmeno sempre un'offesa.
L'importante è essere consapevoli di quali conseguenze implichino determinate scelte.
Purtroppo a differenza di come ha cercato di rincoglionire la società, famiglia, bontà e tutte ste stronzate per tenere buona la società non servono a un cazzo alla fine vige sempre lo stato di natura, cane mangia cane e il cane più forte mangia di più e in questo caso il cane più forte è chi ha soldi e potere e può fare il cazzo che vuole.