Non voglio lavorare

Non sono d'accordo. Mica in psicoterapia vanno solo i ragazzi, anzi. Vanno moltissimi adulti perché é più facile prendere consapevolezza di averne bisogno quando si è raggiunta una certa maturità.
Quando si sta male davvero credo che prendere qualche kg non sia un problema. Ma poi mica stiamo parlando di forti sedativi... Fabrizio Corona, ad esempio, ha ammesso di assumere diverse tipologie di psicofarmaci e non mi pare né agato né tanto meno grasso.
Chi si rende conto di essere all'ultima spiaggia le tenta anche recandosi da un professionista della salute mentale prima di decidere di intraprendere il lungo viaggio definitivo. L'ho fatto io così come milioni di persone senza pregiudizi perché quando si sta male veramente dei pregiudizi uno non sa cosa farsene e non ho nemmeno avuto il lusso di avere accompagnatori o gente di supporto che potesse consigliarmi. Evidentemente si preferisce tirare avanti come si è sempre fatto nel proprio bozzolo di tranquillità e di verità autocostruite basate sulla completa stasi psicologica. Purtroppo qua dentro (particolarmente negli ultimi tempi) mi sto rendendo conto che si sta generando un pericoloso turbine di autocommiserazione generale tra gli utenti, una roba che è quanto di più lontano dal trollaggio pesante o leggero che fosse e dal greve umorismo esistenziale che tentava di metterci una pezza che caratterizzava questi spazi oltre ai consigli sensati che capitava di leggere. Si sta istituzionalizzando una sorta di pesantezza senza uscita ed allo stesso tempo con facili soluzioni proposte, una roba da schizofrenia pura, ma tant'è...
 
In realtà mi riferivo alla nostra societa in generale. La "uguaglianza" ormai è il criterio imposto dappertutto, e quindi non ci può essere eccellenza se non autorizzata. Quindi che uno voglia morire da eroe e ne abbia le capacità, lo faranno comunque morire da schiavo.
Per questo dicevo che avanguardia ha ragione. é un'epoca morta, a fine orsa, e quindi bisogna accelerare la caciara
E' l'universalismo democratico americano, la quantità in luogo della qualità, i molti in luogo degli aristocratici. Ecc.
 
Chi si rende conto di essere all'ultima spiaggia le tenta anche recandosi da un professionista della salute mentale prima di decidere di intraprendere il lungo viaggio definitivo. L'ho fatto io così come milioni di persone senza pregiudizi perché quando si sta male veramente dei pregiudizi uno non sa cosa farsene e non ho nemmeno avuto il lusso di avere accompagnatori o gente di supporto che potesse consigliarmi. Evidentemente si preferisce tirare avanti come si è sempre fatto nel proprio bozzolo di tranquillità e di verità autocostruite basate sulla completa stasi psicologica. Purtroppo qua dentro (particolarmente negli ultimi tempi) mi sto rendendo conto che si sta generando un pericoloso turbine di autocommiserazione generale tra gli utenti, una roba che è quanto di più lontano dal trollaggio pesante o leggero che fosse e dal greve umorismo esistenziale che tentava di metterci una pezza che caratterizzava questi spazi oltre ai consigli sensati che capitava di leggere. Si sta istituzionalizzando una sorta di pesantezza senza uscita ed allo stesso tempo con facili soluzioni proposte, una roba da schizofrenia pura, ma tant'è...
Infatti... Capisco il malessere, ma mi pare ci sia anche sempre una scusa per deresponsabilizzarsi. Ci sono cose che non dipendono dalla nostra volontà e questo è certo. Ma molte altre su cui abbiamo un qualche potere dipendono dalle nostro volercene prendere cura.
 
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