Papiro infinito di un uomo finito

Kaneki

🔥AURA🔥
Whitepillato
Utente storico
Dopo l'ennesima giornata buttata via nel nulla più totale, mi ritrovo davanti allo specchio
Chi cazzo è questo che mi guarda?
Perché fa così schifo?
Perchè non mi ci riconosco?
Perché sulla carta è un uomo, ma nella testa è ancora un ragazzino di sedici anni che non sa manco lui dove sta andando e cosa vuole davvero?

Che cazzo stai facendo della tua vita?
Domani devi andare a lavorare, ma per chi? Per cosa?
La vita è una sola, e io la sto sprecando a farmi schiacciare, a obbedire, a fingere che vada tutto bene
Ma non va bene assolutamente un cazzo
Dov'è finito quel ragazzino spensierato
Fisso i miei occhi nello specchio
"è ancora lì da qualche parte?"
I miei occhi sono opachi, non me li ricordavo così spenti
La mente è annebbiata, "Da quant'è che non sei felice di esistere?"
Ho finto per anni di essere forte, sperando che qualcuno si accorgesse della recita
Ma nessuno lo ha mai fatto, nessuno ha mai provato a salvarmi
Sono SOLO

Quante maschere ho indossato in tutto questo tempo?
Così tante che non riesco più a capire quali tra queste sono io davvero
è mai esistito un vero me? allontanarmici è stata una necessità?
Nel senso… chi sono davvero? Sono solo il riflesso di ciò che mi è stato insegnato?
Oppure dei giudizi, positivi o negativi, che finisco per assorbire, finché non mi allontanano da chi ero originariamente?
Se fossi cresciuto completamente isolato, senza contatti con nessuno, quello sarebbe stato il vero me?
Come faccio a costruirmi un'identità mia se il mondo e le persone non fanno altro che etichettarmi e cucirmi addosso la loro idea di come dovrei essere
Va a finire che pure tu cominci a perderti e finisci per snaturarti
Il mio vero io ormai si è perso
Per sempre

Una vita intera passata a essere qualcun altro
A sapere di non essere mai abbastanza, per nessuno
Nemmeno per me stesso

Ogni giorno la stessa storia, le stesse persone, gli stessi pensieri in loop che mi fanno impazzire
L’unico contatto che mi rimane è quello riflesso in uno schermo, pixels che formano un’intimità che appartiene ad altri, ma che fingo per un momento di sentire mia
Non guardo in basso, mi avvicino, per immedesimarmi meglio
Arrivo, ma non basta più, ora sono "lucido", rimango un attimo a fissare cosa ha combinato il me stesso di poco fa
Possibile che non lo capisce?

Ritorno alla "realtà"
Fisso il mio riflesso, metà del viso è in ombra
Non so più chi sto guardando
Spengo la luce
Domani si ricomincia
Come sempre
 
I nostri corpi lentamente diventano i sarcofaghi di quel ragazzino e le nostre anime il suo fantasma. A volte credo di essere una sorta di entità tumorale sviluppatasi sui resti di un vero essere umano. I miei ricordi diventano sempre meno miei e sempre più pagine di un diario di quel ragazzo di cui usurpo il corpo da almeno una decina d'anni.
 
Lavorare è un'aberrazione in sè e un'invenzione umana, non è vero che si dovrebbe lavorare. Gli animali non lavorano, le piante non lavorano. Solo noi lavoriamo.
Lavorano anche loro ma in maniera diversa. Non esiste da loro il lavoro dipendente. Si fa quello che serve a sopravvivere, individualmente od in piccoli gruppi.
 
Lavorano anche loro ma in maniera diversa. Non esiste da loro il lavoro dipendente. Si fa quello che serve a sopravvivere, individualmente od in piccoli gruppi.

Ci sono alcuni, pochi animali che effettivamente "lavorano" (come le formiche e le api) ma per lo più gli animali non lavorano. Mangiano cacciando o cibandosi dei frutti degli alberi, bevono nel fiume e dormono nella grotta o sotto un albero, e questo è tutto. E scopano le loro femmine senza timore di essere denunciati.

Anche l'essere umano potrebbe fare ciò, se non esistesse la proprietà privata ad esempio e le leggi imposte con la forza. Di fatto dunque l'essere umano è la creatura vivente più stupida che circoli nel pianeta Terra (ad eccezione di chi detiene il monopolio del denaro).
 
a me sembra di indossare una sorta di maschera con chinuque conosca, una quando sono con i miei, una quando sono con gli amici, un' altra con con le donne, non riesco mai in un certo senso a mostrargli il mio vero io, forse non lo so manco io bho, sul fatto lavoro io ora non lavoro ma le sento lo stesso le pressioni delle persone intorno a me, sembra che tutti si aspettano qualcosa da noi... mettici pure sto sistema ipercapitalistico e basato sul puro e pure inutile consumismo dove il valore di una persona, sopratutto gli uomini, viene definito in base a quanto "fanno girare l' economia" e siamo apposto
 
a me sembra di indossare una sorta di maschera con chinuque conosca, una quando sono con i miei, una quando sono con gli amici, un' altra con con le donne, non riesco mai in un certo senso a mostrargli il mio vero io, forse non lo so manco io bho, sul fatto lavoro io ora non lavoro ma le sento lo stesso le pressioni delle persone intorno a me, sembra che tutti si aspettano qualcosa da noi... mettici pure sto sistema ipercapitalistico e basato sul puro e pure inutile consumismo dove il valore di una persona, sopratutto gli uomini, viene definito in base a quanto "fanno girare l' economia" e siamo apposto
ma qui la pressione è un centesimo di altri posti tipo stati uniti o cina..
li se non fai soldi o non vivi sei una merda che andrebbe fucilata.. sono fissati coi soldi in una maniera assurda e anche col lavoro. c'è gente che si vanta di fare 3 lavori per mandare i figli ai corsi di ballo o roba del genere
 
Dopo l'ennesima giornata buttata via nel nulla più totale, mi ritrovo davanti allo specchio
Chi cazzo è questo che mi guarda?
Perché fa così schifo?
Perchè non mi ci riconosco?
Perché sulla carta è un uomo, ma nella testa è ancora un ragazzino di sedici anni che non sa manco lui dove sta andando e cosa vuole davvero?

Che cazzo stai facendo della tua vita?
Domani devi andare a lavorare, ma per chi? Per cosa?
La vita è una sola, e io la sto sprecando a farmi schiacciare, a obbedire, a fingere che vada tutto bene
Ma non va bene assolutamente un cazzo
Dov'è finito quel ragazzino spensierato
Fisso i miei occhi nello specchio
"è ancora lì da qualche parte?"
I miei occhi sono opachi, non me li ricordavo così spenti
La mente è annebbiata, "Da quant'è che non sei felice di esistere?"
Ho finto per anni di essere forte, sperando che qualcuno si accorgesse della recita
Ma nessuno lo ha mai fatto, nessuno ha mai provato a salvarmi
Sono SOLO

Quante maschere ho indossato in tutto questo tempo?
Così tante che non riesco più a capire quali tra queste sono io davvero
è mai esistito un vero me? allontanarmici è stata una necessità?
Nel senso… chi sono davvero? Sono solo il riflesso di ciò che mi è stato insegnato?
Oppure dei giudizi, positivi o negativi, che finisco per assorbire, finché non mi allontanano da chi ero originariamente?
Se fossi cresciuto completamente isolato, senza contatti con nessuno, quello sarebbe stato il vero me?
Come faccio a costruirmi un'identità mia se il mondo e le persone non fanno altro che etichettarmi e cucirmi addosso la loro idea di come dovrei essere
Va a finire che pure tu cominci a perderti e finisci per snaturarti
Il mio vero io ormai si è perso
Per sempre

Una vita intera passata a essere qualcun altro
A sapere di non essere mai abbastanza, per nessuno
Nemmeno per me stesso

Ogni giorno la stessa storia, le stesse persone, gli stessi pensieri in loop che mi fanno impazzire
L’unico contatto che mi rimane è quello riflesso in uno schermo, pixels che formano un’intimità che appartiene ad altri, ma che fingo per un momento di sentire mia
Non guardo in basso, mi avvicino, per immedesimarmi meglio
Arrivo, ma non basta più, ora sono "lucido", rimango un attimo a fissare cosa ha combinato il me stesso di poco fa
Possibile che non lo capisce?

Ritorno alla "realtà"
Fisso il mio riflesso, metà del viso è in ombra
Non so più chi sto guardando
Spengo la luce
Domani si ricomincia
Come sempre
Ti ho chiesto in diverse occasioni che lavoro facessi, quanti anni avessi, ma non hai mai risposto.
 
Perché sulla carta è un uomo, ma nella testa è ancora un ragazzino di sedici anni che non sa manco lui dove sta andando e cosa vuole davvero?
Quanti anni hai? Non sappiamo dove andiamo, non lo sapremo mai finché non arriveremo alla fine del viaggio, non lo so nemmeno io che a breve compirò 46 anni e tu sei molto più giovane di me; forse possiamo sapere cosa vogliamo o cosa vorremmo, spesso sono obiettivi che non raggiungeremo mai, ma che possono orientare il viaggio.
Che cazzo stai facendo della tua vita?
Domani devi andare a lavorare, ma per chi? Per cosa?
La vita è una sola, e io la sto sprecando a farmi schiacciare, a obbedire, a fingere che vada tutto bene
Conosco bene questa sensazione, è quella che ho provato anche io per tanti anni quando facevo il tuo stesso lavoro, un lavoro puramente esecutivo, dove ti è richiesto solo di eseguire un ordine di servizio. Un lavoro che sembra totalmente inutile, anche se in realtà non lo è, perché il giorno dopo devi ricominciarlo da capo e non vedi mai un risultato, non realizzi mai niente.
Dov'è finito quel ragazzino spensierato
Fisso i miei occhi nello specchio
"è ancora lì da qualche parte?"
Dovresti provare a recuperare te stesso e a riorientare la tua vita, non è facile ma se ti senti così probabilmente ne hai davvero bisogno
 
cmq a parte il discorso lavoro anche non fare un cazzo e giocare e basta è uno spreco di vita.. mettiamo caso uno avesse 500 mila euro per non fareun cazzo il resto della sua vita..

ma che vita è soli come le merde a giocare e basta non avere stimoli vedere cose nuove.. vivere.. avere degli affetti ecc..

non ho letto tutto il post ma per me il discorso può essere esteso ben aldila del solo lavoro.. almeno al lavoro ti danno dei soldi e occupi un po il tempo e magari socializzi.. poi dipende dall ambiente e dal lavoro. può anche diventare un inferno

ps e la cosa ancora più triste di essere dei uomini finiti è essere dei uomini mai iniziati.. che manco hanno mai iniziato a vivere.. quella è di una brutalità quasi insopportabile
 
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