Papiro infinito di un uomo finito

Ci sono alcuni, pochi animali che effettivamente "lavorano" (come le formiche e le api) ma per lo più gli animali non lavorano. Mangiano cacciando o cibandosi dei frutti degli alberi, bevono nel fiume e dormono nella grotta o sotto un albero, e questo è tutto. E scopano le loro femmine senza timore di essere denunciati.

Anche l'essere umano potrebbe fare ciò, se non esistesse la proprietà privata ad esempio e le leggi imposte con la forza. Di fatto dunque l'essere umano è la creatura vivente più stupida che circoli nel pianeta Terra (ad eccezione di chi detiene il monopolio del denaro).
Sì l'uomo è il più stupido, praticamente ha sviluppato così tanto il cervello da sabotare sè stesso. Ad esempio a causa dell'agricoltura mangia cibi innaturali per sè stesso, come i cereali, i legami, la frutta e la verdura, lo zucchero, i semi, cose cose che in natura non sono disponibili in grandi quantità. In natura da mangiare ci sono gli animali, l'erba (che l'uomo non digerisce) e poco altro. Infatti gli uomini e gli animali domestici (cioè dipendenti dall'uomo) sono gli unici animali grassi e fuori forma sulla Terra.
 
Lavorare è un'aberrazione in sè e un'invenzione umana, non è vero che si dovrebbe lavorare. Gli animali non lavorano, le piante non lavorano. Solo noi lavoriamo.
Ma se tutto quello che abbiamo oggi è frutto di studio e lavoro di secoli e secoli di umanità...Non è che confondete causa/effetto tipo "siccome non c'è una retribuzione adeguata, allora lavorare è aberrante".

Ho passato anche io un lungo periodo in cui letteralmente mi dicevo che non sapevo cosa fare con lo stipendio: andavo a lavorare ma non c'era una fine oltre che pagare l'affitto e bollette. Un accumulo del cazzo di soldi quasi ridicolo, pensando che potevo morire da un momento all'altro senza essermeli goduti. Lo smacco finale. Era veramente un periodo demmerda a ripensarci.
 
cmq a parte il discorso lavoro anche non fare un cazzo e giocare e basta è uno spreco di vita.. mettiamo caso uno avesse 500 mila euro per non fareun cazzo il resto della sua vita..

ma che vita è soli come le merde a giocare e basta non avere stimoli vedere cose nuove.. vivere.. avere degli affetti ecc..

non ho letto tutto il post ma per me il discorso può essere esteso ben aldila del solo lavoro.. almeno al lavoro ti danno dei soldi e occupi un po il tempo e magari socializzi.. poi dipende dall ambiente e dal lavoro. può anche diventare un inferno

ps e la cosa ancora più triste di essere dei uomini finiti è essere dei uomini mai iniziati.. che manco hanno mai iniziato a vivere.. quella è di una brutalità quasi insopportabile
Con 500k ti compri le sigarette, c'è ne vogliono almeno 2M
 
Con 500k ti compri le sigarette, c'è ne vogliono almeno 2M
era un esempio a caso.. c'è chi vive anche con meno..
tolto quello metti 500 1mil 2mil non cambia nulla il punto è sempre quello.. senza affetti famiglia amore.. non servono a niente.. finisci per diventare pazzo..

per favore non mi dite vado a troie con i soldi e sono felice.. perche non è cosi..
basta che vedete come sta conciato sentenza per vedere quanto si è felici con qualche soldo ma soli come lemmer
 
Dopo l'ennesima giornata buttata via nel nulla più totale, mi ritrovo davanti allo specchio
Chi cazzo è questo che mi guarda?
Perché fa così schifo?
Perchè non mi ci riconosco?
Perché sulla carta è un uomo, ma nella testa è ancora un ragazzino di sedici anni che non sa manco lui dove sta andando e cosa vuole davvero?

Che cazzo stai facendo della tua vita?
Domani devi andare a lavorare, ma per chi? Per cosa?
La vita è una sola, e io la sto sprecando a farmi schiacciare, a obbedire, a fingere che vada tutto bene
Ma non va bene assolutamente un cazzo
Dov'è finito quel ragazzino spensierato
Fisso i miei occhi nello specchio
"è ancora lì da qualche parte?"
I miei occhi sono opachi, non me li ricordavo così spenti
La mente è annebbiata, "Da quant'è che non sei felice di esistere?"
Ho finto per anni di essere forte, sperando che qualcuno si accorgesse della recita
Ma nessuno lo ha mai fatto, nessuno ha mai provato a salvarmi
Sono SOLO

Quante maschere ho indossato in tutto questo tempo?
Così tante che non riesco più a capire quali tra queste sono io davvero
è mai esistito un vero me? allontanarmici è stata una necessità?
Nel senso… chi sono davvero? Sono solo il riflesso di ciò che mi è stato insegnato?
Oppure dei giudizi, positivi o negativi, che finisco per assorbire, finché non mi allontanano da chi ero originariamente?
Se fossi cresciuto completamente isolato, senza contatti con nessuno, quello sarebbe stato il vero me?
Come faccio a costruirmi un'identità mia se il mondo e le persone non fanno altro che etichettarmi e cucirmi addosso la loro idea di come dovrei essere
Va a finire che pure tu cominci a perderti e finisci per snaturarti
Il mio vero io ormai si è perso
Per sempre

Una vita intera passata a essere qualcun altro
A sapere di non essere mai abbastanza, per nessuno
Nemmeno per me stesso

Ogni giorno la stessa storia, le stesse persone, gli stessi pensieri in loop che mi fanno impazzire
L’unico contatto che mi rimane è quello riflesso in uno schermo, pixels che formano un’intimità che appartiene ad altri, ma che fingo per un momento di sentire mia
Non guardo in basso, mi avvicino, per immedesimarmi meglio
Arrivo, ma non basta più, ora sono "lucido", rimango un attimo a fissare cosa ha combinato il me stesso di poco fa
Possibile che non lo capisce?

Ritorno alla "realtà"
Fisso il mio riflesso, metà del viso è in ombra
Non so più chi sto guardando
Spengo la luce
Domani si ricomincia
Come sempre
Che dire, riflessioni meravigliose. Qua secondo me siamo a veramente a livelli altissimi. Questa è una riflessione che, per me, andrebbe fatta studiare ai ragazzi in letteratura italiana...detto questo, pure io, grossomodo, faccio riflessioni molto simili a questa. Siamo corpi estranei in una società nella quale non riusciamo ad integrarci, non siamo dove vorremmo essere...stra finita fra😞
 
Io faccio un lavoro dove sono oggettivamente più bravo degli altri x i risultati che lovtestimoniano, se fossi stato chad sarei stato il CEO della mia società 🤣🤣...cmq apparte tutto, questo è avvenuto nella mia precedente esperienza lavorativa, dove nonostante la mia palese superiorità documentata dai numeri non ho ricevuto quello che meritavo, in questa nuova società mi interessa meno fare carriera, lavoro da casa e va bene cosi...sta di fatto che i chad con qualità inferiori alle mie avrebbero fatto più strada
 
si talvolta la vita è molto ardua anche in funzione di eventuali persone negative che incontriamo lungo il nostro cammino: ciniche, insensibili, prevaricatrici seminate lungo una società turbocapitalista dove l'apparire domina l'essere, dove la produttività ed il consumo vengono prima di tutto e di tutti.

Io cerco di isolarmi, quando posso, dalla feccia esterna immergendomi nei libri di studio: un modo, dilettevole e piacevole nel medesimo tempo, per non pensare ai lati negativi dell'esistenza, edificandomi così uno scopo a me produttivo.
 
@Kaneki ti consiglio "Antonio Martone" , un dottore e youtuber che spiega nei suoi video il minimalismo ossia come uscire dal sistema: è molto pacato ed istruito, potrebbe aiutarti. :)
 
Siamo forzati a vivere in società, ed allora per starci ci adeguiamo limitando il proprio e sforzandoci di essere quello che vogliono gli altri da noi, siano essi genitori, professori, amici, datori di lavoro ecc. Ma ciò che gli altri, la collettività, vogliono da noi, spesso non coincide in parte o addiritura del ttuto, con ciò che vogliamo essere. Si vive per agli altri, gli altri chi poi, e non tanto per se stessi, anche quando ci sembra di perseguire scopi individualistici, forse ancora di più.
Quando a fingere di essere forte, ovvio che spesso gli altri, ad uno sguardo superficiale, non si accorgano che soffri o hai delle debolezze, a meno che le contraddizioni non saltino fuori.
Il tuo dramma mi ricorda un libro che ci avevano fatto leggere in quinta liceo "Uno, nessuno, centomila": al protagonista viene la crisi esistenziale guardandosi allo specchio, dicendo le stesse cose che dici tu, eppure era uno con una vita più normale.
 
a me sembra di indossare una sorta di maschera con chinuque conosca, una quando sono con i miei, una quando sono con gli amici, un' altra con con le donne, non riesco mai in un certo senso a mostrargli il mio vero io, forse non lo so manco io bho, sul fatto lavoro io ora non lavoro ma le sento lo stesso le pressioni delle persone intorno a me, sembra che tutti si aspettano qualcosa da noi... mettici pure sto sistema ipercapitalistico e basato sul puro e pure inutile consumismo dove il valore di una persona, sopratutto gli uomini, viene definito in base a quanto "fanno girare l' economia" e siamo apposto
Io non indosso maschere quasi mai, e se pure ci provo, fallisco clamorosamente, facendoci figure forse peggiori.
Riguardo cosa le persone si attendano da me, non lo so, hanno capito che sono irrecuperabile mi sa, se pure a volte provano a fare pressione.
 
Questo dialogo con te stesso mi ricorda tantissimo uno nessuno e centomila...purtroppo penso che in questa società sia difficile riuscire a delinearsi davvero come persone, non c'è molto spazio per la libera scelta o la libera espressione, per quanto uno possa illudersi di avere il libero arbitrio le strade percorribili per ognuno sono molto limitate (sopratutto dalle circostanze esterne)
Cmq secondo me anche se senti di aver perso il tuo vero io hai tutto il tempo di ritrovarlo, sopratutto perchè mi sembri una persona intelligente emotivamente e in grado di scoprirsi attraverso viaggi introspettivi come questo.
In generale la vita è una continua ricerca di sé stessi, è normale perdersi e ritrovarsi, anzi in realtà non credo si finisca mai di rincorrersi ma va bene così
 
Questo dialogo con te stesso mi ricorda tantissimo uno nessuno e centomila...purtroppo penso che in questa società sia difficile riuscire a delinearsi davvero come persone, non c'è molto spazio per la libera scelta o la libera espressione, per quanto uno possa illudersi di avere il libero arbitrio le strade percorribili per ognuno sono molto limitate (sopratutto dalle circostanze esterne)
Cmq secondo me anche se senti di aver perso il tuo vero io hai tutto il tempo di ritrovarlo, sopratutto perchè mi sembri una persona intelligente emotivamente e in grado di scoprirsi attraverso viaggi introspettivi come questo.
In generale la vita è una continua ricerca di sé stessi, è normale perdersi e ritrovarsi, anzi in realtà non credo si finisca mai di rincorrersi ma va bene così
Sei tornata anche tu per farti spanare l'ano?
 
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