Off Topic perché non si ammazzano i malati terminali?

Contenuti random, rant esistenziali e post senza Dio né scopo
Ma diciamolo pure senza ipocrisia: quanta gente s'è rovinata un pezzo o più di vita dovendo accudire genitori che non muoiono mai? Che arrivano a 90 (e passa) anni, bloccati a letto e tutto ciò che ne consegue di tempo e denaro perso?

Ho un'amica di famiglia che sarà andata avanti almeno 15 anni con una madre in preda a deliri di Alzheimer (urlava, non dormiva ecc...) senza la tranquillità e possibilità di poter uscire di casa perché non poteva lasciarla troppo tempo da sola e non poteva permettersi un/una badante...
Esattamente ciò che é successo alla mia famiglia. Mia madre ha deciso di prendersi cura di mia nonna, non voleva lasciarla in un centro, non si fidava. Mia nonna ha iniziato a peggiorare quando andavo alle medie, quando mia madre lavorava dovevo curarla io tutto il pomeriggio. Lei non mi riconosceva, non capiva dove fosse e voleva scappare, fortunatamente ero più forte di lei e riuscivo a contenerla ma in quei momenti ero piena di rabbia e risentimento perché sapevo che i miei compagni non avevano questo tipo di vita e preoccupazioni. Mentre io a 12 anni tentavo di curare una matta i miei coetanei uscivano e si divertivano.
La rabbia più grande la provo verso mia madre perché ha scelto di curare lei e non me, ha scelto di dedicare quasi 10 anni della sua vita a lei (mia nonna é morta in stato vegetativo quest' anno, aveva quasi 92 anni). Con mia madre ho fatto solo una vacanza, non passavamo del tempo assieme se non in casa per prenderci cura della nonna.
Oggi ha passato i 60anni, é vecchia e le attività che possiamo finalmente fare assieme sono limitatissime, ha sprecato la vita che poteva fare assieme a me.
 
Un malato oncologico terminale ha accesso gratuito (pagato dallo stato) a strutture private dette hospice, con tutti i comfort del caso (stanze singole che sembrano d'albergo, ossigeno, assistenza H24, etc). Ogni malato di questo tipo costa allo stato qualcosa come 500€ al giorno, senza considerare quelli che sono sotto cure farmacologiche oncologiche.
Per la lobby dei farmaci e delle strutture sanitarie queste persone sono galline dalle uova d'oro. Secondo te nella società capitalista occidentale, in mano ai nasoni, qualcuno si priverebbe di tali ingenti incassi?
Figurati se gli interessa che la gente soffra e sia ormai vegetale.
Oltre a ciò che hai detto esiste un tipo di pressione radicato nella cultura e nella morale italiana. I così detti "caregiver" imparentati con il malato sentono la pressione della famiglia, lo invogliano a portare avanti la vita e quindi le sofferenze del malato, il più possibile finché non muore "naturalmente". Non so quante volte sia successo nella mia famiglia o abbia sentito storie simili. Accettare la morte non è un opzione.
Ovviamente tutta questa tiritera va a vantaggio di tutto il contesto che hai riportato.
 
@rickkkk guarda mi sono rivisto molto in quello che hai detto perché mi è capitata la stessa identica cosa, anche il mio nucleo familiare si è fatto carico di mia nonna quando avevo più o meno 11 anni. A differenza tua però mia nonna, tranne che per gli ultimi mesi, è stata abbastanza gestibile, certo si era limitati nelle lunghe assenze, etc ma tutto sommato altamente tollerabile. E soprattutto non ha mai perso la lucidità o sofferto di forme di demenza. Mi è appena capitata un'altra terribile esperienza con l'altra nonna, ma è un discorso davvero troppo...troppo fresco, e non mi va di approfondire, almeno per adesso.
 
Ho un'amica di famiglia che sarà andata avanti almeno 15 anni con una madre in preda a deliri di Alzheimer (urlava, non dormiva ecc...) senza la tranquillità e possibilità di poter uscire di casa perché non poteva lasciarla troppo tempo da sola e non poteva permettersi un/una badante...È pleonastico dire quanto, adesso che sia morta, ella viva più tranquillamente e libera di fare (no, non s'è data al cazzosello o instacazz, se ve lo state chiedendo...è una donna "vecchio stampo" magari bluepillata ma non con la segatura nel cervello).
Anche mia mamma, uguale, con mia nonna, che ormai è malata e non più indipendente: ha la pensione minima e quindi non può permettersi di pagarsi una badante o farsi ricoverare in una casa di riposo, quindi deve occuparsi in tutto e per tutto mia mamma.
 
@rickkkk guarda mi sono rivisto molto in quello che hai detto perché mi è capitata la stessa identica cosa, anche il mio nucleo familiare si è fatto carico di mia nonna quando avevo più o meno 11 anni. A differenza tua però mia nonna, tranne che per gli ultimi mesi, è stata abbastanza gestibile, certo si era limitati nelle lunghe assenze, etc ma tutto sommato altamente tollerabile. E soprattutto non ha mai perso la lucidità o sofferto di forme di demenza. Mi è appena capitata un'altra terribile esperienza con l'altra nonna, ma è un discorso davvero troppo...troppo fresco, e non mi va di approfondire, almeno per adesso.
Menomale che non é degenerata, forse anche per quello sono stati invogliati a curarla.
É un pattern molto comune nelle famiglie italiane, probabilmente per un eccessivo timore/taboo sulla morte.
 
In conclusione io sono dell'idea che se non fossi più autosufficiente e fossi solo un peso vorrei essere gettato in una fossa, senza la minima pietà, senza nemmeno il disturbo di un rito funebre o una lapide.
Comunque sono argomenti che non mi toccano dal momento che probabilmente creperò solo come un cane, e troveranno il mio corpo dopo mesi, a causa della puzza proveniente dal mio cadavere sul tappeto del salone.
 
L'egoismo di questo thread è aberrante. Se mia madre o mio padre un domani dovessero stare così male, foss'anche per diversi anni, sarei disposto ad annullare me stesso e la mia (già futile, in ogni caso) esistenza per cercare di badare a loro al meglio delle mie possibilità. Sono le uniche persone che ci sono e saranno sempre per me, pur con tutti i loro difetti etc. mi sentirei una merda ad abbandonarli, o farli sentire in colpa per il fardello di doverli accudire.

Il vero problema è che il nostro Stato è ormai saltato in aria. Le strutture sono carissime, affollate e spesso inadeguate (alcune trattano i pazienti letteralmente a pesci in faccia, un'amica di famiglia ha trovato il marito nel letto tutto pisciato). La maggior parte delle persone inoltre ha un solo figlio, sul quale ovviamente ricade poi tutto il peso, mentre un tempo le famiglie erano molto allargate e per un malato c'erano diversi fratelli, figli, cugini etc. che se ne facevano carico.
 
Esattamente ciò che é successo alla mia famiglia. Mia madre ha deciso di prendersi cura di mia nonna, non voleva lasciarla in un centro, non si fidava. Mia nonna ha iniziato a peggiorare quando andavo alle medie, quando mia madre lavorava dovevo curarla io tutto il pomeriggio. Lei non mi riconosceva, non capiva dove fosse e voleva scappare, fortunatamente ero più forte di lei e riuscivo a contenerla ma in quei momenti ero piena di rabbia e risentimento perché sapevo che i miei compagni non avevano questo tipo di vita e preoccupazioni. Mentre io a 12 anni tentavo di curare una matta i miei coetanei uscivano e si divertivano.
La rabbia più grande la provo verso mia madre perché ha scelto di curare lei e non me, ha scelto di dedicare quasi 10 anni della sua vita a lei (mia nonna é morta in stato vegetativo quest' anno, aveva quasi 92 anni). Con mia madre ho fatto solo una vacanza, non passavamo del tempo assieme se non in casa per prenderci cura della nonna.
Oggi ha passato i 60anni, é vecchia e le attività che possiamo finalmente fare assieme sono limitatissime, ha sprecato la vita che poteva fare assieme a me.
Pure io mi rivedo in quello che hai detto, pure mia nonna era così, urlava sempre, insultava, cercava di scappare di casa è stato un inferno, la sua morte ha liberato la nostra famiglia dalle sue grinfie 1 anno e mezzo fa
 
L'egoismo di questo thread è aberrante. Se mia madre o mio padre un domani dovessero stare così male, foss'anche per diversi anni, sarei disposto ad annullare me stesso e la mia (già futile, in ogni caso) esistenza per cercare di badare a loro al meglio delle mie possibilità. Sono le uniche persone che ci sono e saranno sempre per me, pur con tutti i loro difetti etc. mi sentirei una merda ad abbandonarli, o farli sentire in colpa per il fardello di doverli accudire.

Il vero problema è che il nostro Stato è ormai saltato in aria. Le strutture sono carissime, affollate e spesso inadeguate (alcune trattano i pazienti letteralmente a pesci in faccia, un'amica di famiglia ha trovato il marito nel letto tutto pisciato). La maggior parte delle persone inoltre ha un solo figlio, sul quale ovviamente ricade poi tutto il peso, mentre un tempo le famiglie erano molto allargate e per un malato c'erano diversi fratelli, figli, cugini etc. che se ne facevano carico.
Capisco la tua reazione e probabilmente anche io farei la stessa cosa, entro certi limiti.
Se tra una 10ina d'anni i miei dovessero iniziare a stare male ovviamente LI aiuterei ma se avrò una famiglia e dei figli deciderò di mettere loro al primo posto.
 
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