Esattamente ciò che é successo alla mia famiglia. Mia madre ha deciso di prendersi cura di mia nonna, non voleva lasciarla in un centro, non si fidava. Mia nonna ha iniziato a peggiorare quando andavo alle medie, quando mia madre lavorava dovevo curarla io tutto il pomeriggio. Lei non mi riconosceva, non capiva dove fosse e voleva scappare, fortunatamente ero più forte di lei e riuscivo a contenerla ma in quei momenti ero piena di rabbia e risentimento perché sapevo che i miei compagni non avevano questo tipo di vita e preoccupazioni. Mentre io a 12 anni tentavo di curare una matta i miei coetanei uscivano e si divertivano.Ma diciamolo pure senza ipocrisia: quanta gente s'è rovinata un pezzo o più di vita dovendo accudire genitori che non muoiono mai? Che arrivano a 90 (e passa) anni, bloccati a letto e tutto ciò che ne consegue di tempo e denaro perso?
Ho un'amica di famiglia che sarà andata avanti almeno 15 anni con una madre in preda a deliri di Alzheimer (urlava, non dormiva ecc...) senza la tranquillità e possibilità di poter uscire di casa perché non poteva lasciarla troppo tempo da sola e non poteva permettersi un/una badante...
La rabbia più grande la provo verso mia madre perché ha scelto di curare lei e non me, ha scelto di dedicare quasi 10 anni della sua vita a lei (mia nonna é morta in stato vegetativo quest' anno, aveva quasi 92 anni). Con mia madre ho fatto solo una vacanza, non passavamo del tempo assieme se non in casa per prenderci cura della nonna.
Oggi ha passato i 60anni, é vecchia e le attività che possiamo finalmente fare assieme sono limitatissime, ha sprecato la vita che poteva fare assieme a me.