Preferireste essere estremamente belli o scrivere la storia?

Che scegliereste?


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Tuttavia non vedo perché questa debba impedire di puntare a fare meglio e cercare di ottenere grandi risultati.
Nessuno ti vieta di raggiungerli infatti, sappi però che l'annullamento di sé stessi è proporzionale alla grandezza dell'obiettivo da raggiungere, ci vogliono quintali di costanza e disciplina, ma si sta parlando di livelli folli...

Se il sogno è "scrivere la storia", secondo me è la ricetta perfetta per un'insoddisfazione perenne, sì, l'ambizione può essere una grande cosa, ma è un'arma a doppio taglio..

Comunque, io nel mio piccolo ci ho provato a fare il passo più lungo della gamba, metaforicamente parlando, mi sono ucciso per quel sogno, però una volta fallito mi sono sentito come se mi avessero tolto un peso gigantesco dalle spalle, è stata una sensazione bellissima, quindi ti ripeto, uno fa bene a partire con degli obiettivi da raggiungere, l'importante è che non diventino talmente grossi da cannibalizzarti...

Sarò biased, ma a me la mediocrità genera tristezza.

Cosa stai facendo attivamente per scappare dalla mediocrità?
 
Sono una schiappa a leggere. Ho preso Il fu Mattia Pascal, lo finisco (spero) e poi prendo quello che hai detto. È impegnativo?

Cmq il protagonista sono io lol.
È impegnativo perché lungo ma è scorrevole da leggere quindi puoi iniziare senza dover "aspettare il momento giusto" come fanno molti quando vogliono iniziare un classico letterario. Io direi droppa Pirandello e inizia subito questo, è considerato uno dei migliori romanzi della letteratura per uno motivo, se lo leggi con l'approccio giusto potrebbe anche cambiarti la visione della vita
 
Nessuno ti vieta di raggiungerli infatti, sappi però che l'annullamento di sé stessi è proporzionale alla grandezza dell'obiettivo da raggiungere, ci vogliono quintali di costanza e disciplina, ma si sta parlando di livelli folli...

Se il sogno è "scrivere la storia", secondo me è la ricetta perfetta per un'insoddisfazione perenne, sì, l'ambizione può essere una grande cosa, ma è un'arma a doppio taglio..
Vabbè bro non ho mai pensato di scrivere la storia🤣. Era un gioco mentale. Considerando le premesse mediocri della mia esistenza a me basta una vita senza troppi problemi MA se avessi potuto scegliere di essere un grande genio lo avrei voluto. Alla fine è blackpill questa, si nasce per fare grandi cose, spesso.
Comunque, io nel mio piccolo ci ho provato a fare il passo più lungo della gamba, metaforicamente parlando, mi sono ucciso per quel sogno, però una volta fallito mi sono sentito come se mi avessero tolto un peso gigantesco dalle spalle, è stata una sensazione bellissima, quindi ti ripeto, uno fa bene a partire con degli obiettivi da raggiungere, l'importante è che non diventino talmente grossi da cannibalizzarti...
Si concordo al 100%. Sarei curioso di sapere che cosa ti eri posto ma comprendo possa essere estremamente personale.
Cosa stai facendo attivamente per scappare dalla mediocrità?
Come detto purtroppo non sono nato genio e quindi mi è mancata quella curiosità genuina che i geni hanno nei confronti della scoperta. Non ero appassionato di scienza e per questo ho preferito studiare altro. Nel mio piccolo sto cercando di eccellere nel mio ambito (un ambito che non mi piace molto col senno di poi ma questo è, indietro non si torna). Non specifico cosa ma cmq niente di che e alla fine il successo sarebbe il denaro. Vabbè preferisco questo che nulla. Ripeto che bisogna anche adattarsi alle scelte prese in passato.
 
Canto dell'arpista (XIV secolo aC):

Periscono le generazioni e passano,
e altre stanno al loro posto, dal tempo degli antenati
Quelli che costruirono edifici
E dimore che non esistino più, che è avvenuto di loro?
Ho udito le parole
Di Imhotep e di Hergedef
Che moltissimo sono citati per la loro saggezza:
Che sono divenute
Le loro dimore?
I muri sono caduti
Le dimore non ci sono più
Come se mai fossero esistiti
Cos'è??
Quando muori, puoi restare nel ricordo di qualcuno per un tempo più o meno lungo, ma in primo luogo la gente avrà un'idea falsata di te, saprà solo il tuo nome, e in ogni caso più presto di quanto pensi verrai dimenticato da tutti. "Fare la storia" è inutile, la fama transitoria dà una sensazione di importanza simile a chi riceve attenzioni per il proprio aspetto: sono entrambe cose passeggere, in entrambi i casi diventerai un mucchio di ossa polverose buttate in qualche angolo.
Già, ma questa è la vita. Considerandone il certo infausto esito potremmo dibattere non abbia senso. Difatti io non credo lo abbia. Tuttavia finché il cuore batte e il cervello elabora informazioni è normale sentire il bisogno di "fare", per quanto in ultima istanza superfluo questo sia.
 
È impegnativo perché lungo ma è scorrevole da leggere quindi puoi iniziare senza dover "aspettare il momento giusto" come fanno molti quando vogliono iniziare un classico letterario. Io direi droppa Pirandello e inizia subito questo, è considerato uno dei migliori romanzi della letteratura per uno motivo, se lo leggi con l'approccio giusto potrebbe anche cambiarti la visione della vita
Addirittura mollare? Non credo sia una buona idea mollare, sarebbe un brutto precedente.

Che intendi per approccio giusto?
 
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