Mi sembra di averlo già scritto in passato. Giocavamo a rincorrerci, o meglio, io e un altro bambino, mio caro amico all'epoca (so che in pochi conservano ricordi sotto i 5 anni, ma io ne ho diversi), 'fuggivamo' da una bambina, che poi rividi sui 13 anni, ed era diventata un cessetto, magari poi migliorò, ormai sarà una donna matura in menopausa.
Ebbene, lei ci rincorreva entrambi quando rimanevamo insieme, ma se giravo e prendevo una strada diversa, lei seguiva, invariabilmente, questo mio amichetto.
Non una, ma più volte, nonostante tentai varie volte per capire se almeno facesse un po' e un po'.
Mi sentii molto imbarazzato e mi chiesi cosa corressi a fare, e cosa pensassero gli altri, comprese le maestre, che guardavano, mi vergognai di essere considerato così poco. Un ricordo indelebile, per quanto banale e apparentemente innocuo, che mi fece subito capire.