Se hai la fortuna di capitare in un liceo con ragazzi civili è un lavoro facile. Poi se ti prendono per il culo quando tu non sei in classe lo facciano pure
In una scuola privata può andare bene. La pubblica è un terno al lotto...
Segui il video qui sotto per vedere come installare il nostro sito come web app sulla tua schermata principale.
Nota: Questa funzionalità potrebbe non essere disponibile in alcuni browser.
Se hai la fortuna di capitare in un liceo con ragazzi civili è un lavoro facile. Poi se ti prendono per il culo quando tu non sei in classe lo facciano pure
Ma dipende tutto da dove vivi se fai l'insegnante a Caltanissetta sei un principe, non fai un cazzo e sei benestante, se fai l'insegnante a Milano fai la fameAnche io sto perseguendo questa strada. Lo so che come ogni lavoro ha i suoi difetti, e per un incel non c'è mai una soluzione perfetta, ma qualcosa bisogna pure sceglierla.
Io lo farei perchè 1 lavori poco 2 non stanchi il fisico 3 hai un posto statale 4 hai pomeriggio libero per copare.
Ti chiedo:
1 Hai casa di proprieta o in affitto? Si guadagna abbastanza per pagarsi un affitto in una casa da soli da incel?
2 Quanti soldi rimangono per i copes?
3 Esistono scuole non troppo piene di gente violenta e maleducata o ci sono maranza dappertutto? Io spero di trovare un liceo pieno di femmine (non sto scherzando) perchè penso siano piu civili
Per carità, sicuramente i miei problemi hanno anche cause diverse dalla bruttezza. Situazione genitoriale davvero disastrosa, problemi di salute sopraggiunti in adolescenza, ecc...Hai un lavoro ed una casa di proprietà, il tuo problema principale è la depressione.
Non credere, tuttavia, che questa sia dovuta alla tua bruttezza, che certamente ne aggrava i sintomi, ma non ne è la causa.
Si può essere felici senza avere niente o essere depresso avendo tutto: la storia è piena di suicidi di gente a cui non mancava niente, così come frequenti sono i casi di chi riesce ad essere felice non avendo niente.
La depressione è una questione genetica e come tale va curata, con apposite terapie e specifici medicinali.
Diversamente farà sempre più buio.
Allora, se farò quel lavoro, spero di trovare un posto in culo al mondo in cui farlo. Tanto sono un asociale quindi tanto vale esserlo in un posto in cui costa pocoMa dipende tutto da dove vivi se fai l'insegnante a Caltanissetta sei un principe, non fai un cazzo e sei benestante, se fai l'insegnante a Milano fai la fame
troppa fortuna.Se hai la fortuna di capitare in un liceo con ragazzi civili è un lavoro facile. Poi se ti prendono per il culo quando tu non sei in classe lo facciano pure
Allora, se farò quel lavoro, spero di trovare un posto in culo al mondo in cui farlo. Tanto sono un asociale quindi tanto vale esserlo in un posto in cui costa poco
Ottima idea. In generale penso che al nord, in quei posti "di montagna" - non sono un esperto di geografia, ma insomma ci siamo capiti - ci sarà qualche paesino in cui magari neanche il francese serve. Per uno come me sarebbe un sogno: non penso lì la vita costi come milano; poi c'è il verde; e stop.Una classe di un paesino sperduto della Val d'Aosta in cui sono in tre non sarebbe male. Anche se per lavorare in VdA è obbligatorio sapere il francese che per ora non parlo.
Ottima idea. In generale penso che al nord, in quei posti "di montagna" - non sono un esperto di geografia, ma insomma ci siamo capiti - ci sarà qualche paesino in cui magari neanche il francese serve. Per uno come me sarebbe un sogno: non penso lì la vita costi come milano; poi c'è il verde; e stop.
Questa cosa del francese come l'hai saputa? Che livello serve di specifico? A sto punto per sicurezza lo faccio. Anche se penso che in quella parte d'italia ci siano posti simili senza quesot requisito
A livello legale se uno vuole farsi trasferire li in una scuola per insegnare devi avere qualche certificazione (b1, b2, etc) o basta che tu lo sappia e basta?La VdA è una Regione a statuto speciale bilingue per legge in cui italiano e francese sono parificati, per lavorare nel pubblico il francese è obbligatorio, lì lo insegnano a scuola fin dalle elementari e lo parlano se non tutti quasi, almeno a livello scolastico.
Infatti l’esempio delle np sul forum e’ lampante, meglio che non dico altroVero, vedasi questo forum e le palestre. O in generale pure a livello sociologico è ben noto il fenomeno per cui se troppe vacche entrano in un lavoro, i maschi se ne vanno. Anche se non ammettono mai i sociologi che è perchè le vacche rendono quel luogo insopportabile, tireranno in mezzo la mascolinità fragile o chissa che altro
A livello legale se uno vuole farsi trasferire li in una scuola per insegnare devi avere qualche certificazione (b1, b2, etc) o basta che tu lo sappia e basta?
Nessuna vita dovrebbe essere vissuta. Fare figli è un delitto. Nessuno ha chiesto di nascere.Alcune vite semplicemente non dovrebbe essere vissute.
Io sono bv, e infatti dovrei abbandonare questo posto, pieno di gente tutto sommato messa meglio di me, dedicarmi ad altro. Non so, smettere di pensare totalmente alle donne e alle relazioni e al sesso, copare con tutto quello che riesco a trovare (cosa che faccio del resto da anni, tra "amici", palestra inutile, studio ancora più inutile, lavoro di merda, ecc). Ma sono troppo consapevole delle dinamiche sociali ormai, non riuscirei ad anestetizzarmi fino al punto di illudermi che la mia vita sia tutto sommato bella e degna di essere vissuta.
Che cosa devo fare? Sono in un limbo, non posso più tornare indietro, ma ho troppa paura di fare l'unica cosa razionale che mi resterebbe da fare ormai. Dovrebbe essermi chiaro, ho perso, dovrei uscire dal gioco, invece che continuare a fissare come un ebete la scritta bianca "game over" sullo sfondo nero della vita.
Non mi rimane quindi che starmene fermo, impotente, ad aspettare la fine. Le mie giornate passano all'insegna della depressione, della disperazione e del vuoto totale che ho dentro. Giuro, non mi ricordo più l'ultima volta che sono stato davvero felice, senza brutti pensieri, sollevato. Non vedo più alcuna bellezza nel mondo o nelle persone, ogni raro gesto gentile che ricevo mi mette a disagio, più che farmi piacere. Tenetevi le briciole, è impossibile raffreddare l'inferno con qualche goccia d'acqua.
Dico tutto questo senza alcuna rabbia ormai, sono solo profondamente rassegnato e deluso. Sinceramente sono anni che non vedo speranza per me. Mai un attimo di luce, solo una costante e piatta angoscia cronica. Non so che cosa devo fare. Non lo so proprio. Alcune vite semplicemente non dovrebbe essere vissute.
interessanti alcuni spunti, anche io sono arrivato al punto di sentirmi a disagio per i rari gesti gentili che pure raramente capitano ancora e che addirittura sono arrivato al punto di disprezzare ( e quando possibile fuggire anche ) piuttosto che farne tesoro e trasformarli a mio favore per ottenere risultati tangibili.
anche eventuali complimenti li schifo e li disprezzo, le cose dovevano funzionare quando era il momento, non a 40 anni dopo che ti sei fatto il mazzo tutta la vita
Sono nella stessa identica situazione pure io: la mia mente, ma da anni e anni eh, è un costante vortice di penseri negativi che si susseguono. Pensieri dovuti alla marea di crudezze che ho subito nel corso degli anni. Se crepassi senza soffrire infatti non mi dispiacerebbe.Potrei averlo scritto io sto messaggio, senza cambiare una lettera, soprattuto la parte
"non mi ricordo più l'ultima volta che sono stato davvero felice, senza brutti pensieri, sollevato"
Sta vita è diventata una costante agonia, l'ultimo giorno passato in uno stato mentale rilassato sarà stato 12 anni fa tipo, alle volte penso talmente intensamente da farmi venire il mal di testa, i pensieri negativi sono troppo rumorosi, e non riesco più a mandarli via da anni e anni, sono esausto, una stanchezza che il sonno non può più risolvere