Viadana, la 42enne Maria Campai uccisa dopo un incontro online: il corpo in una villetta abbandonata. Fermato un 17enne

E perché la petrolini che cercava sui suoi figli: come nascondere la puzza di un cadavere?

Il punto è che prendono google come una sorta di intelligenza artificiale capace di dargli risposte che loro non sono in grado di trovare. Forse è così. Forse, un giorno, le vere IA potranno dare modi a questi minus habens di sfangarla perfino per compiere reati, sempre riescano a mettere in pratica le raffinate tecniche che una mente superiore potrebbe suggerire.
https://www.repubblica.it/italia/20...olini_pillola-423525918/?ref=RHLF-BG-P1-S1-T1


Chiara era normale, non cambiava mai né il corpo né i suoi atteggiamenti. Era una maschera. Noi non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola. Non abbiamo mai parlato di bambini, neanche per scherzare. Se li avesse voluti tenere non mi sarei tirato indietro”. A Le Iene parla per la prima volta il fidanzato di Chiara Petrolini, papà dei due neonati sepolti nel giardino della villetta di Traversetolo. E risponde alle domande che, ammette lui stesso, tutti si pongono: come è possibile che non si sia accorto di nulla? Che ruolo ha avuto in questa tragica storia?

Ai microfoni di Alice Martinelli, inviata della trasmissione televisiva, il ragazzo racconta: “Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà. Il primo bacio (con Chiara, ndr) è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L’anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome. Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione, lo str***o ero io, e lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto. Pensi che magari hai trovato la persona giusta, quella che ti cambia, poi, da un momento all’altro si trasforma nella persona che potrebbe rovinarti tutta la vita. E questo è stato quello che veramente mi ha fatto più male di tutto”.

Poi, scende nel dettaglio: “Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino. La domanda che si fanno tutti è: “Ma come fai a non accorgertene?”, lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera”.

E, ancora: “Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, ho ristudiato tutto e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola, lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me”.

Il ragazzo racconta cosa è accaduto al primo ritrovamento di un neonato morto e sepolto nel giardino della villetta: “Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati’. Per me era tutto strano, non lo collegavi a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c’entri, in qualche modo c’entri. Io all’inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tutt’ora fatico a realizzare”.

Sulla genitorialità, infine, dice: “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”.
 
E' albanese, forse ce ne sono altri però.

Sono sorpreso che il padre dica che suo figlio sia un ragazzo tranquillo e non avrebbe fatto una cosa del genere... mai nella vita mi sarei aspettato delle parole simili...
 
Violenza su violenza. Una ferocia disumana, per citare le parole di chi ha visto il cadavere. L’autopsia sul corpo di Maria Campai, eseguita dal pomeriggio alla serata di martedì primo ottobre, aggiunge ulteriori elementi relativi alla fine della povera donna, mamma di due figli, massacrata da un ragazzino nel garage della sua famiglia a Viadana, una cittadina di ventimila abitanti in provincia di Mantova.

Oltre infatti alle evidenti tracce dello strangolamento, che per sua ammissione il ragazzino, studente in un istituto tecnico che forma elettricisti e terzogenito di una coppia di operai di origine albanese, ha effettuato con braccio e avambraccio con una mossa da wrestling – lui è appassionato di Mma, lo sport da combattimento –, il medico legale ha isolato sul corpo di Maria, 42 anni, nata in Romania, in Transilvania, le evidenze di percosse al volto e al capo. Ovvero i pugni dello stesso killer, in cella nel carcere minorile del Beccaria. Pugni insieme a un’ulteriore azione: quella di spingere con violenza la testa della donna contro il muro del box dove lui studiava, si allenava con i pesi da bilancieri e spesso si fermava a dormire.
L’omicidio era stato programmato nei giorni precedenti: il ragazzino aveva con insistenza cercato online le tecniche per uccidere una persona a mani nude. A detta degli inquirenti Maria Campai, che dopo la separazione dal compagno viveva a Parma a casa della sorella – i figli, entrambi ventenni, erano rimasti con il papà, in Toscana – è stata la prima donna contattata dal 17enne su di un sito per incontri.
Il ragazzino aveva chiamato Maria accordandosi per una prestazione sessuale. In quel box, la sua furia è esplosa dopo un litigio relativo alla mancata intesa sui soldi da versare. Maria ha obiettato che mancavano degli euro alla somma pattuita e quello ha iniziato ad aggredirla. La donna, sempre come da esito dell’autopsia, ha provato con disperazione a difendersi, e ne sono testimonianza le evidenti tracce di segni, lasciati dalle unghie, sia sul viso dell’assassino sia sulle braccia dell’assassino. Scriviamo assassino pur essendo ancora l’iter giudiziario all’inizio poiché il medesimo ragazzino ha in pratica confessato il delitto; se già nell’immediatezza dell’arresto aveva collaborato con i carabinieri, nella denuncia di convalida del fermo, avvenuta lunedì 30 settembre, ha ripetuto i concetti dirimenti al gip. Il quale non ha mutato l’impianto, che comprende anche la premeditazione proprio considerando quell’assunzioni di specifiche informazioni su Internet prese nella fase antecedente l’incrocio con Maria. Costei era stata accompagnata a Viadana in macchina da un amico marocchino, il quale l’aveva vista avanzare a piedi fino al luogo convenuto al telefono, una strada senza uscita peraltro non lontana dal garage degli orrori. L’amico aveva inoltre visto che si salutava e scambiava una stretta di mano con un ragazzino, con gli occhiali e l’aspetto curato, e aveva deciso che non essendoci motivi di preoccupazione poteva anche andarsene. Più tardi, quando la donna era già deceduta, lo stesso ragazzino aveva inviato un messaggio di risposta a Roxana, la sorella di Maria che le chiedeva aggiornamenti, scrivendole che stava bene, era tutto a posto, si trovava, parole testuali, con un uomo amorevole, e che sarebbe rincasata a bordo di un taxi.
Dal box, il killer aveva trascinato il cadavere nel giardino di un’attigua villa disabitata seppellendolo sotto uno strato di foglie e arbusti. Per un’intera settimana, fino a quando, dopo la denuncia di scomparsa presentata dalla donna, i carabinieri avevano aperto e chiuso le indagini arrestando il ragazzino e trovando i resti della vittima, il corpo di Maria era rimasto all’aperto dunque in balia degli animali selvatici, che difatti ne avevano fatto ulteriore scempio. In tutto quel lasso temporale, manifestando un distacco assoluto dalla propria condotta omicidiaria, il 17enne non aveva tradito nulla, o quantomeno chi gli era stato vicino, dai familiari al personale scolastico, dai compagni di classe ai quelli degli allenamenti in palestra, non aveva ravvisato anomalie nel comportamento del ragazzino.

Il quale nel suo quartiere ha fama d’essere uno cortese, educato, che al massimo se ne sta per i fatti suoi. In realtà stava perso sui social, dove postava con una certa ossessione i propri allenamenti e soprattutto i propri muscoli che si gonfiavano seduta dopo seduta, dove inneggiava agli uomini che uccidono alle donne, ai killer di prostitute, agli assassini a prescindere.


dai commenti:

Sono giorni che si legge "il ragazzino... il ragazzino... il ragazzino...". A 17 anni e con quel fisico è un uomo! Sembra che sia stata assassinata dal piccolo principe, ma chi scrive questi articoli ha visto le foto del "ragazzino"? sottoscrivo tutto, basta parlare di ragazzino, ragazzo. Anche minore è una forzatura linguistica buona solo per il legale che deve difendere un individuo che solo pochi mesi separano dalla maggiore età legale e che è un individuo irrecuperabile alla società.
 
Marco Crepaldi dice che il tizio era gymcel ed ha pagato la puttana 200 euro. Troppi quindi l ha ammazzata.

 
Marco Crepaldi dice che il tizio era gymcel ed ha pagato la puttana 200 euro. Troppi quindi l ha ammazzata.

Io con la mia astuzia, ho già trovato l'annuncio della signora deceduta(non mi chiedete di postarlo,lo troverete voi googlando siti escort dove risiedeva la signora),io ho una mia idea ,e so che quando si recano a casa del cliente vogliono di più,e pressappoco si sia creata una diatriba sul pagamento, poi sfociata in violenza.....
Poi mi fanno ridere in tv ,dove omettono il perchè quella signora incontra il ragazzo,i veri motivi non li dicono mai,che è un semplice rapporto cliente escort.....
 
Vedere i film porno con milf fa male a qualcuno, poi, la realtà, è diversa. Consistenze, sapori, odori, visione ravvicinata... Rughe e macchie non le vedi tanto bene da un video.
Non so cosa possa essere successo per arrivare ad un esito simile, ma sicuramente, se uccidi qualcuno, tanto più se hai solo 17 anni, significa che non sei un tipo 'tranquillo'. Forse lei aveva delle pretese ulteriori, mentre per lui era chiaramente una scopata per svuotarsi.
Più tranquillo come Turetta.. però ha bisogno essere amato e accettato da tutti..per questo è ossessionato in palestra e non riesce trovare la fidanzata della stessa età
 
sicuramente è assurdo non dire che lei era una escort, e nemmeno spiegare una 42enne dovrebbe volersi recare nel garage di un minorenne, con 25 anni di differenza
Mi fanno vomitare le trasmissioni tv e i giornalisti che, piuttosto che dirlo ed ammetterlo, lo omettono scientemente e siccome é tutto pro-np si guardano bene dallo stigmatizzarlo. Eppure é cosi: una puttana che va da un cliente che non voleva darle 200 euro: una situazione che si é sicuramente verificata migliaia di volte nel mondo.
 
Immagina morire solo per cercare di spillare qualche euro di più a uno sfigato, bah...... se regolarizzassero i bordelli come una volta non succederebbero ste cose, oltre a esserci molti benefici per la tutta la società a parte le troie free ipergamiche
 
Non è un ragazzino....è uno psicotico da buttare in mare proprio quando passa la morte bianca (e vediamo le sue Mma come funzionano)
 
Direi caso chiuso, marescià: un altro femminicidio perpetrato dall'assenza dello stato ( s minuscola volutamente) nella tutela dei suoi cittadini tramite la mancanza della regolamentazione della prostituzione unito all'ipergamia diffusa dai social, aggiungi al minestrone la cultura di certe popolazioni dell'est (il Kanun albanese) ed una predisposizione alla violenza non convogliata, ed ecco che abbiamo una nuova carcassa da seppellire. Vabbè marescià, come lo volete il caffè? Zuccherato o liscio?
 
Direi caso chiuso, marescià: un altro femminicidio perpetrato dall'assenza dello stato ( s minuscola volutamente) nella tutela dei suoi cittadini tramite la mancanza della regolamentazione della prostituzione unito all'ipergamia diffusa dai social, aggiungi al minestrone la cultura di certe popolazioni dell'est (il Kanun albanese) ed una predisposizione alla violenza non convogliata, ed ecco che abbiamo una nuova carcassa da seppellire. Vabbè marescià, come lo volete il caffè? Zuccherato o liscio?
Mi fa morire il marescià
 
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