Vita da disoccupati

Troppo tempo libero fa pensare troppo e il più delle volte sono pensieri sbagliati,poi mi dite che vi tenete impegnati ma la mente viaggia ugualmente.
Perchè secondo me è diverso anche se sei in ferie sai che dovrai tornare a lavorare rispetto a uno che quel pemsiero non ce l ha.
 
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Sono d’accordo con te che la vita può cambiare e migliorare ma dipende sempre da molti fattori nel mio caso problemi economici e di salute sono un mix avvolte letale per salute mentale come scritto anche in vecchi messaggi prima non mi interessa vivere la vita da vecchio sinceramente voglio continuare ancora un po’ a sognare in un domani migliore poi vedrò cosa fare
La vita da vecchio se hai figli e nipoti può essere molto bella, appagante. Nel caso contrario una cagata. Però hai 23 anni, quindi c'è tutto il tempo.
 
35 anni. Mai lavorato veramente, nè mai lavorerò un singolo giorno nella mia vita.
E' una scelta che ho fatto a 22 anni e non me ne dispiaccio troppo.

Passato:
In adolescenza non ho mai avuto un amico, (nè ora, mai uscito un sabato sera in vita mia), mai toccato una donna, "alto" meno di 1,70 ed ho cominciato a perdere i capelli appena maggiorenne + nel 2012 sono diventato invalido (90%) per un grave errore del SSN (non è comunque un invalidità grave, solo piuttosto imbarazzante).
Basso, brutto, agato, disabile, zero vita sociale e affettiva a 22 anni= autostima sotto i tacchi: è stata una conseguenza naturale quella di chiudermi in casa e fare il mantenuto dai miei per 13 anni.
Non voglio pagare un euro di tasse allo stato, non voglio dare nulla a questa società. E' così.

Presente:
Come passo le giornate ora? Tranquillamente, non ho stress o problemi.
Per fortuna dal nonno ho ereditato 5 anni fa una casetta (valore catastale 40k) da 50 mq + grande giardino accanto quella dove vivo dei miei genitori quindi nei giorni feriali le mattine vado là e:
- un giorno mi occupo dell'esterno
- un giorno mi occupo dell'interno.
- un giorno taglio legna per l'inverno (bancali/pallet le aziende agricole te li tirano addosso)
- un giorno lavo macchine, bici, tagliaerba ecc.
- un giorno esco a fare commissioni.
I pomeriggi li passo dentro casa dei miei: TV, PC, videogames, suono tastiera autodidatta, "palestra"/pesi, settimana enigmistica, film, musica, ecc.
- Sabato bici, domenica guardo sport in TV tutto il giorno.

Ho avuto la fortuna di essermi ormai abituato ed adattato alla mia condizione, non mi dispero anche se sono sostanzialmente solo e le uniche persone con cui mi relaziono sono i miei familiari. (Sono anche completamente escluso dal mio paesello: nessuno mi saluta, nessuno mi guarda visto che in provincia di Lombardia alla mia età se non lavori come tutti gli altri sei considerato un parassita della società e trattato come un ratto)

Futuro:
Non avendo mai avuto particolari spese (no vitto/alloggio, no vizi, hobby praticamente gratis) ho accumulato e conservato tutto ciò che ho ricavato da pensione invalidità, reddito cittadinanza (passato) e gli altri vantaggi da disabile quindi credo che dovrei riuscire a vivere dignitosamente per i prossimi 30 anni se voglio.
Ad ogni modo sono convinto che quando i miei non ci saranno più li seguirò a stretto giro. Loro mi vogliono bene quindi l'unica motivazione reale per continuare a vivere per i prossimi, boh, 10 o 20 anni, l'unico vero obiettivo è di non abbandonarli MAI fino alla fine dei loro giorni.
Spero vivamente di riuscirci e che la mente non mi faccia brutti scherzi come pare accada ad alcuni di voi.

Conclusioni:
Sì sono un incel, solo, accasciato e disoccupato ma non è che ho problemi mentali, non sono drogato, un disagiato o un vagabondo come pare siano tutti quanti secondo alcuni commenti. Semplicemente non sono stato fortunato e non ho mai avuto la forza di reagire nè la determinazione di cambiare la mia vita.
Sei comunque riuscito a trovare un equilibrio nella vita.
Brutto invece che i compaesani ti trattino come una specie di criminale perché disoccupato. Io abito in Sardegna e qui la disoccupazione è una condizione normale, ad un sacco di persone se chiedi se stanno lavorando ti rispondono di no.
 
Conclusioni:
Sì sono un incel, solo, accasciato e disoccupato ma non è che ho problemi mentali, non sono drogato, un disagiato o un vagabondo come pare siano tutti quanti secondo alcuni commenti. Semplicemente non sono stato fortunato e non ho mai avuto la forza di reagire nè la determinazione di cambiare la mia vita.
Mi dispiace per la tua situazione, ma rientri esattamente nel profilo che ho descritto. Hai detto di essere disabile, disoccupato, senza vita sociale, ecc....cioè credo che il faccino sia l'ultimo problema, no?
 
non conta cosa provi alla fine di una corsa, conta solo cosa provi quando stai correndo...e comunque i cavalli buoni si vedono alla fine della corsa....
 
35 anni. Mai lavorato veramente, nè mai lavorerò un singolo giorno nella mia vita.
E' una scelta che ho fatto a 22 anni e non me ne dispiaccio troppo.

Passato:
In adolescenza non ho mai avuto un amico, (nè ora, mai uscito un sabato sera in vita mia), mai toccato una donna, "alto" meno di 1,70 ed ho cominciato a perdere i capelli appena maggiorenne + nel 2012 sono diventato invalido (90%) per un grave errore del SSN (non è comunque un invalidità grave, solo piuttosto imbarazzante).
Basso, brutto, agato, disabile, zero vita sociale e affettiva a 22 anni= autostima sotto i tacchi: è stata una conseguenza naturale quella di chiudermi in casa e fare il mantenuto dai miei per 13 anni.
Non voglio pagare un euro di tasse allo stato, non voglio dare nulla a questa società. E' così.

Presente:
Come passo le giornate ora? Tranquillamente, non ho stress o problemi.
Per fortuna dal nonno ho ereditato 5 anni fa una casetta (valore catastale 40k) da 50 mq + grande giardino accanto quella dove vivo dei miei genitori quindi nei giorni feriali le mattine vado là e:
- un giorno mi occupo dell'esterno
- un giorno mi occupo dell'interno.
- un giorno taglio legna per l'inverno (bancali/pallet le aziende agricole te li tirano addosso)
- un giorno lavo macchine, bici, tagliaerba ecc.
- un giorno esco a fare commissioni.
I pomeriggi li passo dentro casa dei miei: TV, PC, videogames, suono tastiera autodidatta, "palestra"/pesi, settimana enigmistica, film, musica, ecc.
- Sabato bici, domenica guardo sport in TV tutto il giorno.

Ho avuto la fortuna di essermi ormai abituato ed adattato alla mia condizione, non mi dispero anche se sono sostanzialmente solo e le uniche persone con cui mi relaziono sono i miei familiari. (Sono anche completamente escluso dal mio paesello: nessuno mi saluta, nessuno mi guarda visto che in provincia di Lombardia alla mia età se non lavori come tutti gli altri sei considerato un parassita della società e trattato come un ratto)

Futuro:
Non avendo mai avuto particolari spese (no vitto/alloggio, no vizi, hobby praticamente gratis) ho accumulato e conservato tutto ciò che ho ricavato da pensione invalidità, reddito cittadinanza (passato) e gli altri vantaggi da disabile quindi credo che dovrei riuscire a vivere dignitosamente per i prossimi 30 anni se voglio.
Ad ogni modo sono convinto che quando i miei non ci saranno più li seguirò a stretto giro. Loro mi vogliono bene quindi l'unica motivazione reale per continuare a vivere per i prossimi, boh, 10 o 20 anni, l'unico vero obiettivo è di non abbandonarli MAI fino alla fine dei loro giorni.
Spero vivamente di riuscirci e che la mente non mi faccia brutti scherzi come pare accada ad alcuni di voi.

Conclusioni:
Sì sono un incel, solo, accasciato e disoccupato ma non è che ho problemi mentali, non sono drogato, un disagiato o un vagabondo come pare siano tutti quanti secondo alcuni commenti. Semplicemente non sono stato fortunato e non ho mai avuto la forza di reagire nè la determinazione di cambiare la mia vita.
Uguale io, che poi sinceramente se non c'è prospettiva di vita futura , se non c'è una persona con cui passare il resto della tua vita, chi se ne frega di lavorare e accumulare denaro per poi fare cosa? Lasciarlo a chi?
 
Uguale io, che poi sinceramente se non c'è prospettiva di vita futura , se non c'è una persona con cui passare il resto della tua vita, chi se ne frega di lavorare e accumulare denaro per poi fare cosa? Lasciarlo a chi?
Li spendi e ti diverti lol
 
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In effetti, se non ho la possibilità di farmi una famiglia mia, di lavorare mi frega veramente niente. Finché c'è mia madre, bene, tanto ha bisogno di me e non è quindi in cambio di nulla che tiro avanti coi suoi soldi...quando non ci sarà più è molto probabile che durerò poco anche io, ma insomma, non è che lascio granché quindi pazienza, si tira avanti finché mi è possibile. Ma ripeto, se non posso avere una famiglia mia, dovrei accumulare soldi, pagare tasse e sottopormi alla tortura dei contatti sociali imposti dal lavoro( che soprattutto se ci sono donne, gli uffici sono una riedizione della scuola con le stesse dinamiche) esattamente per cosa e con che motivazione? Poter pagare le tasse ad uno Stato che odio e le userà per ruberie e corruzioni varie, oltre a lasciarmi marcire nella mia condizione?
 
Uguale io, che poi sinceramente se non c'è prospettiva di vita futura , se non c'è una persona con cui passare il resto della tua vita, chi se ne frega di lavorare e accumulare denaro per poi fare cosa? Lasciarlo a chi?
Il denaro se lo prenderà lo Stato mafioso-massonico con tutti suoi infimi politicanti o i parenti-serpenti che non si erano mai fatti sentire quando eri vivo.
 
In effetti, se non ho la possibilità di farmi una famiglia mia, di lavorare mi frega veramente niente. Finché c'è mia madre, bene, tanto ha bisogno di me e non è quindi in cambio di nulla che tiro avanti coi suoi soldi...quando non ci sarà più è molto probabile che durerò poco anche io, ma insomma, non è che lascio granché quindi pazienza, si tira avanti finché mi è possibile. Ma ripeto, se non posso avere una famiglia mia, dovrei accumulare soldi, pagare tasse e sottopormi alla tortura dei contatti sociali imposti dal lavoro( che soprattutto se ci sono donne, gli uffici sono una riedizione della scuola con le stesse dinamiche) esattamente per cosa e con che motivazione? Poter pagare le tasse ad uno Stato che odio e le userà per ruberie e corruzioni varie, oltre a lasciarmi marcire nella mia condizione?
A scuola era molto meglio del lavoro, almeno ci si divertiva.
 
In effetti, se non ho la possibilità di farmi una famiglia mia, di lavorare mi frega veramente niente. Finché c'è mia madre, bene, tanto ha bisogno di me e non è quindi in cambio di nulla che tiro avanti coi suoi soldi...quando non ci sarà più è molto probabile che durerò poco anche io, ma insomma, non è che lascio granché quindi pazienza, si tira avanti finché mi è possibile. Ma ripeto, se non posso avere una famiglia mia, dovrei accumulare soldi, pagare tasse e sottopormi alla tortura dei contatti sociali imposti dal lavoro( che soprattutto se ci sono donne, gli uffici sono una riedizione della scuola con le stesse dinamiche) esattamente per cosa e con che motivazione? Poter pagare le tasse ad uno Stato che odio e le userà per ruberie e corruzioni varie, oltre a lasciarmi marcire nella mia condizione?
Così per te è proprio finita, letteralmente.
 
Così per te è proprio finita, letteralmente.

Non è mai iniziata, se è per questo, ma non è colpa mia, non ho scelto io il mio dna. Qualcuno ha deciso prima della mia nascita che devo essere lo sfigato del villaggio, almeno decido l'unica cosa che posso, cioè non gioco secondo le regole che altri hanno deciso per me, come stare ad un tavolo truccato dove ho sempre le stesse carte di zero valore e non posso cambiarle. In un ufficio a fare lo zimbello che allieta le giornate noiose degli altri e a vedere colleghi che si fanno tra loro storie da cui sarò sempre escluso non ci entro.
 
Non è mai iniziata, se è per questo, ma non è colpa mia, non ho scelto io il mio dna. Qualcuno ha deciso prima della mia nascita che devo essere lo sfigato del villaggio, almeno decido l'unica cosa che posso, cioè non gioco secondo le regole che altri hanno deciso per me, come stare ad un tavolo truccato dove ho sempre le stesse carte di zero valore e non posso cambiarle. In un ufficio a fare lo zimbello che allieta le giornate noiose degli altri e a vedere colleghi che si fanno tra loro storie da cui sarò sempre escluso non ci entro.
Ti stai solo auto-sabotando. Così facendo non avrai neanche i soldi per mangiare una pizza o fare una vacanza. Dovrai vivere in casa da recluso. Bella vita di merda. Contento tu!
 
Ti stai solo auto-sabotando. Così facendo non avrai neanche i soldi per mangiare una pizza o fare una vacanza. Dovrai vivere in casa da recluso. Bella vita di merda. Contento tu!

Tranquillo che in vacanza ci vado ogni anno( anzi appena tornato), mangio bevo e vado al bar tutti i giorni. Magari non vado a Mykonos o Ibiza, dove pure potrei permettermelo, ma lì non ci vado non perché mi mancano i soldi ma perché sono cesso e di conseguenza solo. Tanto divertirmi davvero non posso lo stesso grazie al mio aspetto, quindi avere qualche soldo in più cambia esattamente cosa? Fare lo schiavo sottopagato per qualche imbecille con la terza media che si sente dio in terra solo perché comanda quattro poveracci sottopagati che sfrutta per pagarsi il suo nuovo SUV? Io al McDonald's ci vado a farmi servire, non a puzzare di olio fritto per due lire e turni assurdi pure durante le feste, tanto non ho e non avrò famiglia da mantenere, ma non per i soldi, per il mio aspetto( la critica è al sistema di sfruttamento, non a coloro che sono costretti a lavorarci, che rispetto).
 
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Tranquillo che in vacanza ci vado ogni anno( anzi appena tornato), mangio bevo e vado al bar tutti i giorni. Magari non vado a Mykonos o Ibiza, dove pure potrei permettermelo, ma lì non ci vado non perché mi mancano i soldi ma perché sono cesso e di conseguenza solo. Tanto divertirmi davvero non posso lo stesso grazie al mio aspetto, quindi avere qualche soldo in più cambia esattamente cosa? Fare lo schiavo sottopagato per qualche imbecille con la terza media che si sente dio in terra solo perché comanda quattro poveracci sottopagati che sfrutta per pagarsi il suo nuovo SUV? Io al McDonald's ci vado a farmi servire, non a puzzare di olio fritto per due lire e turni assurdi pure durante le feste, tanto non ho e non avrò famiglia da mantenere, ma non per i soldi, per il mio aspetto( la critica è al sistema di sfruttamento, non a coloro che sono costretti a lavorarci, che rispetto).
E allora sei un mantenuto: è matematico.
I soldi non crescono mica sugli alberi.
 
E allora sei un mantenuto: è matematico.
I soldi non crescono mica sugli alberi.

Chiamami come ti pare, col disprezzo tuo come di altri mi ci lavo le mani, per non essere volgare. Io non foraggio un sistema che mi tratta da sfigato e da cui posso solo essere sfruttato sottopagato...coi con quei due soldi in più o senza, sempre cesso resto, del resto mi frega una cippa e quanto alla società che mi tratta così per la mia faccia e il mio corpo per me può andare tutta in malora ieri.
 
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