Elezioni USA: l'ultima pagliacciata prima della fine

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Semplicemente, i buffoni e le buffone democratici, o sedicenti tali, con la loro corsa alla radicalizzazione femminista, trans, gay, meticciazionista, anti uomo bianco ed eterosessuale, l'hanno fatta troppo grossa e puzzolente, perché potesse passare. Speriamo abbiano recepito il messaggio.
 
Fossi in lui mi grazierei (e l'avrei fatto anche se fossi stato Biden, per altri motivi) ma intanto aveva promesso di commutare la pena al fondatore di The Silk Road, che si è beccato l'ergastolo un pò esageratamente, vediamo se se ne ricorda.
 
Ricordo che solo nei primi giorni della campagna, davano il vaccino Astrazeneca ai giovani perché era meno efficace e ne avevano meno bisogno,
....

Astrazeneca in Italia e' stato inoculato prima di tutti gli altri vaccini in specifici contesti indistintamente a vecchi o giovani (sempre over 18). Al personale delle Universita'. Si trova ancora qualche traccia sul web (https://www.unipr.it/notizie/vaccin...personale-universitario-tutte-le-informazioni). I quali governati dal terrore di morire in massa come a Bergamo hanno deciso di salire sulla salvifica Arca di Noe', e sono andati per la stragrande maggioranza a vaccinarsi con Astrazeneca, come carne da macello.
Solo chi e' dentro simili contesti ha potuto meglio osservare le conseguenze.
 
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Dice che i dem mo' devono fare tutta una complicatissima riflessione per capire come mai quelli che tutti giorni definiscono bifolchi, asini, razzisti, zoticoni, puzzolenti, omofobi, sessisti, cafoni, assassini, bestie, merdacce non hanno votato per loro.

Comunque Donald si puó graziare da tutti i processi, mi sono informato.
 
Ora mo' è chiaro che gli influencer di sinistra, i direttori dei giornali di sinistra, gli intellettuali di sinistra oggi stappano lo champagne perché loro con i babau di destra lavorano, guadagnano, campano, ingrassano. Ma questo non deve renderci tristi. Possiamo comunque godere del dolore, dell'angoscia, della paura, delle lacrime vere, oneste, pure di tutti i militanti di sinistra. No, amici, no amiche, il loro dolore non vale meno perché non contano un cazzo. Godiamo delle loro sofferenze con gioia, con felicità. Contro ogni odiatore dell'odio! Avanti!
 
Dice che i dem mo' devono fare tutta una complicatissima riflessione per capire come mai quelli che tutti giorni definiscono bifolchi, asini, razzisti, zoticoni, puzzolenti, omofobi, sessisti, cafoni, assassini, bestie, merdacce non hanno votato per loro.

Comunque Donald si puó graziare da tutti i processi, mi sono informato.
E' in politica per i suoi interessi, come tutti in fin dei conti.
 
Ora mo' è chiaro che gli influencer di sinistra, i direttori dei giornali di sinistra, gli intellettuali di sinistra oggi stappano lo champagne perché loro con i babau di destra lavorano, guadagnano, campano, ingrassano. Ma questo non deve renderci tristi. Possiamo comunque godere del dolore, dell'angoscia, della paura, delle lacrime vere, oneste, pure di tutti i militanti di sinistra. No, amici, no amiche, il loro dolore non vale meno perché non contano un cazzo. Godiamo delle loro sofferenze con gioia, con felicità. Contro ogni odiatore dell'odio! Avanti!
Gelo Intenso, è tutto un teatrino, per farci disperatamente sbattere la testa nei labirinti del nulla.
 
I critici di Trump si sono fissati sul famoso Project 2025, un lungo e minaccioso documento programmatico compilato dalla Heritage Foundation – un think tank di destra – che il presidente ha disconosciuto come fonte ispiratrice. Per trovare un vero “playbook” trumpiano bisogna invece guardare il lavoro dell’America First Policy Institute, un pensatoio fondato nel 2020 con i finanziamenti di tre milionari texani alleati di Trump.

L’istituto ha preparato un’agenda per la transizione dell’amministrazione e ha vergato le bozze di oltre trecento ordini esecutivi per l’inizio del mandato del presidente. Fra le varie proposte convenzionali – togliere i finanziamenti a Planned Parenthood, estendere il diritto a portare armi, uscire dagli accordi di Parigi ecc. – ce n’è una che ha un che di rivoluzionario ed eversivo: cambiare lo status degli impiegati della burocrazia federale per trasformarli in dipendenti “at will”, un po’ come se fossero alle dipendenze di un capo aziendale, il presidente.

«Le agenzie dovrebbero essere libere di rimuovere dipendenti per qualunque ragione, senza la possibilità di fare appello», dice il documento. In pratica, significherebbe trasformare i dipendenti statali in cortigiani presidenziali, esposti allo spoils system delle amministrazioni e ai capricci del capo, senza protezioni che tutelino il loro ruolo di servitori dello stato, non del governo. È questa la nuova versione della «decostruzione dello stato amministrativo».
 
I critici di Trump si sono fissati sul famoso Project 2025, un lungo e minaccioso documento programmatico compilato dalla Heritage Foundation – un think tank di destra – che il presidente ha disconosciuto come fonte ispiratrice. Per trovare un vero “playbook” trumpiano bisogna invece guardare il lavoro dell’America First Policy Institute, un pensatoio fondato nel 2020 con i finanziamenti di tre milionari texani alleati di Trump.

L’istituto ha preparato un’agenda per la transizione dell’amministrazione e ha vergato le bozze di oltre trecento ordini esecutivi per l’inizio del mandato del presidente. Fra le varie proposte convenzionali – togliere i finanziamenti a Planned Parenthood, estendere il diritto a portare armi, uscire dagli accordi di Parigi ecc. – ce n’è una che ha un che di rivoluzionario ed eversivo: cambiare lo status degli impiegati della burocrazia federale per trasformarli in dipendenti “at will”, un po’ come se fossero alle dipendenze di un capo aziendale, il presidente.

«Le agenzie dovrebbero essere libere di rimuovere dipendenti per qualunque ragione, senza la possibilità di fare appello», dice il documento. In pratica, significherebbe trasformare i dipendenti statali in cortigiani presidenziali, esposti allo spoils system delle amministrazioni e ai capricci del capo, senza protezioni che tutelino il loro ruolo di servitori dello stato, non del governo. È questa la nuova versione della «decostruzione dello stato amministrativo».
Idea geniale per elminare il cosiddetto "Stato Profondo". Vedremo se lo farano davvero (lo spero).
 
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