Crudezza BRUTALE su Tiktok

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Mi ricorda un utente del vecchio forum che si chiamava sigmasuke. Dava degli zerbini a tutti e poi lui una volta si sparò 200km per una carezza tipo. Magari é lui. Comunque il livello di simpaggine é alto in quest’uomo, spero abbia imparato la lezione. Mentre lui si sarà fatto 400km per la friendzone, 10 minuti dopo lei si sarà fatta sbattere dal Chad che passava di lì e avrà sbiascicato qualche parola sgrammaticata tipo “ue zia, vorrei esplorarti le tonsille”.
 
Una volta sono riuscito a far fare 120 km ad una ragazzetta con la scusa dell’automobile che dovevo restituire a mia madre. Tutt’ora sorrido a pensarci
 
Per rifarsi a ciò che hai accennato te, durante tutta la frequentazione ho pensato a chiudere per vari problemi mancanza di stabilità emotiva da parte sua,e altre cose,ma sono stato frenato più volte dalla paura di non riuscire a trovarne un'altra,a tutti i cazzi che avrebbe preso dopo,mica perché mi interessava lei.
È patetico,ma è la conseguenza di questo assetto sociale.
Questa parte che hai aggiunto dopo merita considerazione, la psiche di un uomo è ancorata a questi timori ancestrali di possesso biologico, qui tanti scherzano sul fatto che le donne sono contenitori di sborra ma per le leggi di natura è brutalmente così, che poi ci abbiano ricamato sopra con le storielle sull'amore e la famiglia è un'altra storia che l'essere umano si racconta per edulcorare la sua natura ferina. Ultimamente una cosa simile è capitata anche a me, basta che lancino un amo e gli istinti biologici di sangue vengono a galla, c'è un contrasto tra il cervello ancestrale e la mente razionale, anche nel mio caso vedo questa che ci prova ma a parte due tettazze e la voglia di scoparsela a sangue è carente sia fisicamente che intellettivamente e mentalmente, e quindi non gli si dà corda ai suoi tentativi di approccio, anche per una certa differenza di età e per il fatto che il lavoro di avvicinamento che dovrei fare passerebbe tutto per me. Ora, uno può leggersi tutti i trattati di psicologia, di antropologia, di biologia umana, di sociologia ma le leggi di natura sono forze potenti che soltanto una mente fortemente consapevole e fisicamente appagata può comprendere. Rimane quella forza creatrice ed allo stesso tempo distruttrice di vita che ha plasmato le civiltà e che oggigiorno difficilmente è incanalata e quindi contenuta, specchio della schizofrenia odierna.
 
Questa parte che hai aggiunto dopo merita considerazione, la psiche di un uomo è ancorata a questi timori ancestrali di possesso biologico, qui tanti scherzano sul fatto che le donne sono contenitori di sborra ma per le leggi di natura è brutalmente così, che poi ci abbiano ricamato sopra con le storielle sull'amore e la famiglia è un'altra storia che l'essere umano si racconta per edulcorare la sua natura ferina. Ultimamente una cosa simile è capitata anche a me, basta che lancino un amo e gli istinti biologici di sangue vengono a galla, c'è un contrasto tra il cervello ancestrale e la mente razionale, anche nel mio caso vedo questa che ci prova ma a parte due tettazze e la voglia di scoparsela a sangue è carente sia fisicamente che intellettivamente e mentalmente, e quindi non gli si dà corda ai suoi tentativi di approccio, anche per una certa differenza di età e per il fatto che il lavoro di avvicinamento che dovrei fare passerebbe tutto per me. Ora, uno può leggersi tutti i trattati di psicologia, di antropologia, di biologia umana, di sociologia ma le leggi di natura sono forze potenti che soltanto una mente fortemente consapevole e fisicamente appagata può comprendere. Rimane quella forza creatrice ed allo stesso tempo distruttrice di vita che ha plasmato le civiltà e che oggigiorno difficilmente è incanalata e quindi contenuta, specchio della schizofrenia odierna.
Questa tua riflessione,mi fa domandare di che natura sia l'appiglio che la donna utilizza per persuadere e controllare un uomo.
Forse si tratta di una manipolazione su più piani,nel senso che una seduzione sessuale,e quindi che passa prevalentemente sul piano animalesco, sarà anche accompagnata ad una certa componente di legame emotivo e idealizzazione che susciterà nel maschio.
Che è frutto degli artifici della civiltà.

La gelosia e la paura della perdita che instillano invece, sembrerebbero di matrice romantica a primo sguardo,quindi artificiale,e la paura di perderla per qualcun'altro,mentre in realtà è pura territorialità e rabbia repressa.

Forse anche per questo è così difficile rimanere forti mentalmente quando si conosce una donna,la natura le ha fornito un potentissimo punto in cui colpire l'uomo,che poi in realtà,in natura era la normalità.
Ma in una società che ha messo su una serie di valori morali(che si ormai sono quasi decaduti), diventa un mezzo di controllo sleale che la maggioranza degli uomini non ha a disposizione.
Mescolato a tutta la merda che ci hanno inculcato in testa sin da bambini,il romanticismo,il principe e la principessa ecc.
Si crea un vortice nelle nostre menti che francamente non riesco a decifrare.
Si può solo continuare a richiamare la mente razionale quando ci si rende conto che viene traviata da istinti ed emozioni,ma più che un azione risolutiva è un semplice palliativo momentaneo prima di ricadere nell'irrazionalità.

L'uomo "medio" è costretto dalla società a comunicare su un piano strettamente razionale e civilizzato,ad un essere che di razionale e civile non ha proprio nulla.
 
Questa tua riflessione,mi fa domandare di che natura sia l'appiglio che la donna utilizza per persuadere e controllare un uomo.
Forse si tratta di una manipolazione su più piani,nel senso che una seduzione sessuale,e quindi che passa prevalentemente sul piano animalesco, sarà anche accompagnata ad una certa componente di legame emotivo e idealizzazione che susciterà nel maschio.
Che è frutto degli artifici della civiltà.

La gelosia e la paura della perdita che instillano invece, sembrerebbero di matrice romantica a primo sguardo,quindi artificiale,e la paura di perderla per qualcun'altro,mentre in realtà è pura territorialità e rabbia repressa.

Forse anche per questo è così difficile rimanere forti mentalmente quando si conosce una donna,la natura le ha fornito un potentissimo punto in cui colpire l'uomo,che poi in realtà,in natura era la normalità.
Ma in una società che ha messo su una serie di valori morali(che si ormai sono quasi decaduti), diventa un mezzo di controllo sleale che la maggioranza degli uomini non ha a disposizione.
Mescolato a tutta la merda che ci hanno inculcato in testa sin da bambini,il romanticismo,il principe e la principessa ecc.
Si crea un vortice nelle nostre menti che francamente non riesco a decifrare.
Si può solo continuare a richiamare la mente razionale quando ci si rende conto che viene traviata da istinti ed emozioni,ma più che un azione risolutiva è un semplice palliativo momentaneo prima di ricadere nell'irrazionalità.

L'uomo "medio" è costretto dalla società a comunicare su un piano strettamente razionale e civilizzato,ad un essere che di razionale e civile non ha proprio nulla.
Sono ami invisibili che la donna sfrutta a proprio vantaggio, è inconsapevole di quello che stia facendo ma si ricollega ai bisogni di natura cioè della procreazione quindi sia di natura fisiologica (il ciclo mestruale) sia di natura mentale (il bisogno di protezione ed attenzioni) mettendo in atto meccanismi di aggancio che ad essa stessa appaiono naturali. Sono perlopiù di natura sessuale e di furbizia, di finta innocenza e purezza, si fanno passare per gigli immacolati di cui potersi fidare nelle proiezioni mentali che gli uomini hanno di loro (il romanticismo citato). È una cosa complessa da spiegare e nemmeno sono in grado di farlo, ma si esplica nei comportamenti di vita quotidiana che ad un uomo sembrano irrazionali, il classico loro "umore lunatico" ed il lavoro sotterraneo per l'accaparramento di risorse materiali, mentali e di tempo a scapito dell'uomo.
È una lotta continua, purtroppo, io sto cercando di far capire alla mia parte ancestrale che mettersi in certe situazioni di abboccamento alle sirene è molto pericoloso (ma anche uno come Ulisse ha dovuto farsi legare con nodi resistenti al ramo della sua nave alla deriva), che ne va della mia sopravvivenza, che quel poco che ho rischio di perderlo, che la società le favorisce nei loro giochetti, che la mia condizione di uomo con istinti mi mette nello stesso piano di uno stupratore od un assassino secondo le illogicità della propaganda, che sono per via dell'età semplicemente fuori dai giochi. L'unica via d'uscita a ciò l'ho trovata nell'istinto di morte: loro inconsciamente sono portatrici di vita,io diametralmente a loro scelgo la morte. È una scelta che si esplicava nella antica classe dei guerrieri (samurai e templari perlopiù) e dei sacerdoti (monaci guerrieri ed eremiti buddhisti) che vedevano nella vita e nelle sue leggi un ostacolo al loro vero Sè. Un autore che tramite i suoi romanzi ne tratta magistralmente a 360°, è Yukio Mishima, se puoi procurati le sue opere.
 
Ma non c'è molto da spremere le meningi si sa che noi maschi,specialmente quando si è più giovani, se non abbiamo l harem ci attacchiamo e fissiamo con la prima che ci da confidenza.Per questo c'è chi si fa anche 400 km ma sono errori che vanno fatti per capire poi come funziona.
Io,come già scritto ieri non l avrei mai fatto, però ho fatto lo stesso errore in modo più piccolo.Se non si sbaglia non si capisce,l importante è capirlo e non rimanere con quella testa 🤣
 
Sono ami invisibili che la donna sfrutta a proprio vantaggio, è inconsapevole di quello che stia facendo ma si ricollega ai bisogni di natura cioè della procreazione quindi sia di natura fisiologica (il ciclo mestruale) sia di natura mentale (il bisogno di protezione ed attenzioni) mettendo in atto meccanismi di aggancio che ad essa stessa appaiono naturali. Sono perlopiù di natura sessuale e di furbizia, di finta innocenza e purezza, si fanno passare per gigli immacolati di cui potersi fidare nelle proiezioni mentali che gli uomini hanno di loro (il romanticismo citato). È una cosa complessa da spiegare e nemmeno sono in grado di farlo, ma si esplica nei comportamenti di vita quotidiana che ad un uomo sembrano irrazionali, il classico loro "umore lunatico" ed il lavoro sotterraneo per l'accaparramento di risorse materiali, mentali e di tempo a scapito dell'uomo.
È una lotta continua, purtroppo, io sto cercando di far capire alla mia parte ancestrale che mettersi in certe situazioni di abboccamento alle sirene è molto pericoloso (ma anche uno come Ulisse ha dovuto farsi legare con nodi resistenti al ramo della sua nave alla deriva), che ne va della mia sopravvivenza, che quel poco che ho rischio di perderlo, che la società le favorisce nei loro giochetti, che la mia condizione di uomo con istinti mi mette nello stesso piano di uno stupratore od un assassino secondo le illogicità della propaganda, che sono per via dell'età semplicemente fuori dai giochi. L'unica via d'uscita a ciò l'ho trovata nell'istinto di morte: loro inconsciamente sono portatrici di vita,io diametralmente a loro scelgo la morte. È una scelta che si esplicava nella antica classe dei guerrieri (samurai e templari perlopiù) e dei sacerdoti (monaci guerrieri ed eremiti buddhisti) che vedevano nella vita e nelle sue leggi un ostacolo al loro vero Sè. Un autore che tramite i suoi romanzi ne tratta magistralmente a 360°, è Yukio Mishima, se puoi procurati le sue opere.
Me lo segno,ci darò una lettura grazie alla biblioteca .
In passato ho fatto un periodo lungo di astensione da pornografia e masturbazione, ricordo che le donne non erano più un pensiero prerogativo e la frustrazione che avevo in corpo la riversavo prevalentemente sul lavoro e la conoscenza del denaro.

Forse anche parlare costantemente di queste tematiche e continuare ad informarsi ci polarizza verso l'interesse alla figura femminile,gli uomini che si sono allontanati da questo bisogno,ad esempio tesla,mi pare fossero quelli che pensavano molto ad altro, piuttosto che pensare costantemente a quanto le donne fanno schifo, forse questo è il nostro errore.
Un po' come essere dei tossici.

Ora che abbiamo fatto il carico di conoscenza,forse è il caso di concentrarsi su altre cose e mantenere questa dottrina nella mente per evitare di cascare nei tranelli.

Ci sono sempre gli appigli delle prostitute se ci si vuole sfogare su un corpo femminile,in caso di emergenza.
 
Me lo segno,ci darò una lettura grazie alla biblioteca .
In passato ho fatto un periodo lungo di astensione da pornografia e masturbazione, ricordo che le donne non erano più un pensiero prerogativo e la frustrazione che avevo in corpo la riversavo prevalentemente sul lavoro e la conoscenza del denaro.

Forse anche parlare costantemente di queste tematiche e continuare ad informarsi ci polarizza verso l'interesse alla figura femminile,gli uomini che si sono allontanati da questo bisogno,ad esempio tesla,mi pare fossero quelli che pensavano molto ad altro, piuttosto che pensare costantemente a quanto le donne fanno schifo, forse questo è il nostro errore.
Un po' come essere dei tossici.

Ora che abbiamo fatto il carico di conoscenza,forse è il caso di concentrarsi su altre cose e mantenere questa dottrina nella mente per evitare di cascare nei tranelli.

Ci sono sempre gli appigli delle prostitute se ci si vuole sfogare su un corpo femminile,in caso di emergenza.
Purtroppo la mia generazione, quella dei millennial, ha preso il treno deragliato della pornografia online ad alta velocità in piena faccia. La prima generazione a subirne gli effetti ed, alla tua età, su Google non è che potevo digitare "il porno fa male?" per il semplice fatto che non sarebbero usciti risultati. Penso sempre al fatto di quanti mancati medici, scienziati, inventori, pensatori critici abbia creato questo schifo. Rispetto ad anni fa anche io ho ridotto esponenzialmente la fruizione ma è come una piaga sempre aperta ormai, basta un'ora ogni settimana per fare danni che in anni prima occorrevano dieci volte tanto in termini di tempo. Le community anti porno dicono appunto di impiegare il proprio tempo derivante dall'astinenza in altre attività, in modo da avere la mente più lucida non per combattere la dipendenza ma per non pensare ad essa. Purtroppo è una dipendenza legata ad una delle forze di natura come il sesso, a differenza delle droghe tradizionali. Ci sta anche abbassare la guardia ogni tanto con il pensiero proprio per non passare dal combattere il fanatismo con un altro tipo di fanatismo, ma d'altra parte è difficile andare in giro con gli occhi foderati di prosciutto, oramai oggigiorno nemmeno fanno più la finta dell'odio misandrico ma dobbiamo proprio schiattare o lavorare come muli a seconda delle convenienza.
 
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