L'aldilà

La vera domanda è : ammesso esista l'aldilà come può darti gioia se in vita la tua anima è stata già distrutta? Dovrebbero cancellarti la memoria ma non saresti più tu. Un brutto vero blackpillato non potrà mai essere felice perché non esiste nulla che possa cancellare la gnosi della vera natura umana ottenuta tramite decenni di solitudine, invidia e risentimento. Uno come me anche se fosse ammesso in paradiso dentro sarebbe comunque all'inferno.

7011948-Wendy-Higgins-Quote-The-mind-is-its-own-place-and-in-itself-Can-4087962113.jpg
 
ESPERIENZE PREMORTE
Le esperienze di premorte, o NDE (Near Death Experiences), sono testimonianze di persone che, sul punto di morte hanno dichiarato di aver visto una luce intensa in fondo a un tunnel, di una sensazione di pace assoluta, di amore sconfinato. Alcuni dicono di aver rivisto i propri cari defunti, altri di aver osservato il proprio corpo dall’alto, come sospesi tra due mondi. Di aver attraversato paesaggi meravigliosi, di aver percepito una “presenza divina”, o di essere state messe di fronte a una revisione completa della propria vita rivissuta in un istante.
Queste sono talmente frequenti e diffuse in tutto il mondo da avermi tolto ogni dubbio.
Lo spirito abbandona il corpo fisico e si troverà in un'altra dimensione. Probabilmente il "bello" inizia con la morte fisica.
 
La vera domanda è : ammesso esista l'aldilà come può darti gioia se in vita la tua anima è stata già distrutta? Dovrebbero cancellarti la memoria ma non saresti più tu. Un brutto vero blackpillato non potrà mai essere felice perché non esiste nulla che possa cancellare la gnosi della vera natura umana ottenuta tramite decenni di solitudine, invidia e risentimento. Uno come me anche se fosse ammesso in paradiso dentro sarebbe comunque all'inferno.

Visualizza allegato 16862
nel aldila non ci sarebbero tutte queste logiche, di essere felici se una tipa ce lha data in vita o essere tristi
 
Non voglio ci sia nulla. Ho troppo il terrore che la mia mente sopravviva alla morte fisica del corpo, spero non sia così.
 
Concordo sul fatto che sappiamo veramente poco del "mondo". Ma non è che sapere poco di qualcosa rende qualsiasi fantasia equiprobabile.

La categoria di "esistere" è una bella gatta da pelare. E non pochi cervelli molto migliori del mio ci sono letteralmente impazziti.

Tutta la storia dell'aldilà ad esempio una concezione del tempo con un prima, un presente ed un dopo che non è affatto scontata. Meglio lo è nella nostra percezione quotidiana - che potrebbe essere benissimo sbagliata - ma non ovvia ed oggetto di dibattito in fisica e filosofia del tempo. Ad esempio brutalmente - la B-Theory sostiene che le differenze tra presente passato e futuro non esistano e questi non siano reali. Un po' come i fotogrammi di una pellicola che sono tutti lì ma è la sequenza che genera il film.

Capite che se casca il tempo, casca anche molto del dopo e dell'aldilà.
 
Il pianeta terra è un puntino che già nella nostra galassia è insignificante. se poi avessimo la possibilità di creare navicelle con la criogenesi e i motori che scindono il tempo o si teletrasportano, o comunque navi alpha in grado di sopravvivere e far sopravvivere i piloti e l'equipaggio per centinaia di anni, di mostri verdi, blu, rossi e con tre antenne al posto del cazzo ne troveremmo a volontà
semplicemente non si può pensare che dei cosi con due gambe e due braccia che sono al mondo, nello stesso mondo che esisteva prima ed esisterà dopo fino all'implosione, siano gli unici essere esistenti
la carta della religione io non me la gioco, ma da un punto di vista dello spazio/tempo non sappiamo un beneamato cazzo di ciò che può succedere, così come c'è gente che va in coma, si risveglia e semplicemente manco si è accorta d'essere stata assente per quel lasso di tempo
è un discorso complicatissimo cui non possiamo dare soluzione. anche perché ci sono già state cose, come l'esperimento philadelphia, dove hanno provato e sono riusciti a fondere lo spazio tempo e il risultato, raccontato ma mai confermato, sono stati i marinai fusi a metà con le porte d'acciaio

insomma è un discorso molto boh e molto meh
 
Un incel nella vita, dopo varie crudezze e aver passato una vita di merda, ogni tanto si farà il pensiero di ropemaxxare. Già è stato spiegato piu volte il perché è sbagliato, non mi soffermerò. Ma parliamo di cosa accade dopo il ropemax, e qui emerge una domanda enorme, che da millenni nessun filosofo o scienziato e riuscito a spiegare. Sembra che a volte sia vera, ma a volte si cade nel ateismo piu totale. Ma mai la risposta è certa e definitiva. Come se la domanda fosse impostata cosi, senza risposta

ESISTE L'ALDILA?
Questa domanda, antica quanto l’uomo, ha attraversato tutte le civiltà e tutte le religioni. Gli Egizi parlavano del Duat. I Greci lo chiamavano Ade. I cristiani, Paradiso e Inferno.. Tutte le culture, da sempre, hanno avuto, l'aldilà come denominatore comune. Ma poi con l'evoluzione scientifica, si è teorizzato, ma mai dimostrato che la coscienza nasce nella mente umana, da un insieme di segnali elettrici e impulsi. Ma li è rimasta ancora un incognita, gran parte della scienza, conosce solo una minima parte del funzionamento del corpo umano e soprattutto della mente, e molte teorie che sembrano valide, in realtà sono semplici ipotesi, che da un giorno all'altro potrebbero essere rimpiazzata con altre ipotesi. In pratica conosciamo veramente poco. Molti atei nonostante ciò sostegno che la coscienza sia solo li.

ESPERIENZE PREMORTE
Le esperienze di premorte, o NDE (Near Death Experiences), sono testimonianze di persone che, sul punto di morte hanno dichiarato di aver visto una luce intensa in fondo a un tunnel, di una sensazione di pace assoluta, di amore sconfinato. Alcuni dicono di aver rivisto i propri cari defunti, altri di aver osservato il proprio corpo dall’alto, come sospesi tra due mondi. Di aver attraversato paesaggi meravigliosi, di aver percepito una “presenza divina”, o di essere state messe di fronte a una revisione completa della propria vita rivissuta in un istante.

BAMBINI REINCARNATI
Ci sono bambini che, appena imparano a parlare, raccontano vite che non hanno mai vissuto. Dicono di aver avuto altri nomi, altre famiglie, di essere morti in circostanze precise. Alcuni indicano luoghi reali che non hanno mai visitato, o riconoscono persone del “loro passato”. Alcuni piccoli parlano di lingue mai imparate, altri riconoscono oggetti appartenuti al “sé precedente”.

SCETTICISMO SCIENTIFICO
La scienza riguardo tutto questo spiega come l'aldilà sia stato un bisogno dei popoli antichi di spiegare il senso della vita. Un bisogno inconscio dell'essere umano di colmare i dubbi esistenziali, ciò nasceva soprattutto da una profonda ignoranza.
Gli scienziati più razionali sostengono che le NDE siano illusioni neurologiche. Quando il cervello è in carenza di ossigeno, spiegano, produce allucinazioni luminose, e il famoso “tunnel” sarebbe solo una reazione visiva dovuta alla chiusura graduale del campo visivo.
Le sensazioni di pace e amore deriverebbero dal rilascio massiccio di endorfine e serotonina, un ultimo tentativo del corpo di attenuare la sofferenza prima della fine.
Secondo altri studiosi, il cervello, nel momento di “spegnersi”, tenta di costruire una narrazione di transizione, per proteggere la mente dal trauma della morte imminente. Questa tesi è molto dubbia, dato che la mente umana non riuscirebbe a rilasciare una tale dose di sostanze nella mente umana e creare scenari cosi precisi e descrittivi come raccontano le testimonianze, specie per i pazienti che hanno descritto luoghi e zone con precisione che non hanno mai visto. Il dubbio rimane soprattutto per alcuni casi particolare.
Vicki Umipeg, una donna cieca dalla nascita. Durante un arresto cardiaco, Vicki raccontò di aver visto per la prima volta: descrisse la sala, i medici, il proprio corpo steso sul letto e addirittura il colore dei capelli di un’infermiera. Questo caso rimase inspiegabile per la scienza, poiché Vicki non aveva mai avuto percezioni visive nemmeno da bambina. E così, l’enigma della morte e dell’aldilà resta un mistero irrisolto.

RISPOSTA DEFINITIVA

La risposta definitiva è questa. Non lo sappiamo, ma molto probabilmente esiste.
L'agnosticismo credente è l'unica soluzione valida. Oltre a questo discorso si va nel ignoto, non si sa di precisione cosa sia l'aldilà, probabilmente esiste ma non sappiamo che sensazioni proveremo o cosa ci accadrà, se l'inferno o paradiso esistono, o se ci si reincarnerà o qualsiasi altra variabile, o molto probabilmente un qualcosa accadrà ma non lo possiamo definire ne con il nostro linguaggio ne con le nostre capacità.
E probabilmente si che probabilmente no, perché non possiamo mandare nel baratro tutti i fatti inspiegabili che ci sono nel mondo, miracoli, nde, reincarnazioni. E tutto l'iter religioso, di profezie realmente avverate, coincidenze ecc ecc.
In sintesi è una risposta al di la delle capacità umana. Resta il fatto che l'unica cosa che possiamo fare è goderci i momenti, vivere nel bene e nel giusto per quanto possibile
L intervento più bello è stato fatto da chi ha ricordato che mentre viviamo questa discussione un bel chad gode da pazzi 😂
Comunque personalmente il discorso è molto più ampio sia su questo sia sulle religioni (che sono state citate). In generale la filosofia tende a dialogare con l'aldilà anche se poi deve fermarsi di fronte alle porte della teologia.
Il discorso di un altra dimensione non si esautora solo per esperienze o tramite una prospettiva scientifica (anche io avevo iniziato da qui con la ricerca).
Le radici più profonde sul perché si può pensare in modo concreto verso un altra vita risiedono intorno all'ontologia e all'interno dei trascendenti che poi sono un elemento necessario che usiamo per muoverci.
Volente o nolente inoltre tramite dei principi che utilizziamo anche oggi (non contraddizione, identità, ragion sufficiente, casualità/finalità) arriviamo all'aldilà.
Ma il discorso è ancora più strutturato di quello che sembra anche per altri motivi: la dimensione trascendente è l unica dimensione che può dare un ordine, una funzione regolativa e un senso a questa realtà.
Poi anche il problema del nulla porta verso l'eterno.
Gli elementi che ci sono dentro il reale inoltre che riguardano l'etica, l'agire, l'altro, l'io e in generale la percezione della casualità finiscono a dialogare con l'aldilà (e con le religioni).
In tutto questo pochi tengono conto che la maggior parte degli atei e degli agnostici utilizzano schemi religiosi e categorie che validano la prospettiva eterna anche se in modo "orizzontale".
Ognuno può pensare quello che vuole, non mi importa, ma è certo che abbiamo una letteratura solida ed eclettica per il discorso eterno.
 
Un incel nella vita, dopo varie crudezze e aver passato una vita di merda, ogni tanto si farà il pensiero di ropemaxxare. Già è stato spiegato piu volte il perché è sbagliato, non mi soffermerò. Ma parliamo di cosa accade dopo il ropemax, e qui emerge una domanda enorme, che da millenni nessun filosofo o scienziato e riuscito a spiegare. Sembra che a volte sia vera, ma a volte si cade nel ateismo piu totale. Ma mai la risposta è certa e definitiva. Come se la domanda fosse impostata cosi, senza risposta

ESISTE L'ALDILA?
Questa domanda, antica quanto l’uomo, ha attraversato tutte le civiltà e tutte le religioni. Gli Egizi parlavano del Duat. I Greci lo chiamavano Ade. I cristiani, Paradiso e Inferno.. Tutte le culture, da sempre, hanno avuto, l'aldilà come denominatore comune. Ma poi con l'evoluzione scientifica, si è teorizzato, ma mai dimostrato che la coscienza nasce nella mente umana, da un insieme di segnali elettrici e impulsi. Ma li è rimasta ancora un incognita, gran parte della scienza, conosce solo una minima parte del funzionamento del corpo umano e soprattutto della mente, e molte teorie che sembrano valide, in realtà sono semplici ipotesi, che da un giorno all'altro potrebbero essere rimpiazzata con altre ipotesi. In pratica conosciamo veramente poco. Molti atei nonostante ciò sostegno che la coscienza sia solo li.

ESPERIENZE PREMORTE
Le esperienze di premorte, o NDE (Near Death Experiences), sono testimonianze di persone che, sul punto di morte hanno dichiarato di aver visto una luce intensa in fondo a un tunnel, di una sensazione di pace assoluta, di amore sconfinato. Alcuni dicono di aver rivisto i propri cari defunti, altri di aver osservato il proprio corpo dall’alto, come sospesi tra due mondi. Di aver attraversato paesaggi meravigliosi, di aver percepito una “presenza divina”, o di essere state messe di fronte a una revisione completa della propria vita rivissuta in un istante.

BAMBINI REINCARNATI
Ci sono bambini che, appena imparano a parlare, raccontano vite che non hanno mai vissuto. Dicono di aver avuto altri nomi, altre famiglie, di essere morti in circostanze precise. Alcuni indicano luoghi reali che non hanno mai visitato, o riconoscono persone del “loro passato”. Alcuni piccoli parlano di lingue mai imparate, altri riconoscono oggetti appartenuti al “sé precedente”.

SCETTICISMO SCIENTIFICO
La scienza riguardo tutto questo spiega come l'aldilà sia stato un bisogno dei popoli antichi di spiegare il senso della vita. Un bisogno inconscio dell'essere umano di colmare i dubbi esistenziali, ciò nasceva soprattutto da una profonda ignoranza.
Gli scienziati più razionali sostengono che le NDE siano illusioni neurologiche. Quando il cervello è in carenza di ossigeno, spiegano, produce allucinazioni luminose, e il famoso “tunnel” sarebbe solo una reazione visiva dovuta alla chiusura graduale del campo visivo.
Le sensazioni di pace e amore deriverebbero dal rilascio massiccio di endorfine e serotonina, un ultimo tentativo del corpo di attenuare la sofferenza prima della fine.
Secondo altri studiosi, il cervello, nel momento di “spegnersi”, tenta di costruire una narrazione di transizione, per proteggere la mente dal trauma della morte imminente. Questa tesi è molto dubbia, dato che la mente umana non riuscirebbe a rilasciare una tale dose di sostanze nella mente umana e creare scenari cosi precisi e descrittivi come raccontano le testimonianze, specie per i pazienti che hanno descritto luoghi e zone con precisione che non hanno mai visto. Il dubbio rimane soprattutto per alcuni casi particolare.
Vicki Umipeg, una donna cieca dalla nascita. Durante un arresto cardiaco, Vicki raccontò di aver visto per la prima volta: descrisse la sala, i medici, il proprio corpo steso sul letto e addirittura il colore dei capelli di un’infermiera. Questo caso rimase inspiegabile per la scienza, poiché Vicki non aveva mai avuto percezioni visive nemmeno da bambina. E così, l’enigma della morte e dell’aldilà resta un mistero irrisolto.

RISPOSTA DEFINITIVA

La risposta definitiva è questa. Non lo sappiamo, ma molto probabilmente esiste.
L'agnosticismo credente è l'unica soluzione valida. Oltre a questo discorso si va nel ignoto, non si sa di precisione cosa sia l'aldilà, probabilmente esiste ma non sappiamo che sensazioni proveremo o cosa ci accadrà, se l'inferno o paradiso esistono, o se ci si reincarnerà o qualsiasi altra variabile, o molto probabilmente un qualcosa accadrà ma non lo possiamo definire ne con il nostro linguaggio ne con le nostre capacità.
E probabilmente si che probabilmente no, perché non possiamo mandare nel baratro tutti i fatti inspiegabili che ci sono nel mondo, miracoli, nde, reincarnazioni. E tutto l'iter religioso, di profezie realmente avverate, coincidenze ecc ecc.
In sintesi è una risposta al di la delle capacità umana. Resta il fatto che l'unica cosa che possiamo fare è goderci i momenti, vivere nel bene e nel giusto per quanto possibile
Il discorso è lungo, o forse terribilmente breve, sicuramente non credo alle minchiate sull'anima, la vita dopo la morte, il paradiso o la reincarnazione, né al giudizio divino.
A mio parere, l'ipotesi più probabile è che, siccome lo spaziotempo è un'entità che semplicemente esiste, anche se noi la esperiamo come 'flusso' (ma non lo è, tutte le prove scientifiche dimostrano che il tempo è solo una percezione della coscienza), allora non c'è altra strada che rifare sempre la stessa vita. Attenzione, non sarebbe un eterno ritorno, la vita è una, ma tu sei vivo ora, come lo eri 10 anni fa, o come lo sarai, si spera, tra 10 anni, e, paradosso solo apparente, lo sarai quando 'per il resto del mondo', saranno passati 100, un milione, o un miliardo di anno.
Sei un segmento di coscienza nello spaziotempo, ma cosa accada alla coscienza dopo gli ultimi istanti, penso nulla, semplicemente cessa di esperire, forse, soggettivamente, riparte dall'inizio.
Ed è abbastanza terrorizzante, significa che ciò che sto scrivendo, anche ora, soggettivamente l'ho fatto infinite volte, e infinite volte lo farò, senza nessuna speranza di variazione, ma è un infinito solo soggettivo, nella realtà fisica, c'è solo un'entità, indistruttibile e sempre presente.
 
L intervento più bello è stato fatto da chi ha ricordato che mentre viviamo questa discussione un bel chad gode da pazzi 😂
Comunque personalmente il discorso è molto più ampio sia su questo sia sulle religioni (che sono state citate). In generale la filosofia tende a dialogare con l'aldilà anche se poi deve fermarsi di fronte alle porte della teologia.
Il discorso di un altra dimensione non si esautora solo per esperienze o tramite una prospettiva scientifica (anche io avevo iniziato da qui con la ricerca).
Le radici più profonde sul perché si può pensare in modo concreto verso un altra vita risiedono intorno all'ontologia e all'interno dei trascendenti che poi sono un elemento necessario che usiamo per muoverci.
Volente o nolente inoltre tramite dei principi che utilizziamo anche oggi (non contraddizione, identità, ragion sufficiente, casualità/finalità) arriviamo all'aldilà.
Ma il discorso è ancora più strutturato di quello che sembra anche per altri motivi: la dimensione trascendente è l unica dimensione che può dare un ordine, una funzione regolativa e un senso a questa realtà.
Poi anche il problema del nulla porta verso l'eterno.
Gli elementi che ci sono dentro il reale inoltre che riguardano l'etica, l'agire, l'altro, l'io e in generale la percezione della casualità finiscono a dialogare con l'aldilà (e con le religioni).
In tutto questo pochi tengono conto che la maggior parte degli atei e degli agnostici utilizzano schemi religiosi e categorie che validano la prospettiva eterna anche se in modo "orizzontale".
Ognuno può pensare quello che vuole, non mi importa, ma è certo che abbiamo una letteratura solida ed eclettica per il discorso eterno.
Forse, ma anche il chad che sperma in continuazione in figa ha lo stesso destino di qualsiasi essere vivente. Poi, che se ne freghi, è un altro discorso. Anche gli animali se ne fregano, mangiano, cacano e scopano, e cercano di sopravvivere, ma non pensano alla loro vita come entità viventi in questa realtà fisica.
 
Tipo? Senza polemica, non me n'è venuta in mente nemmeno una.
Direi nessuna effettivamente, se uno si va a leggere tutte le fantasie religiose sull'aldilà, soprattutto nelle Vite dei Santi monaci, o sedicenti tali, in edizione Valla Mondadori, può farsi qualche risata. Consiglio il Prato spirituale di Giovanni Mosco, tanto per cominciare, quest'ultimo non c'è nell'edizione di cui sopra.
 
Mi capita spesso di fare questi ragionamenti su cosa ci sia dopo la morte in quanto il pensiero di ropemaxxing ormai è quotidiano per me. La cosa che mi spaventa maggiormente e che mi fa tenere ancora in "vita" è il pensiero che non ci sia proprio nulla dopo la morte, il buio totale, il vedere nero per tutto il resto dei millenni, cosa ne sarà di me e, soprattutto cosa vedo o percepisco una essendomi decomposto del tutto? Questo mi spaventa veramente
 
Mi capita spesso di fare questi ragionamenti su cosa ci sia dopo la morte in quanto il pensiero di ropemaxxing ormai è quotidiano per me. La cosa che mi spaventa maggiormente e che mi fa tenere ancora in "vita" è il pensiero che non ci sia proprio nulla dopo la morte, il buio totale, il vedere nero per tutto il resto dei millenni, cosa ne sarà di me e, soprattutto cosa vedo o percepisco una essendomi decomposto del tutto? Questo mi spaventa veramente
Ma compare brutto sono morte miliardi di persone nella storia dell'uomo, di cui non c'è nessuna più traccia del loro passaggio su questa terra, e come per loro lo sarà anche per noi, per essere "immortali" bisognava nascere con qualche capacità e diventare famosi.
 
Tipo? Senza polemica, non me n'è venuta in mente nemmeno una.
il pane di ezechiele per dirne una, contiene tutti gli amminoacidi e non potevano saperlo a quel tempo

“Prenditi frumento, orzo, fagioli, lenticchie, miglio e spelta; mettili in un vaso e fanne del pane; te ne nutrirai durante i giorni in cui starai coricato su un fianco.”

lka luna che diventa rossa.. il prosciugamento di mari.. e molto altro
 
Tipo? Senza polemica, non me n'è venuta in mente nemmeno una.
Direi nessuna effettivamente, se uno si va a leggere tutte le fantasie religiose sull'aldilà, soprattutto nelle Vite dei Santi monaci, o sedicenti tali, in edizione Valla Mondadori, può farsi qualche risata. Consiglio il Prato spirituale di Giovanni Mosco, tanto per cominciare, quest'ultimo non c'è nell'edizione di cui sopra.
  • I Dogon del Mali conoscevano Sirio B, nana bianca invisibile, con orbita di 50 anni, confermata solo nel 1862.
  • La Genesi descrive la creazione della luce prima di tutto: il Big Bang ha origine da un lampo di energia primordiale.
  • Il Diluvio Universale è presente in tutte le religioni; la geologia conferma grandi inondazioni post-glaciali globali.
  • “Dio plasmò l’uomo dalla polvere”: il corpo umano è composto da elementi stellari provenienti da supernove.
  • I quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco) corrispondono agli stati della materia (solido, gassoso, liquido, plasma).
  • Le religioni lunari associavano la Luna alla fertilità e ai cicli vitali; la scienza conferma l’influenza lunare su maree e biologia.
  • L’idea di energia vitale (Prana, Qi, Spirito) coincide con la visione moderna della materia come energia vibrazionale.
  • “Le acque sopra e sotto” (Genesi) anticipano la scoperta di enormi riserve d’acqua nel mantello terrestre.
  • I culti solari veneravano il Sole come fonte di vita; la biologia moderna conferma che tutta la vita dipende dall’energia solare.
  • Le pratiche meditative orientali modificano la mente; le neuroscienze confermano cambiamenti reali nel cervello.
  • Isaia descrive “il cerchio della Terra”; oggi sappiamo che la Terra è sferica.
  • I miti del fuoco sacro o fulmine divino rappresentano l’elettricità naturale.
  • I calendari religiosi antichi seguivano i cicli celesti con precisione astronomica (Maya, Egizi, Babilonesi).
  • I testi indiani parlano di infiniti universi ciclici; la cosmologia moderna parla di multiverso e cicli cosmici.
  • Gli Egizi e i Maya conoscevano l’anno solare e i moti planetari con errori minimi rispetto alle misure moderne.
  • I testi vedici descrivono la nascita dell’universo da un suono (“Om”); la fisica moderna descrive l’origine come vibrazione cosmica.
  • I miti del “serpente che divora se stesso” (Ouroboros) rappresentano la ciclicità dell’energia e dell’universo.
  • Gli antichi parlavano di fuoco eterno o atomo indivisibile; la scienza conferma la struttura atomica della materia.
  • Le Scritture parlano di vento o respiro divino che dà vita; la biologia moderna collega la respirazione all’energia vitale cellulare (ATP).
  • I miti antichi descrivono terre sommerse (Atlantide, Lemuria); la geologia moderna ha scoperto continenti sprofondati parzialmente.
  • Molte religioni parlano di fine ciclica del mondo (apocalisse, pralaya); la scienza prevede morte termica o collasso dell’universo.
  • Gli Egizi conoscevano l’anatomia e l’embalsamazione con precisione biologica notevole per l’epoca.
  • I testi maya prevedevano eclissi e allineamenti planetari con calcoli astronomici accuratissimi.
  • Le tradizioni parlano di vibrazione del suono che crea la materia; la fisica mostra che il suono e le onde influenzano la materia (cimatica).
  • Gli antichi popoli associavano ferro e sangue; la scienza conferma che il sangue umano contiene ferro come elemento essenziale.
  • I Sumeri parlavano di pianeti oltre Saturno; oggi conosciamo Urano, Nettuno e Plutone, invisibili a occhio nudo.
  • Molte culture parlavano del tempo come illusione; la fisica relativistica mostra che il tempo è relativo.
  • Gli antichi identificavano l’anima con la luce; oggi sappiamo che ogni particella emette e assorbe fotoni (luce).
  • I miti della creazione attraverso la parola o il suono coincidono con l’idea che vibrazione ed energia generano forma.
  • Le religioni antiche collegavano cibo e spirito; oggi la biologia dei microbi intestinali mostra il legame tra dieta e mente.
 
Mi capita spesso di fare questi ragionamenti su cosa ci sia dopo la morte in quanto il pensiero di ropemaxxing ormai è quotidiano per me. La cosa che mi spaventa maggiormente e che mi fa tenere ancora in "vita" è il pensiero che non ci sia proprio nulla dopo la morte, il buio totale, il vedere nero per tutto il resto dei millenni, cosa ne sarà di me e, soprattutto cosa vedo o percepisco una essendomi decomposto del tutto? Questo mi spaventa veramente
Come da thread, qualsiasi esso sia il destino, il ropemaxx è una scelta sbagliata. Gli atei potrebbe sprecare la tua vita nel nulla, non vedresti nero semplicemente non esisterai piu, come quando si dorme, oppure prima di essere nati. Per le religioni ce l'inferno o reincarnarsi con gli stessi problemi. Di sicuro qualcosa ce fuori, ma come tutti sono d'accordo non vale assolutamente la pena
 
Indietro
Top