Il discorso è lungo, o forse terribilmente breve, sicuramente non credo alle minchiate sull'anima, la vita dopo la morte, il paradiso o la reincarnazione, né al giudizio divino.
A mio parere, l'ipotesi più probabile è che, siccome lo spaziotempo è un'entità che semplicemente esiste, anche se noi la esperiamo come 'flusso' (ma non lo è, tutte le prove scientifiche dimostrano che il tempo è solo una percezione della coscienza), allora non c'è altra strada che rifare sempre la stessa vita. Attenzione, non sarebbe un eterno ritorno, la vita è una, ma tu sei vivo ora, come lo eri 10 anni fa, o come lo sarai, si spera, tra 10 anni, e, paradosso solo apparente, lo sarai quando 'per il resto del mondo', saranno passati 100, un milione, o un miliardo di anno.
Sei un segmento di coscienza nello spaziotempo, ma cosa accada alla coscienza dopo gli ultimi istanti, penso nulla, semplicemente cessa di esperire, forse, soggettivamente, riparte dall'inizio.
Ed è abbastanza terrorizzante, significa che ciò che sto scrivendo, anche ora, soggettivamente l'ho fatto infinite volte, e infinite volte lo farò, senza nessuna speranza di variazione, ma è un infinito solo soggettivo, nella realtà fisica, c'è solo un'entità, indistruttibile e sempre presente.