Cope La bellezza del ciclismo

Giustificazioni creative e scuse esistenziali
Si molto affascinante il ciclismo. Io lo pratico da un paio d'anni e mi piace cimentarmi soprattutto nelle salite. Spesso vado da solo e tornare a casa dopo magari un centinaio di km e 1200 1500 m di dislivello è una grandissima soddisfazione personale. Tra l'altro è una disciplina che ti permette tramite l'allenamento costante di migliorare la propria condizione anche dopo i 50 anni
 
Tuo papà era uno scalatore, Avanguardia? Dai risultati che mi hai detto, è stato davvero un grande ciclista 😍💪
Sì, era molto bravo nelle salite, e lo sarebbe tuttora, se non gli fosse capitato questo casino del cancro.
Papà ha due biciclette, quella da ciclista, e quella per le strade di montagne sterrate.
 
Sia in estate che nei periodi autunnali e primaverili, esco a fare un giro con la mia bici da corsa. Di solito cerco di percorrere tra i 50 e i 70 km, e quando sei alto quasi due metri e pesi 86 chili come me, ogni salita con una pendenza del 10 o 15% diventa una battaglia contro la gravità ma anche una sfida con te stesso.

Il ciclismo è uno dei pochi sport in cui gareggi soprattutto contro i tuoi limiti, la fatica e la tua testa.

E mentre pedali, metro dopo metro, ti rendi conto che ti stai conquistando non solo la cima, ma anche il privilegio di ammirare la natura da un punto di vista che pochi conoscono davvero.

È dura, sì. Ma ogni goccia di sudore vale la bellezza che ti circonda e la soddisfazione che provi quando arrivi in vetta.
Ho iniziato pure io questa estate (seguivo già da anni il ciclismo) e mi sta piacendo molto
Giro con 3/4 finiti come me e ci si diverte
 
@Giovanni.Cassarino @mamga12 Che tipo di bici utilizzate: da strada, gravel o mountain bike? Io ho una bici da corsa con telaio Merckx piuttosto datata e mi piacerebbe sostituirla con una gravel, anche se purtroppo i prezzi sono abbastanza alti.
 
Che ricordi fantastici mi hai fatto tornare in mente, Kiryu. Il grande Eddie che dice "niente più scossa, anche tu" :love:
La stagione quella del 1999 fu una delle più belle ed emozionanti (per me) di sempre:
  • Schumacher che partì in quarta al mondiale
  • infortunio di Schumi a Silverstone
  • Irvine che passò dall'essere scudiero a prima guida (Mika Salo prese il suo "posto")
  • Nurburgring 1999, l'apotesi della gufaggine di Gianfranco Mazzoni ("E' FERMO FRENTZEN!")
  • i sogni del mondiale piloti svanito per colpa di quella maledetta gomma dimencata ai box
  • la prima di Sepang, con Schumi appena ritornato che fece capire chi era il Kaiser in quegli anni
Poi ci fu il 2000, ma questa è un'altra storia...
 
La stagione quella del 1999 fu una delle più belle ed emozionanti (per me) di sempre:
  • Schumacher che partì in quarta al mondiale
  • infortunio di Schumi a Silverstone
  • Irvine che passò dall'essere scudiero a prima guida (Mika Salo prese il suo "posto")
  • Nurburgring 1999, l'apotesi della gufaggine di Gianfranco Mazzoni ("E' FERMO FRENTZEN!")
  • i sogni del mondiale piloti svanito per colpa di quella maledetta gomma dimencata ai box
  • la prima di Sepang, con Schumi appena ritornato che fece capire chi era il Kaiser in quegli anni
Poi ci fu il 2000, ma questa è un'altra storia...
Eh sì, che annata, Kiryu! Una vera montagna russa: speranze, delusioni e quella magia che solo la F1 di fine anni ’90 sapeva dare. Quando Schumacher rientrò a Sepang sembrava un supereroe tornato a rimettere ordine nel caos 🔥
 
Eh sì, che annata, Kiryu! Una vera montagna russa: speranze, delusioni e quella magia che solo la F1 di fine anni ’90 sapeva dare. Quando Schumacher rientrò a Sepang sembrava un supereroe tornato a rimettere ordine nel caos 🔥
Da quando iniziai a seguire la F1, quindi dal 1997, gli anni più emozionanti per me furono:
- dal 1997 fino al 2000 per ovvi motivi
- fine 2006 (e chi se lo scordò il GP in Brasile del 2006, con Schumi che fece un altro campionato rispetto agli avversari in quella gara???)
- 2007 ( :love: ) e 2008 (🤬)
- 2012
- 2018, fino a quando Vettel decise di farsi harakiri
- fine 2021 ("noooo, Mikey, noooo")
 
Davvero interessante il ciclismo.
Ricordo che a partire dai 12/13 anni, mi piaceva davvero tanto pedalare per ore ed ore nella grande piazzetta sotto quella che poi diventò casa mia per i successivi quattro anni, oppure facevo il giro della periferia e pedalavo tra le case popolari. Nel frattempo riuscivo a socializzare con altri ragazzini, all'epoca si giocava di più per strada, parlo del 2020. Più che altro erano loro che mi vedevano isolato e mi univano al loro gruppo, perché io ero fortemente introverso (anche adesso lo sono) e avevo paura di fare la prima mossa per timore di non essere benvoluto o subire prese in giro. Ho buoni ricordi di quell'estate, sicuramente perché è l'ultima da allora in cui non ho sofferto la solitudine perché tra pedalare in bici, partitelle a pallone almeno stavo all'aria aperta e parlavo con altri miei coetanei. Quella fu l'ultima estate in cui ho interagito con quei ragazzi, perché dal 2021 non c'era proprio nessuno in piazzetta. Penso che ormai non avessero più voglia perché erano cresciuti, avevano tra i 14 e i 15 anni. Io invece avrei continuato volentieri, mi pare di aver pedalato alcune volte e poi ho smesso perché ero da solo e mi pesava questa cosa, avrei preferito un minimo di compagnia per divertirmi. Non ho mai più pedalato dal 2021, nel frattempo la mia bici è andata nelle mani di mio zio che la utilizzava di frequente e da allora non l'ho avuta più. Fu così che iniziò la mia lunga serie d'estati chiuso in casa oppure ero impegnato saltuariamente in attività che facevo per ripiego, non per piacere.
Poi a Settembre 2023, mi era ritornata la passione per la bici e la competizione, e mi era balenata l'idea di iniziare a fare gare di ciclismo amatoriale al termine delle scuole superiori (mi trovavo all'ultimo anno) ma non per forza questo, andava bene semplicemente iscrivermi ad un gruppo di ciclismo così avrei partecipato agli incontri e raduni organizzati. Certo, non ero allenato, lo so, però non mi stancavo mai quando all'epoca pedalavo ed ero pronto per riprendere l'abitudine nell'estate 2024, periodo in cui avevo ipotizzato di acquistare una bici nuova. Alla fine ho rimandato perché mi sentivo insicuro ed ero disorganizzato, non ho trovato o comunque cercato con particolare attenzione gruppi di ciclismo che organizzavano raduni nella mia zona perché è più complicato trovare questi gruppi nei quartieri popolari, e andare lontano mi sarebbe venuto scomodissimo. Poi in genere, ho sentito dire che se ad esempio, ipotizzando, io mi fermo o faccio pausa, gli altri non si fermano ad aspettarmi quindi rimarrei da solo e dovrei andare a raggiungerli finendo per perdermi, in base a dove mi trovo, perché ci sono punti che non conosco bene tipo le montagne vicino casa mia e ritornare da solo a casa mi verrebbe difficoltoso.
Questa ambizione ormai l'ho messa da parte perché non saprei come renderla fattibile, proprio in questo momento ho cercato su Facebook se ci sono gruppi di ciclismo nella città di Palermo e non mi è apparso nulla.
Alla fine non ho più comprato la bici nuova ad oggi, volendo potrei utilizzarla per passeggiare per conto mio ma purtroppo il discorso è sempre quello. Lo so che sarebbe una buona idea per me, però il fatto di essere completamente solo e girovagare senza meta mi fa passare la voglia di mandare avanti questa idea. Secondo me, almeno nel mio caso specifico, ci vorrebbe un amico con cui organizzare escursioni in bicicletta ma nel mio caso è impossibile come opzione, almeno potrei parlare con qualcuno, comprare da mangiare e bere o fermarci assieme in qualche piazzetta. Nella mia città non ho amici, e nessuno con cui potere organizzare queste uscite e allo stesso tempo sentirmi in sintonia perché comunque vorrei trovarmi bene con quella persona.
Inoltre adesso mi faccio più paranoie rispetto al passato, e preferisco evitare certe esperienze del passato tipo essere preso di mira da gruppi di ragazzi che girano in branco per la zona che potrebbero fermarmi mentre sto pedalando per i fatti miei per farmi le battute e ridere di me.
Purtroppo mi sono dilungato tanto, ma sentivo la necessità di spiegare il mio legame con il ciclismo per filo e per segno.
 
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