Brutto

Stato
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Confermi quello che sto dicendo. Rifiuto totale, ma incapacità di argomentare sensatamente.

E quindi 50€ non si trovano? :D

Ragazzi, scusate, ma sono tutte queste le vostre argomentazioni.
È un discorso piuttosto lungo, anche a me piace confrontarmi con gente che la pensa diversamente, però bisogna affrontare gli argomenti un po' alla volta sennò la si butta in caciara. Niente di ciò che hai letto nel forum ti convince?
 
È un discorso piuttosto lungo, anche a me piace confrontarmi con gente che la pensa diversamente, però bisogna affrontare gli argomenti un po' alla volta sennò la si butta in caciara. Niente di ciò che hai letto nel forum ti convince?
In tutta sincerità, veramente poco. Molte cose mi sembrano semplicemente il frutto di una osservazione sbagliata della realtà.
Mi spiego con un esempio. C'è vento e gli alberi oscillano.
Vengo qui e leggo "ragazzi ma avete notato? Gli alberi, che oscillano, con le loro fronde fanno come dei ventagli e quindi causano il vento"
Ossia, spesso qui leggo l'inversione della causa con l'effetto.

Se nella mia testa ho impiantato il concetto che le donne sono "trebuchi" "nonpersone" o altre cose assurde come le vedo chiamare qui, non c'è alcuna possibilità di uscita dalla faccenda finché non resetto la mia testa. Punto primo perché non esiste "le donne". Ogni persona fa caso a se e il gender è un'invenzione sociale, non è qualcosa che abbiamo in maniera indissolubile e indistruttibile.

Ciò detto, come ho detto in privato ad altri, trovo sensato che una persona che viene continuamente rifiutata, che trova continuamente dei pali, abbia del risentimento.
Quello che non trovo sensato è canalizzare questo risentimento in un vero e proprio sentimento di odio, rancore, generalizzato verso l'intero universo femminile. Questo forum è, basilarmente, per molti versi un forum dove la gente si crede l'eroe, ma segue passo passo la genesi fumettistica del villain, ossia la persona che ha subito torti, violenze, maltrattamenti e quindi si sente autorizzato a calpestare il prossimo.

Io non riesco, e sarà un mio limite, a vedere qui qualche pensiero che esula e si distacca profondamente da concetti radicati negativamente come maschilismo, misoginia, patriarcato e sessismo. Tra l'altro accoppiati spesso con altri elementi tipici quali razzismo e similia.

Oltre a ciò, noto una cosa sbagliatissima che è il concetto del "da solo non mi basto". Si critica le donne che vogliono stare sole piuttosto che con una persona che non piace loro, si criticano le donne perché non vogliono "stare con noi" come se avessimo effettivamente bisogno di loro...

Vedo tantissime cose fondamentalmente sbagliate per come ragiono io, per le esperienze che ho avuto io e per il mondo che ho osservato io.
 
Se uno viene a dire che la terra è piatta non gli si da spago argomentando. Nel 2025 il discorso sulla natura umana e femminile nello specifico è così avanzato che nessuno ha voglia di ridiscutere le basi per la milionesima volta.
 
Confermi quello che sto dicendo. Rifiuto totale, ma incapacità di argomentare sensatamente.

E quindi 50€ non si trovano? :D

Ragazzi, scusate, ma sono tutte queste le vostre argomentazioni.
ma non sono argomentazioni, voglio solo capire come sia possibile. Tu davvero senza un soldo bucato avevi come unica priorità a fare il tour per l'Italia alla ricerca della disperata di turno? Se non capisci quanto non abbia senso questa storiella da esterno sono problemi tuoi. Spero che ora all'età di 40 e passa anni tu sia maturato
 
In tutta sincerità, veramente poco. Molte cose mi sembrano semplicemente il frutto di una osservazione sbagliata della realtà.
Mi spiego con un esempio. C'è vento e gli alberi oscillano.
Vengo qui e leggo "ragazzi ma avete notato? Gli alberi, che oscillano, con le loro fronde fanno come dei ventagli e quindi causano il vento"
Ossia, spesso qui leggo l'inversione della causa con l'effetto.

Se nella mia testa ho impiantato il concetto che le donne sono "trebuchi" "nonpersone" o altre cose assurde come le vedo chiamare qui, non c'è alcuna possibilità di uscita dalla faccenda finché non resetto la mia testa. Punto primo perché non esiste "le donne". Ogni persona fa caso a se e il gender è un'invenzione sociale, non è qualcosa che abbiamo in maniera indissolubile e indistruttibile.

Ciò detto, come ho detto in privato ad altri, trovo sensato che una persona che viene continuamente rifiutata, che trova continuamente dei pali, abbia del risentimento.
Quello che non trovo sensato è canalizzare questo risentimento in un vero e proprio sentimento di odio, rancore, generalizzato verso l'intero universo femminile. Questo forum è, basilarmente, per molti versi un forum dove la gente si crede l'eroe, ma segue passo passo la genesi fumettistica del villain, ossia la persona che ha subito torti, violenze, maltrattamenti e quindi si sente autorizzato a calpestare il prossimo.

Io non riesco, e sarà un mio limite, a vedere qui qualche pensiero che esula e si distacca profondamente da concetti radicati negativamente come maschilismo, misoginia, patriarcato e sessismo. Tra l'altro accoppiati spesso con altri elementi tipici quali razzismo e similia.

Oltre a ciò, noto una cosa sbagliatissima che è il concetto del "da solo non mi basto". Si critica le donne che vogliono stare sole piuttosto che con una persona che non piace loro, si criticano le donne perché non vogliono "stare con noi" come se avessimo effettivamente bisogno di loro...

Vedo tantissime cose fondamentalmente sbagliate per come ragiono io, per le esperienze che ho avuto io e per il mondo che ho osservato io.
Ok, condivido con te la visione piuttosto misogina di questi ambienti, tuttavia c'è anche una componente di cui devi tener conto che è l'aspetto goliardico. Non è una paraculata, certe volte, semplicemente, si esagera perché comunque siamo una truppa, e le dinamiche sono spesso da spogliatoio. Poi l'odio, o per meglio dire l'avversione, nasce dal rapporto conflittuale con l'altro sesso, non è connaturato nel redpillato per partito preso, e devi anche considerare che tra gente che la pensa similmente si tende a raccontarsi la favola di essere migliore degli altri. Vorrei poi concentrarmi sulla tua definizione di donna, tu la intendi come costrutto sociale, dici che la donna non esiste. Io non lo darei per scontato perché l'argomento in realtà è ancora estremamente dibattuto, c è stato un periodo, negli anni60 e 70che in certi ambienti si dicessero che le cose stessero così, senza considerare tutta una serie di implicazioni biologiche che impatta anon, e continuano ad impattare la vita di tutti i giorni, il rapporto coi sessi e il ruolo della donna all'interno della società. Ora, essendo l'argomento complesso e lungo, ti faccio l'esempio più banale: nelle app di incontri, che statistiche alla mano sono i luoghi dove la gente si conosce maggiormente, è stata notata la tendenza che le donne cerchino di selezionare il partner più bello, concentrandosi solo su percentuali intorno al 15% degli uomini. So che é solo un esempio, è solo per darti un'idea del fenomeno.
Poi il fenomeno degli incel, nell'intero mondo occidentale, è in costante aumento da anni, che colpisce trasversalmente percentuali enormi di uomini in età riproduttiva in queste aree geografiche in numeri talmente grossi da considerarlo un fenomeno sociale.
Ormai se ne parla di più per questo, molti esperti parlano di un'esplosione del fenomeno che non può limitarsi ad una ristretta comunità online. Ce ne sarebbe ancora tanto da parlare, ti invito a curiosare nei vari thread e vedrai che si parla molto di filosofia, biologia, esperienze di vita vissuta e psicologia.
Certo c'è una tendenza alla depressione e al cazzeggio, devi comunque considerare che è uno spazio popolato da uomini giovani e frustrati perlopiù.
 
ma non sono argomentazioni, voglio solo capire come sia possibile. Tu davvero senza un soldo bucato avevi come unica priorità a fare il tour per l'Italia alla ricerca della disperata di turno? Se non capisci quanto non abbia senso questa storiella da esterno sono problemi tuoi. Spero che ora all'età di 40 e passa anni tu sia maturato
Aiutami a capire dov'è che abbia poco senso.
Mi vedevo una città che non avevo mai visto senza pagarmi l'albergo e il mangiare, perché dormivo e mangiavo dalla tipa di turno.
Oltre al primo e secondo c'era il "dessert".
Mi piaceva leggere e quindi mi facevo volentieri ore di interregionale.
Dimmi dove sta la parte poco credibile.
 
Se uno viene a dire che la terra è piatta non gli si da spago argomentando. Nel 2025 il discorso sulla natura umana e femminile nello specifico è così avanzato che nessuno ha voglia di ridiscutere le basi per la milionesima volta.
Ma il fatto è che queste supposte basi, viste su questo forum, non hanno nessuna corrispondenza semeiotica, demografica, antropologica.
 
Ok, condivido con te la visione piuttosto misogina di questi ambienti, tuttavia c'è anche una componente di cui devi tener conto che è l'aspetto goliardico. Non è una paraculata, certe volte, semplicemente, si esagera perché comunque siamo una truppa, e le dinamiche sono spesso da spogliatoio. Poi l'odio, o per meglio dire l'avversione, nasce dal rapporto conflittuale con l'altro sesso, non è connaturato nel redpillato per partito preso, e devi anche considerare che tra gente che la pensa similmente si tende a raccontarsi la favola di essere migliore degli altri. Vorrei poi concentrarmi sulla tua definizione di donna, tu la intendi come costrutto sociale, dici che la donna non esiste. Io non lo darei per scontato perché l'argomento in realtà è ancora estremamente dibattuto, c è stato un periodo, negli anni60 e 70che in certi ambienti si dicessero che le cose stessero così, senza considerare tutta una serie di implicazioni biologiche che impatta anon, e continuano ad impattare la vita di tutti i giorni, il rapporto coi sessi e il ruolo della donna all'interno della società. Ora, essendo l'argomento complesso e lungo, ti faccio l'esempio più banale: nelle app di incontri, che statistiche alla mano sono i luoghi dove la gente si conosce maggiormente, è stata notata la tendenza che le donne cerchino di selezionare il partner più bello, concentrandosi solo su percentuali intorno al 15% degli uomini. So che é solo un esempio, è solo per darti un'idea del fenomeno.
Poi il fenomeno degli incel, nell'intero mondo occidentale, è in costante aumento da anni, che colpisce trasversalmente percentuali enormi di uomini in età riproduttiva in queste aree geografiche in numeri talmente grossi da considerarlo un fenomeno sociale.
Ormai se ne parla di più per questo, molti esperti parlano di un'esplosione del fenomeno che non può limitarsi ad una ristretta comunità online. Ce ne sarebbe ancora tanto da parlare, ti invito a curiosare nei vari thread e vedrai che si parla molto di filosofia, biologia, esperienze di vita vissuta e psicologia.
Certo c'è una tendenza alla depressione e al cazzeggio, devi comunque considerare che è uno spazio popolato da uomini giovani e frustrati perlopiù.
Capisco quello che dici, e ammetto che in certi ambienti ci sia una componente goliardica, un linguaggio da "spogliatoio" esasperato, magari anche autoironico a tratti. Però spero che non stai riducendo a questo tutto perché è un po' ignorare il cuore del problema. Anche l’ironia può veicolare contenuti tossici, specialmente se ripetuti in loop e rafforzati da persone che vivono esperienze simili. Per dirla breve: faccio humour sugli ebrei quando so che le persone in sala non si offendono, non ci sono ebrei, oppure mi chiamo Ricky Gervais. Alla lunga, infatti, il confine tra satira e convinzione vera si assottiglia, e il rischio è che un ambiente nato per "sfogarsi" diventi una camera dell’eco dove si legittima la frustrazione e la si converte in ostilità.

Sul punto centrale della tua riflessione, cioè che l’“odio” non è preesistente ma nasce da un conflitto reale con l’altro sesso, voglio farti notare una cosa importante: anche la depressione nasce spesso da un conflitto con la realtà. E come nella depressione, la persona costruisce una narrazione interiore che alimenta il suo malessere, anche il redpillato o il blackpillato rischia di costruirsi una visione del mondo chiusa, dove tutto è filtrato attraverso l’idea che le donne siano ipergamiche, ingiuste, manipolatrici, e che il proprio fallimento sia sempre e solo colpa dell’altro sesso o della biologia.

È una struttura depressiva, nel senso psicologico del termine. Perché si basa su cose tipo FATALISMO (se non sei nel 15%, sei spacciato), PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA (dato che non piaccio, non mi impegno) e DISPERAZIONE ORGANIZZZATA (siamo tutti nella stessa barca, ci facciamo pat pat, ma nessuno si aiuta per uscirne fuori)

Sul tema “la donna non esiste" ci sta che la mia è una provocazione filosofica più che una tesi scientifica, ma è utile a ricordare che ogni idea di "donna", "uomo", "ruolo", è sempre filtrata dalla cultura, dalla storia e dal momento. I dati biologici non vanno negati, ma nemmeno trattati come verità totali che spiegano tutto. L’attrazione nelle app, ad esempio, è un buon esempio per discutere le dinamiche sessuali moderne, ma non può essere usato come verità universale sull’intero comportamento femminile. E soprattutto: anche lì, spesso i dati vengono letti per confermare il proprio dolore, non per comprenderlo davvero.

Percui è vero che il fenomeno degli incel è in aumento, ed è serio, ma pari passo anche la despressione è in aumento. E proprio perché lo è, dobbiamo trattarlo come una questione di salute mentale, non come una nuova ideologia. Bisogna offrire ai ragazzi strumenti per elaborare il rifiuto, il confronto, il desiderio e la frustrazione non per cristallizzarli in una visione del mondo che li incattivisce ancora di più.

Ecco perché, per me, essere redpillati è come essere depressi senza rendersene conto: hai costruito una spiegazione del mondo che ti fa soffrire e ti impedisce di uscirne. È una gabbia mentale. Capire che è una gabbia è il primo passo per rompere le sbarre.
 
Aiutami a capire dov'è che abbia poco senso.
Mi vedevo una città che non avevo mai visto senza pagarmi l'albergo e il mangiare, perché dormivo e mangiavo dalla tipa di turno.
Oltre al primo e secondo c'era il "dessert".
Mi piaceva leggere e quindi mi facevo volentieri ore di interregionale.
Dimmi dove sta la parte poco credibile.
per l'ennesima volta, la parte che non ha senso è proprio il fatto che tu hai iniziato dicendo che eri messo male economicamente. Non è normale che un uomo senza un soldo bucato prenda il treno e vada dall'altra parte dell'italia solo per una tipa, non ha proprio un filo di senso sta roba
 
Capisco quello che dici, e ammetto che in certi ambienti ci sia una componente goliardica, un linguaggio da "spogliatoio" esasperato, magari anche autoironico a tratti. Però spero che non stai riducendo a questo tutto perché è un po' ignorare il cuore del problema. Anche l’ironia può veicolare contenuti tossici, specialmente se ripetuti in loop e rafforzati da persone che vivono esperienze simili. Per dirla breve: faccio humour sugli ebrei quando so che le persone in sala non si offendono, non ci sono ebrei, oppure mi chiamo Ricky Gervais. Alla lunga, infatti, il confine tra satira e convinzione vera si assottiglia, e il rischio è che un ambiente nato per "sfogarsi" diventi una camera dell’eco dove si legittima la frustrazione e la si converte in ostilità.

Sul punto centrale della tua riflessione, cioè che l’“odio” non è preesistente ma nasce da un conflitto reale con l’altro sesso, voglio farti notare una cosa importante: anche la depressione nasce spesso da un conflitto con la realtà. E come nella depressione, la persona costruisce una narrazione interiore che alimenta il suo malessere, anche il redpillato o il blackpillato rischia di costruirsi una visione del mondo chiusa, dove tutto è filtrato attraverso l’idea che le donne siano ipergamiche, ingiuste, manipolatrici, e che il proprio fallimento sia sempre e solo colpa dell’altro sesso o della biologia.

È una struttura depressiva, nel senso psicologico del termine. Perché si basa su cose tipo FATALISMO (se non sei nel 15%, sei spacciato), PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA (dato che non piaccio, non mi impegno) e DISPERAZIONE ORGANIZZZATA (siamo tutti nella stessa barca, ci facciamo pat pat, ma nessuno si aiuta per uscirne fuori)

Sul tema “la donna non esiste" ci sta che la mia è una provocazione filosofica più che una tesi scientifica, ma è utile a ricordare che ogni idea di "donna", "uomo", "ruolo", è sempre filtrata dalla cultura, dalla storia e dal momento. I dati biologici non vanno negati, ma nemmeno trattati come verità totali che spiegano tutto. L’attrazione nelle app, ad esempio, è un buon esempio per discutere le dinamiche sessuali moderne, ma non può essere usato come verità universale sull’intero comportamento femminile. E soprattutto: anche lì, spesso i dati vengono letti per confermare il proprio dolore, non per comprenderlo davvero.

Percui è vero che il fenomeno degli incel è in aumento, ed è serio, ma pari passo anche la despressione è in aumento. E proprio perché lo è, dobbiamo trattarlo come una questione di salute mentale, non come una nuova ideologia. Bisogna offrire ai ragazzi strumenti per elaborare il rifiuto, il confronto, il desiderio e la frustrazione non per cristallizzarli in una visione del mondo che li incattivisce ancora di più.

Ecco perché, per me, essere redpillati è come essere depressi senza rendersene conto: hai costruito una spiegazione del mondo che ti fa soffrire e ti impedisce di uscirne. È una gabbia mentale. Capire che è una gabbia è il primo passo per rompere le sbarre.
Condivido molto di quello che hai detto, volevo dire che non credo assolutamente che la biologia sia l', unica cosa che conta, ovviamente ci sono anche i fattori storici, culturali, Sociali e psicologici che qui spesso facciamo finta di dimenticarci. Poi certo il linguaggio modella il modo di pensare, lo so che qua camminiamo spesso sul filo del rasoio, e non nego che ci siano molti soggetti per così dire radicalizzati. Come puoi vedere se ne può parlare per giorni, qua ci rimaniamo sotto a parlare di queste tematiche, ti posso assicurare che assolutamente non tutti e non sempre ci abbandoniamo agli estremismi,che per forza di cose non possono essere veritieri. Sono sicuro che se spulci nei thread troverai anche cose interessanti, e sono anche convinto che un punto diverso dal nostro possa contribuire costruttivamente a questo fenomeno.
 
per l'ennesima volta, la parte che non ha senso è proprio il fatto che tu hai iniziato dicendo che eri messo male economicamente. Non è normale che un uomo senza un soldo bucato prenda il treno e vada dall'altra parte dell'italia solo per una tipa, non ha proprio un filo di senso sta roba
Te lo ripeto.
Non ho un lavoro perché faccio l'università e campo con le ripetizioni.
Quindi faccio circa 200 euro al mese a dirmi culo.
Di questi 200 al mese, un weekend decido che invece di buttarli in cagate, prendo un treno, mi vedo una città che non ho mai visto (Salerno, Trieste, Torino, Pescara, posso continuare) e lì una tipa mi ospita e mi fa mangiare gratis. Sul treno posso leggere, che mi piace.
Ti giuro che in tutta sincerità la tua mi sembra solo una presa di posizione tipo gnegnegne perché penso che qualsiasi persona normale farebbe la stessa cosa che ho fatto io.
 
Condivido molto di quello che hai detto, volevo dire che non credo assolutamente che la biologia sia l', unica cosa che conta, ovviamente ci sono anche i fattori storici, culturali, Sociali e psicologici che qui spesso facciamo finta di dimenticarci. Poi certo il linguaggio modella il modo di pensare, lo so che qua camminiamo spesso sul filo del rasoio, e non nego che ci siano molti soggetti per così dire radicalizzati. Come puoi vedere se ne può parlare per giorni, qua ci rimaniamo sotto a parlare di queste tematiche, ti posso assicurare che assolutamente non tutti e non sempre ci abbandoniamo agli estremismi,che per forza di cose non possono essere veritieri. Sono sicuro che se spulci nei thread troverai anche cose interessanti, e sono anche convinto che un punto diverso dal nostro possa contribuire costruttivamente a questo fenomeno.
Ecco a differenza di altro, apprezzo quando come in questo caso, in questi ambienti si riesce a distinguere tra il confronto e l’estremismo. E capisco perfettamente quello che dici: non tutto nasce da odio puro, spesso si parte da esperienze personali, dalla frustrazione, da delusioni vere, e si cerca una chiave di lettura che dia senso alle cose. Però convieni che le chiavi di lettura siano tante, diverse, e che alcuni si cercano solo quella che fa più comodo, quella che dà "tutta la colpa agli altri". Se ti bocciano a scuola "sono stronzi i professori". Se la ragazza ti rifiuta "c'è un problema di ipergamia". Se arriva il COVID "il vaccino causa l'autismo". Queste visioni rischiano di diventare più gabbie che strumenti.

Concordo che la biologia non è tutto. Ignorare il contesto storico, sociale, psicologico, e anche l’effetto che ha il linguaggio nel plasmare la nostra visione del mondo, è come leggere solo metà del libro. E purtroppo, in molti 3d, ci si aggrappa a verità assolute, che non fanno altro che rafforzare la frustrazione. È come se invece di cercare strade nuove, si costruisse una mappa dove tutte le strade portano allo stesso punto: "io valgo, ma il mondo è contro di me".

Mi fa piacere che tu riconosca anche la presenza di posizioni radicalizzate perché da dentro fa più effetto e perché spesso da fuori questi ambienti sembrano impenetrabili. E credo davvero che aprire il dialogo, portare visioni diverse, non significhi cancellare l’esperienza personale di nessuno, ma offrire nuovi modi per interpretarla. Perché, come dici tu, qua dentro c'è anche voglia di capire, di parlare, di condividere.

Forse, proprio come succede con la depressione, la via d’uscita passa per la narrazione alternativa. Raccontarsi una storia diversa. Non quella dove si è vittime predestinate o ingannati da un sistema perfido, ma quella dove si può imparare, crescere, uscire dal rancore. Magari un passo alla volta, magari anche solo leggendo un punto di vista che non ci aspettavamo.

Ti giuro che vi sto vedendo davvero divisi in due categorie, quelli che hanno orecchie per ascoltare e quelli che fanno come la scimmietta..
 
Ecco a differenza di altro, apprezzo quando come in questo caso, in questi ambienti si riesce a distinguere tra il confronto e l’estremismo. E capisco perfettamente quello che dici: non tutto nasce da odio puro, spesso si parte da esperienze personali, dalla frustrazione, da delusioni vere, e si cerca una chiave di lettura che dia senso alle cose. Però convieni che le chiavi di lettura siano tante, diverse, e che alcuni si cercano solo quella che fa più comodo, quella che dà "tutta la colpa agli altri". Se ti bocciano a scuola "sono stronzi i professori". Se la ragazza ti rifiuta "c'è un problema di ipergamia". Se arriva il COVID "il vaccino causa l'autismo". Queste visioni rischiano di diventare più gabbie che strumenti.

Concordo che la biologia non è tutto. Ignorare il contesto storico, sociale, psicologico, e anche l’effetto che ha il linguaggio nel plasmare la nostra visione del mondo, è come leggere solo metà del libro. E purtroppo, in molti 3d, ci si aggrappa a verità assolute, che non fanno altro che rafforzare la frustrazione. È come se invece di cercare strade nuove, si costruisse una mappa dove tutte le strade portano allo stesso punto: "io valgo, ma il mondo è contro di me".

Mi fa piacere che tu riconosca anche la presenza di posizioni radicalizzate perché da dentro fa più effetto e perché spesso da fuori questi ambienti sembrano impenetrabili. E credo davvero che aprire il dialogo, portare visioni diverse, non significhi cancellare l’esperienza personale di nessuno, ma offrire nuovi modi per interpretarla. Perché, come dici tu, qua dentro c'è anche voglia di capire, di parlare, di condividere.

Forse, proprio come succede con la depressione, la via d’uscita passa per la narrazione alternativa. Raccontarsi una storia diversa. Non quella dove si è vittime predestinate o ingannati da un sistema perfido, ma quella dove si può imparare, crescere, uscire dal rancore. Magari un passo alla volta, magari anche solo leggendo un punto di vista che non ci aspettavamo.

Ti giuro che vi sto vedendo davvero divisi in due categorie, quelli che hanno orecchie per ascoltare e quelli che fanno come la scimmietta..
Conta che la frustrazione a molti se li divora, hanno fatto, e fanno, vite veramente di merda e miserabili, io per dire ho un rapporto sano con l'altro sesso, però alla fine mi sono ritrovato qua e abbraccio molte teorie, o perlomeno parte di esse, che vengono promulgate qui dentro.
 
Te lo ripeto.
Non ho un lavoro perché faccio l'università e campo con le ripetizioni.
Quindi faccio circa 200 euro al mese a dirmi culo.
Di questi 200 al mese, un weekend decido che invece di buttarli in cagate, prendo un treno, mi vedo una città che non ho mai visto (Salerno, Trieste, Torino, Pescara, posso continuare) e lì una tipa mi ospita e mi fa mangiare gratis. Sul treno posso leggere, che mi piace.
Ti giuro che in tutta sincerità la tua mi sembra solo una presa di posizione tipo gnegnegne perché penso che qualsiasi persona normale farebbe la stessa cosa che ho fatto io.
boh ok scelte di vita discutibili, se a te ha inspirato questa esperienza tanto di cappello. Prima volta che sento una roba del genere in vita mia
 
Ecco a differenza di altro, apprezzo quando come in questo caso, in questi ambienti si riesce a distinguere tra il confronto e l’estremismo. E capisco perfettamente quello che dici: non tutto nasce da odio puro, spesso si parte da esperienze personali, dalla frustrazione, da delusioni vere, e si cerca una chiave di lettura che dia senso alle cose. Però convieni che le chiavi di lettura siano tante, diverse, e che alcuni si cercano solo quella che fa più comodo, quella che dà "tutta la colpa agli altri". Se ti bocciano a scuola "sono stronzi i professori". Se la ragazza ti rifiuta "c'è un problema di ipergamia". Se arriva il COVID "il vaccino causa l'autismo". Queste visioni rischiano di diventare più gabbie che strumenti.

Concordo che la biologia non è tutto. Ignorare il contesto storico, sociale, psicologico, e anche l’effetto che ha il linguaggio nel plasmare la nostra visione del mondo, è come leggere solo metà del libro. E purtroppo, in molti 3d, ci si aggrappa a verità assolute, che non fanno altro che rafforzare la frustrazione. È come se invece di cercare strade nuove, si costruisse una mappa dove tutte le strade portano allo stesso punto: "io valgo, ma il mondo è contro di me".

Mi fa piacere che tu riconosca anche la presenza di posizioni radicalizzate perché da dentro fa più effetto e perché spesso da fuori questi ambienti sembrano impenetrabili. E credo davvero che aprire il dialogo, portare visioni diverse, non significhi cancellare l’esperienza personale di nessuno, ma offrire nuovi modi per interpretarla. Perché, come dici tu, qua dentro c'è anche voglia di capire, di parlare, di condividere.

Forse, proprio come succede con la depressione, la via d’uscita passa per la narrazione alternativa. Raccontarsi una storia diversa. Non quella dove si è vittime predestinate o ingannati da un sistema perfido, ma quella dove si può imparare, crescere, uscire dal rancore. Magari un passo alla volta, magari anche solo leggendo un punto di vista che non ci aspettavamo.

Ti giuro che vi sto vedendo davvero divisi in due categorie, quelli che hanno orecchie per ascoltare e quelli che fanno come la scimmietta..
Aggiungo che ci vuole stomaco per stare qui, ci sta che il primo impatto sia traumatico, certe volte sembriamo di essere dentro un racconto di Lovecraft
 
Conta che la frustrazione a molti se li divora, hanno fatto, e fanno, vite veramente di merda e miserabili, io per dire ho un rapporto sano con l'altro sesso, però alla fine mi sono ritrovato qua e abbraccio molte teorie, o perlomeno parte di esse, che vengono promulgate qui dentro.
Io sinceramente decido sempre chi sono i miei compagni di avventura. Ad esempio, sono tifosissimo di una squadra, ma quello che odio è il vittimismo e la tossicità. Percui, ti faccio un esempio, io sono di una città e della mia squadra, mi sono trasferito da tutt'altra parte e ho trovato un club della mia squadra della mia città natale. Sono quindi entrato nel gruppo di WA. Sono resistito qualche mese. Tanta brava gente di sicuro, ma era impossibile, vedevo gente che continuava sempre con teorie assurde tipo
- i giocatori che remano contro l'allenatore
- quel tale giocatore che nello spogliatoio impone che bisogna fare come dice lui
- se ti piace quel presidente non sei tifoso davvero perché è stato un infame
Io stare tutto il giorno a vedere gente che si inventa teorie pazzesche per evitare di guardare in faccia la realtà... non ce la faccio.
Ad un certo punto ho scritto all'amico che mi aveva buttato dentro, gli ho detto "ti giuro, non ce la faccio più. Questi dovrebbero essere tifosi della mia squadra, ma non li sopporto".

Ecco, se capissi che mi piace passare molto tempo in un posto in cui le donne vengono chiamate "nonpersone" "trebuchi" e compagnia cantante e gli amministratori e i moderatori non prendono posizione e sono conniventi, e non fossi qui principalmente per denunciare il fenomeno, pure se mi piacessero alcune cose che vengono dette per il clima e l'ambiente (che fanno tanto) me ne andrei a breve.
 
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