Futuro lavorativo

Io se faccio un lavoro sono concentrato solo su quello, solo il fatto di dover pensare a trovarmene un altro, seppur migliorativo, mi destabilizza(qui probabilmente entra in scena la mia neurodivergenza,che in questo caso si traduce nel timore delle nuove esperienze, piacere di restare nel mio habitat sicuro)...non possiamo consigliarti, siamo fatti diversamente...se tu sei neurotipica non farti problemi e segui i tuoi desideri
 
Secondo me è sbagliato parlare per assolutismi, magari non sempre ma credo che anche il lavoro possa essere stimolante
Poi pensarla così sarebbe la fine, una strada di sola andata per l'accascio, non avrei più la voglia e la curiosità di fare niente
Che lavoro fai se posso sapere?
 
Il mio lavoro fa schifo,non ci sarà crescita,( promozIoni ) ,non permette di prendere beni importanti ( automobile vera,casa ) ma sono vecchio e non mi licenzio per non perdere naspi ecc. meglio che vai all' estero, anche fare cameriera in Spagna stai meglio che in Italia
Mi dispiace tanto, quanto lavori a settimana?
Cmq si pensavo di andare in Svizzera
 
È un male che condividiamo tutte le generazioni più giovani, ma ovunque è così. Il lavoro è il motivo principale dell'instabilita' mentale e sociale moderna, c'è poco da aggiungere.
Io c ho tipo 9 anni più di te e ora dovrò praticamente cambiare lavoro e ricominciare da zero quasi, e io me la passo molto meglio di tanti altri.
Sul discorso di andare all'estero lo puoi fare tanto per farti l'esperienza, ma ormai gente che va fuori e compra casa non ce n'è, la crisi è globalizzata.
Come mai devi cambiare dopo tanto tempo?
 
Ultimamente, sopratutto per colpa di pressioni esterne, ho sviluppato un'ansia crescente verso il mio futuro lavorativo e sto mettendo tutto in discussione, vorrei non pensarci ma purtroppo più evito la riflessione con me stessa più mi ci ossessiono
Per ora non ho un lavoro molto stabile, un mese guadagno abbastanza l'altro una miseria...da un lato vorrei andare all'estero e fare nuove esperienze, dall'altro vorrei restare qui a Roma e aspettare qualcosa di stabile o magari cercare opportunità anche in altre città.
E mentre penso queste cose mi rendo conto che in fondo non so neanche se effettivamente voglio fare questo lavoro per sempre. Non so niente porco cazzo
Come si fa a decidere? Posso davvero decidere?
Come faccio a sapere effettivamente cosa è giusto fare, forse l'unico modo è buttarsi e lasciare che gli avvenimenti facciano il loro corso... forse mi illudo di avere troppo libero arbitrio. Ho il terrore di sbagliare e di finire a fare un lavoro che non mi appaga veramente, passare la mia vita lavorativa nella mediocrità
Voi come avete fatto a prendere delle decisioni simili? Il vostro lavoro vi appaga abbastanza?
Non lo puoi decidere lo so ma cercherei di non ansiarmi così tanto, oggigiorno è relativamente facile cambiare lavoro a qualunque età, non è più come una volta dove una volta scelto facevi quella cosa tutta la vita, quindi non mi preoccuperei troppo, pensa a fare ora quello che ti soddisfa sia come lavoro che come vita che ti offre e poi domani se vorrai cambiare ci ripensi tanto realisticamente non è troppo difficile se hai sbatta di metterti in gioco.
Conosco varie persone che l'hanno fatto, un mio amico ha iniziato l'uni a 32 anni dal nulla per dire.
 
Io se faccio un lavoro sono concentrato solo su quello, solo il fatto di dover pensare a trovarmene un altro, seppur migliorativo, mi destabilizza(qui probabilmente entra in scena la mia neurodivergenza,che in questo caso si traduce nel timore delle nuove esperienze, piacere di restare nel mio habitat sicuro)...non possiamo consigliarti, siamo fatti diversamente...se tu sei neurotipica non farti problemi e segui i tuoi desideri
Ma forse semplicemente il tuo lavoro ti piace abbastanza e ti da stabilità etc. non si tratta di neurotipici o non neurotipici
 
Come si fa a decidere? Posso davvero decidere?
Come faccio a sapere effettivamente cosa è giusto fare, forse l'unico modo è buttarsi e lasciare che gli avvenimenti facciano il loro corso... forse mi illudo di avere troppo libero arbitrio. Ho il terrore di sbagliare
Ti sei già risposta e non te ne sei resa conto. Tu non hai il terrore di sbagliare, hai il terrore di decidere, che è ben diverso. Se tutti non avessero modo di vederti sbagliare sono più sicuro che sbaglieresti ben volentieri magari…Decidere è difficile, ogni scelta comporta una rinuncia…o meglio, con ogni scelta rinunci di colpo a tutte le altre ipotetiche possibilità. Ma sono solo seghe mentali da cui non ne vieni fuori, ci sono già passato. Non ci sono solo persone che sanno fin da subito cosa vogliono nella vita (li ho invidiati per molto), spesso ci sono persone che la vita la devono semplicemente vivere, e direzionare il percorso sulla base degli avvenimenti, buttarsi e non voltarsi indietro. Se ti volti indietro ogni volta che fai una scelta e pensi “Aspetta ma se…” …non ci sei ancora
 
Mah più che altro io sono abitudinario, ho il mio orticello, le possibili novità non le vedo spesso di buon occhio..probabilmente fa parte dei problemi che ho...il mio migliore amico è tutto l'opposto mio. Ha fatto concorsi su concorsi, ora lavora con un'alta carica al ministero x l'ambiente e prende un casino di soldi
 
Capisco quanto questa situazione possa essere fonte di ansia e incertezza, Paprika. Quando il lavoro è instabile e ci si sente sotto pressione, è del tutto naturale mettere in dubbio ogni scelta e non sapere quale direzione prendere.

Vorrei però rassicurarti sul fatto che non c’è nulla di sbagliato nel provare queste sensazioni. Il fatto che tu stia riflettendo così tanto dimostra consapevolezza e serietà, non confusione.

Non è necessario prendere una decisione definitiva adesso. A volte è più utile procedere per piccoli passi, esplorare varie possibilità senza sentirsi vincolati e concedersi il tempo di capire cosa si desidera davvero.

Personalmente ho scelto di rimanere dove sono perché mi trovo molto bene nell’ambiente in cui lavoro attualmente. Anche se avrei potuto guadagnare di più all’estero, ho capito che per me il benessere quotidiano, le persone e il clima lavorativo avevano più peso della sola prospettiva economica. Questo non significa che sia la scelta giusta per tutti, ma è stata la scelta giusta per me in questo momento.
 
Capisco quanto questa situazione possa essere fonte di ansia e incertezza, Paprika. Quando il lavoro è instabile e ci si sente sotto pressione, è del tutto naturale mettere in dubbio ogni scelta e non sapere quale direzione prendere.

Vorrei però rassicurarti sul fatto che non c’è nulla di sbagliato nel provare queste sensazioni. Il fatto che tu stia riflettendo così tanto dimostra consapevolezza e serietà, non confusione.

Non è necessario prendere una decisione definitiva adesso. A volte è più utile procedere per piccoli passi, esplorare varie possibilità senza sentirsi vincolati e concedersi il tempo di capire cosa si desidera davvero.

Personalmente ho scelto di rimanere dove sono perché mi trovo molto bene nell’ambiente in cui lavoro attualmente. Anche se avrei potuto guadagnare di più all’estero, ho capito che per me il benessere quotidiano, le persone e il clima lavorativo avevano più peso della sola prospettiva economica. Questo non significa che sia la scelta giusta per tutti, ma è stata la scelta giusta per me in questo momento.
Esatto...per me meglio guadagnare meno ma essere in un ambiente sereno, poi se cambi lavoro spesso con i nuovi non sono teneri
 
Indietro
Top