Allora, in chat vi avevo anticipato che ho parlato per mezzora con una tipa in campagna, stavolta la donna che dà da mangiare e da bere ai gatti.
Chrollo mi ha chiesto di raccontare, ed ora che sono più tranquillo - sappiate, i disoccupati possono avere molto da fare - vi racconto.
Dopo aver fatto la doverosa passeggiata in montagna per tenermi bene fisicamente, malgrado il caldo afoso, passo alla Comunità Montana locale, sede di colonie feline, per vedere se c'era la signora dei gatti; vedo quella che mi sembrava la sua macchina, dal disordine dentro capisco che lei c'è, e la scorgo dando da mangiare ai gatti mentre parla al telefono, sotto dei gradini di metallo (è una struttura dove a volte tengono spettacoli). La cosa mi indispettisce e decido di fare il giro dell' edificio (in abbandono), immaginandomela al telefono con qualche chad monetato, o più sicuramente, qualche calvo obeso socialone (l' incubo dei normo-carini e bellocci del forum). Fatto il giro, non la vedo in quel punto, vedo i gatti cercare di mangiare ostacolati dalle vespe, ma ecco, lei mi scorge dopo aver cercato di riempire una tanica, ma il rubinetto è inattivo ancora oggi. Lei mi chiede cortesemente di andare a riempire quella tanica, con le solite scuse ecc. Io accetto con entusiasmo, e mi dirigo in fretta. Anche quel rubinetto funziona male, lentamente, trascorrono i minuti, non riesco a riempire la tanica del tutto, e nel timore pensasse che la stessi imbrogliano, decido di salire a raggiungerla. Finalmente la trovo e io mortificato spiego del rubinetto ecc. ma lei mi tranquillizza, così parliamo dei rubinetti senza acqua, delle vespe numerose, poi le sue scuse per avermi chiesto il favore, ma io le spiego che per me è tutta salute, non non mi ha fatto faticare, le dico, le spiego che io quando con c'è questo caldo afoso sto anche 3 ore a camminare, che salgo in cima ad una montagna vicina e lei <<bravo, ci vanno 2 mie sorelle>>. Lei continua con la sua stanchezza del lavoro, io le spiego che sto fuori dalla piantagione al momento però un pò cerco, le racconto del lavoro di scrutatore a giugno, poi le racconto che io non voto quasi mai, e lei tutta elettrizzata che non vota da più di venti anni. le chiedo come si chiama, mi dice il nome, io le dico il mio nome. E mi conduce a vedere questi gatti, mi mostra preoccupata le condizioni in cui versano, perché i piatti dove mette da mangiare sono infestati da vespe. Mi racconta del suo dispiacere per i gatti, mi parla di un gattino superstite da un' aggressione da parte di un cane. Cambia l' acqua dei gatti, con quella che ho portato, fortunatamente era sufficiente. Racconta che fa parte di un' associazione di volontariato che si occupa di cani (al telefono era con un' amica volontaria). Nel mentre mette da mangiare per lo cornacchie, roba avanzata che le è stata data da una mensa. E' ormai a ruota libera, con questo parlare dei gatti, poi degli animali che ha a casa, io parlo dei miei cani, quelli passati e presenti. E' veramente appassionata, parliamo degli animali che ci morirono, di come abbiamo pianto per mesi, insomma, si è a ruota libera. Le tenebre stanno calando, il suo pensiero è rivolto agli animali che ha a casa. Ci spostiamo da lì. Ah era costantemente incazzata contro le vespe, che spesso erratamente chiamava "api", stava raccogliendo i barattoli attenta a questi insetti, chiede se sa se ci sono spray contro le vespe, io <<penso di si>>.
E' vestita trasandata, ma come me, siamo in campagna.
Io la saluto per nome, e lei mi saluta per nome, con le solite scuse per il disturbo.
Mentre torno a casa, a decine di metri davanti a me cammina la donna dei boschi, non ho molta voglia di parlare dopo quella mezzora di conversazione con la signora dei gatti; lei, la donna dei boschi, sembra da come ha i capelli la Lynn della seconda serie di Ken il Guerriero, non è più vestita come nei giorni scorsi. Dopo alcuni minuti si gira e mi saluta per nome, ricambiata. E si addentra nel bosco, nonostante il buio, camminando incantata, meravigliata, la si vedeva immersa tra gli alberi.