La logica da callcenter che mi ha portato a scopare...

Bel post. Ti faccio i complimenti innanzitutto per come scrivi, è un piacere leggerti e rendi tutto molto scorrevole ed avvincente. Se dovessi ragionare con circospezione ed un briciolo, o forse più, di paranoia direi che sei un giornalista imbucato che deve vagliare il sentimento del forum perché il caporedattore gli ha chiesto un articolo sull'incel pensiero entro venerdì sera ma poi ragionando penso che il giornalista medio è stato soppiantato da chat gpt e quindi sei un povero cristo come la maggior parte dell'umanità. Fatto questo inutile preambolo posso dirti che la tua tecnica l'ho adottata anch'io per un anno abbondante, poco più che ventenne, una decade fa. Venivo dalla mia prima relazione conclusasi dopo un paio d'anni ed ero come puoi immaginare uno straccio. Mi allontanai da quella che era la mia vecchia, noiosa compagnia, condivisa con la mia ex, e cominciai a frequentare gente più spensierata, leggera, dedita alle serate in disco ed al divertimento. Il tutto finalizzato ad un unico ed imprescindibile obiettivo: la figa. Posso dirti che i risultati non furono particolarmente esaltanti, anzi in un anno combinai, senza scopare, solo con una tipa con cui mi frequentati per poco più di un mese e che poi lasciai in seguito perché ero poco coinvolto però se tornassi indietro lo rifarei perché adottare quell'approccio ha alleggerito in maniera robusta il mio rapporto con le ragazze ed il terrore di parlare, comunicare, relazionarsi con loro senza conoscerle. Inoltre a me, se la situazione lo consente, è sempre piaciuto scherzare ed essere un po' sfacciato per cui con la spalla giusta si passava una bella serata e si conquistavano un po' di numeri con cui almeno messaggiare ( per noi poveri cristi anche questo fa parte del divertimento no?). Sinceramente non conosco le dinamiche di oggi anche se immagino che le condizioni per i ventenni attuali siano decisamente peggiorate e l'uso sempre più smodato dei social abbia progressivamente ridotto il numero di chi ci prova dal vivo. Un gran peccato, davvero.
 
Bel post. Ti faccio i complimenti innanzitutto per come scrivi, è un piacere leggerti e rendi tutto molto scorrevole ed avvincente. Se dovessi ragionare con circospezione ed un briciolo, o forse più, di paranoia direi che sei un giornalista imbucato che deve vagliare il sentimento del forum perché il caporedattore gli ha chiesto un articolo sull'incel pensiero entro venerdì sera ma poi ragionando penso che il giornalista medio è stato soppiantato da chat gpt e quindi sei un povero cristo come la maggior parte dell'umanità. Fatto questo inutile preambolo posso dirti che la tua tecnica l'ho adottata anch'io per un anno abbondante, poco più che ventenne, una decade fa. Venivo dalla mia prima relazione conclusasi dopo un paio d'anni ed ero come puoi immaginare uno straccio. Mi allontanai da quella che era la mia vecchia, noiosa compagnia, condivisa con la mia ex, e cominciai a frequentare gente più spensierata, leggera, dedita alle serate in disco ed al divertimento. Il tutto finalizzato ad un unico ed imprescindibile obiettivo: la figa. Posso dirti che i risultati non furono particolarmente esaltanti, anzi in un anno combinai, senza scopare, solo con una tipa con cui mi frequentati per poco più di un mese e che poi lasciai in seguito perché ero poco coinvolto però se tornassi indietro lo rifarei perché adottare quell'approccio ha alleggerito in maniera robusta il mio rapporto con le ragazze ed il terrore di parlare, comunicare, relazionarsi con loro senza conoscerle. Inoltre a me, se la situazione lo consente, è sempre piaciuto scherzare ed essere un po' sfacciato per cui con la spalla giusta si passava una bella serata e si conquistavano un po' di numeri con cui almeno messaggiare ( per noi poveri cristi anche questo fa parte del divertimento no?). Sinceramente non conosco le dinamiche di oggi anche se immagino che le condizioni per i ventenni attuali siano decisamente peggiorate e l'uso sempre più smodato dei social abbia progressivamente ridotto il numero di chi ci prova dal vivo. Un gran peccato, davvero.
Chiedo anche a te, all'incirca quanti approcci avevi fatto in un anno? E quanti appuntamenti avevi ottenuto ?
 
Chiaramente se fossi stato più alto, più bello, più ricco, sono sicuro che la cifra sarebbe stata di molto superiore... Io mi considero un 5.5 su 10, che diventa 4 nel momento in cui devo raccontare che vivo ancora a casa dei miei.
se sei brutto vero come me al massimo raccatti una cessa obesa ogni 1000 tentativi, io ci ho provato con migliaia di donne
 
Chiedo anche a te, all'incirca quanti approcci avevi fatto in un anno? E quanti appuntamenti avevi ottenuto ?
Indicativamente uscivo venerdì, sabato e domenica sera ed in base alle serate ci provavo con almeno 3-4 tipe.
Questi i risultati:
- un appuntamento singolo (che poi è la tipa che frequentati per poco più di un mese)
- 3 appuntamenti a 4
- 1 ragazza rifiutata quando mi scrisse il giorno dopo (carina in viso ma sbagliai mira ed era evidentemente sovrappeso)
 
Bel post. Ti faccio i complimenti innanzitutto per come scrivi, è un piacere leggerti e rendi tutto molto scorrevole ed avvincente. Se dovessi ragionare con circospezione ed un briciolo, o forse più, di paranoia direi che sei un giornalista imbucato che deve vagliare il sentimento del forum perché il caporedattore gli ha chiesto un articolo sull'incel pensiero entro venerdì sera ma poi ragionando penso che il giornalista medio è stato soppiantato da chat gpt e quindi sei un povero cristo come la maggior parte dell'umanità. Fatto questo inutile preambolo posso dirti che la tua tecnica l'ho adottata anch'io per un anno abbondante, poco più che ventenne, una decade fa. Venivo dalla mia prima relazione conclusasi dopo un paio d'anni ed ero come puoi immaginare uno straccio. Mi allontanai da quella che era la mia vecchia, noiosa compagnia, condivisa con la mia ex, e cominciai a frequentare gente più spensierata, leggera, dedita alle serate in disco ed al divertimento. Il tutto finalizzato ad un unico ed imprescindibile obiettivo: la figa. Posso dirti che i risultati non furono particolarmente esaltanti, anzi in un anno combinai, senza scopare, solo con una tipa con cui mi frequentati per poco più di un mese e che poi lasciai in seguito perché ero poco coinvolto però se tornassi indietro lo rifarei perché adottare quell'approccio ha alleggerito in maniera robusta il mio rapporto con le ragazze ed il terrore di parlare, comunicare, relazionarsi con loro senza conoscerle. Inoltre a me, se la situazione lo consente, è sempre piaciuto scherzare ed essere un po' sfacciato per cui con la spalla giusta si passava una bella serata e si conquistavano un po' di numeri con cui almeno messaggiare ( per noi poveri cristi anche questo fa parte del divertimento no?). Sinceramente non conosco le dinamiche di oggi anche se immagino che le condizioni per i ventenni attuali siano decisamente peggiorate e l'uso sempre più smodato dei social abbia progressivamente ridotto il numero di chi ci prova dal vivo. Un gran peccato, davvero.
È un sandwich quello che leggo? Tipo inizi col farmi i complimenti per come scrivo (grazie), poi metti una accusa di essere un giornalista infiltrato (sto studiando per diventare insegnante, attualmente vivo dai miei, altro che redazioni e giornali) e poi concludi con la condivisione di idee?:ROFLMAO:
Comunque per restare in tema, condivido in pieno il fatto che parlare con le ragazze in questi anni mi ha un po' sciolto, capisco cosa dici, ed anche a me fa bene scherzare ed essere "cocky" con una spalla. Gli amici miei scopavano ovviamente il doppio di me, ma io me la cavavo meglio con le battute. Anche se devo dire che sono rimaste alcune rigidità, io sono una persona ansiosa e rovino tutto. La mia difficoltà più grande è gestire i tempi della messaggistica via social. Volenti o nolenti, quando le conosci a un certo punto dovete salutarvi e c'è la prova del nove: chiedi il contatto e se te lo danno il gioco si sposta tutto lì, nel loro regno. Se non sai come mandare avanti le cose con quelli, diventa dura.
Io ancora oggi odio quando fanno finta di non leggere i messaggi che gli ho scritto, magari anche i messaggi per invitare ad uscire, facendo le finte impegnate. Nella mia mente non esiste che una ragazza non controlli il suo smartphone ogni quarto d'ora...
 
È un sandwich quello che leggo? Tipo inizi col farmi i complimenti per come scrivo (grazie), poi metti una accusa di essere un giornalista infiltrato (sto studiando per diventare insegnante, attualmente vivo dai miei, altro che redazioni e giornali) e poi concludi con la condivisione di idee?:ROFLMAO:
Comunque per restare in tema, condivido in pieno il fatto che parlare con le ragazze in questi anni mi ha un po' sciolto, capisco cosa dici, ed anche a me fa bene scherzare ed essere "cocky" con una spalla. Gli amici miei scopavano ovviamente il doppio di me, ma io me la cavavo meglio con le battute. Anche se devo dire che sono rimaste alcune rigidità, io sono una persona ansiosa e rovino tutto. La mia difficoltà più grande è gestire i tempi della messaggistica via social. Volenti o nolenti, quando le conosci a un certo punto dovete salutarvi e c'è la prova del nove: chiedi il contatto e se te lo danno il gioco si sposta tutto lì, nel loro regno. Se non sai come mandare avanti le cose con quelli, diventa dura.
Io ancora oggi odio quando fanno finta di non leggere i messaggi che gli ho scritto, magari anche i messaggi per invitare ad uscire, facendo le finte impegnate. Nella mia mente non esiste che una ragazza non controlli il suo smartphone ogni quarto d'ora...
Si il difficile anche per me è sempre stato il dopo. Rompere il ghiaccio se si è un po' sciolti, simpatici e pronti al rifiuto è la parte più dolce, soprattutto quando si è in sintonia con la spalla. Poi il percorso prosegue in solitaria, parole e tempistiche giuste diventano determinanti ed è molto facile bruciarsi. Poi se si è troppo riflessivi e controllanti è finita.
 
(Potete saltare alla parte del grassetto se volete)

Nel post di presentazione l'ho un po' anticipato. Può essere che mi sbagli ma credo che sentirete alcune cose da parte mia che vi faranno pensare: "Non è uno di noi". Ma sono qui, e sono qui per un'ottima ragione.
Voglio raccontarvi della mia vita più recente, diciamo gli ultimi cinque sei anni.
Vivo in una provincia del sud, una provincia che si svuota d'inverno e che si riempie di estate.
No, anzi, dovrei partire da molto più indietro, dovrei partire da me.
Io sono sempre stato un tipo vulcanico ed estroverso, almeno a livello superficiale. Uno che non si fa problemi a fare il kamikaze, a presentarsi a delle ragazze che sono per i cazzi loro. Per qualcuno sono addirittura talentuoso, in questo, e magari in un altro post vi parlerò nel dettaglio di tutte le idiozie che ho provato nel tentativo di conoscere, alcune delle quali hanno funzionato e sono semplici ma efficacissime.
Negli ultimi cinque sei anni, ad un certo punto, i miei amici si sono decisi a fare questa cosa: al posto di passare le serate a farci la passeggiata e deprimerci, piuttosto fermare delle belle ragazze e provare a conoscersi. Mal che vada, che doveva succedere? Ci mandano via? Eh figurati, siamo già soli, non possiamo esserlo più di così. E quindi...
Ci siamo divertiti. Parecchio. Anche se praticamente non abbiamo scopato quasi mai. Attenzione: quasi mai, badate bene. In quel "quasi" c'è un universo che in fondo ci ha salvato. Ed a parte ciò, è stato sicuramente meglio di abbandonarsi alla depressione. Ora questa pratica credo di stare per accantonarla, ma ne parlerò in separata sede...

La cosa fondamentale di questo approccio alla vita, è puntare sulla quantità oltre che sulla qualità. Ed in questo è stato fondamentale il mio background lavorativo: nella mia vita io ho avuto la "fortuna" di lavorare dentro un callcenter. Al callcenter sai che farai qualcosa come 400 chiamate in un giorno, e che riuscirai a chiudere qualcosa come 5-6 contratti-appuntamenti eccetera. Vuol dire che per 394-395 volte ti chiudono il telefono in faccia: devi esser un panzer.

Ma i risultati comunque li fai, se lavori bene.

Ho preso questo concetto, e l'ho trasposto alle mie estati ed agli incontri con le ragazze. Ovviamente non fermavamo 400 ragazze a sera. Si bighellonava in giro, si andava scrutando quale gruppo fosse interessante e possibilmente fattibile (cioè quali ragazze sembrano avere un'aria positiva e quindi non ti respingono malamente appena arrivi) e si sceglieva di fare almeno un tentativo a serata. Mal che vada? L'ho scritto sopra.

E funziona. Ad aiutare era il contesto: vivo in un posto in cui a dispetto della reputazione "latina-focosa" del sud, non si fanno più questo genere di cose. Una volta sì. Oggi si usano molto i social, si aggiunge la tizia, e si spera. Ma tutto ciò mette nelle mani delle ragazze troppo potere. Quando invece loro sono sedute su un muretto e parlano di cavolate, quasi certamente si annoiano, perchè la noia è ormai il leit motiv della vita di ognuno di noi. Intervenire in questo contesto, magari facendo i simpatici, vuol dire (che ci crediate o no) migliorare la loro serata.

Questo tipo di prospettiva e questo agire mi ha aiutato molto, e come da titolo, mi ha portato anche a scopare.
E vi posso dare la mia opinione su quali siano le situazioni in cui si scopa?
Quando becchi quella che vuole. Vi posso assicurare che l'approccio non conta tantissimo, basta solo che non sia terrificante. Vorrei poter raccontare che io sia stato un grande latin lover, che io abbia tenuto il coltello dalla parte del manico, che io abbia condotto il gioco. No. Non è andata così per me. Io mi limitavo ad essere simpatico, a proporre, poi son state loro a dire sì, e molte meno si sono concesse per il sesso: ma ci sono state, questo posso dirlo. Mi dispiace però che sono stato sempre io a rincorrere loro e quasi mai sono stato rincorso. Ancora oggi è così...
Questo perchè sono io a fermarle e quindi io a fare la prima mossa, ma nel momento in cui è fatta questa, il gioco ritorna immediatamente nelle loro mani.
Fatto sta, che funzionicchiò.
Vi racconto due banalissime occasioni: si balla al lido, serata italiana (vanno molto nella mia zona). C'è una che guarda. Si tratta di una quarantenne, ma di bell'aspetto, si manteneva bene. A un certo punto stiamo ballando vicini e per mio cazzeggio inizio a cantare insieme a lei la Carrà. Si ride, si scherza...da premettere: odio la discoteca, sto tutto il tempo a sognare che esploda tutto, ma mi ci adatto per poter avere momenti come questo e se prima non mi calo un negroni non riesco a sciogliermi. Le chiedo sorridendo come si chiama, e poi iniziamo a parlottare. Quando va via, riesco ad ottenere il numero di telefono. Il resto è abbastanza naturale, bisogna semplicemente proporre una birretta. Con lei funzionò.

In un'altra occasione, di tre anni fa, conobbi la donna che mi ha devastato il cuore e che in fondo mi ha portato qui dentro. Anche lei 40. Ma vi assicuro, ragazzi miei, la ragazza più bella che io abbia mai avuto. Con lei non nacque mai una relazione. Sin dall'inizio fu chiara, con me, che sarebbe stata libera di andare anche con altri. Fu quella che molto banalmente si chiama scopamicizia. Ma in fondo, ha senso cercare di razionalizzare ed auto imporsi di non innamorarsi? Se queste scopamicizie durano due anni, si possono definire tali? Se si va al cinema insieme, si può dire che fu solo sesso..? Se abbiamo gli stessi gusti musicali? E potrei andare avanti.
Io ci rimasi sotto, innamorato perso, e dipendente dal sesso che mi concedeva, raramente. Questo era il punto dolente. Non ci si vedeva spesso. Soprattutto d'estate, quando si poteva andare in spiaggia. Sto ancora asciugando le lacrime perchè, questa di estate, dopo averla vista con il collo mangiato da un'altra persona, ad un locale, ho realizzato più fattivamente quanto fossimo realmente distanti.
È stata la mia esperienza più importante degli ultimi anni, finita con un'umiliazione totale e la mia autostima devastata. Ho sempre avuto il sospetto di non averla soddisfatta a dovere a letto, e che per questo lei si sia stufata di me. Nonostante ciò, non le posso rimproverare nulla, lei è stata a livello personale assolutamente corretta ed onesta: patti chiari, amicizia lunga. Una donna spaziale, una grande persona. E piango, vi assicuro, perchè so che non troverò mai nessuno come lei. Anche con la chiamata numero 401 del callcenter.
Ebbene, tutto questo è ciò che è stato ma... come l'ho conosciuta? Lei era seduta davanti ad un muretto, di fronte ad un locale (lo stesso dove questa estate la vidi col collo impegnato). Era con sua sorella. Entrambe chine sul cellulare, apparentemente annoiate: la situazione in cui o ti mandano via a malomodo, o ti ringraziano per aver spezzato l'empasse.
Mi sono buttato, con un mio amico alto 2 metri e strabico, ma simpaticissimo.
"Ciao ragazze, una domanda: voi preferireste avere un post su instagram con ventimila like, oppure che due bei ragazzi vengano a sconcicarvi in serate noiose come queste?" Sconcicare è un termine delle mie parti, che vuol dire sostanzialmente flirtare.
Come vedete è una frase ridicola. Ma lei era in un certo periodo, ed ho avuto fortuna.

E ora sanguino. Non ho mai comandato in questo "rapporto". Ha sempre avuto lei tutto il potere. Non sarebbe potuto essere altrimenti. Non mi pento di niente ed anzi in fondo la ringrazio. Mi ha in un certo senso condannato, perchè ora non riesco a rinunciare ad un'idea alta, che credetemi, sono sicuro di non poter permettermi.
Mi manca quello che ho assaggiato, e non è affatto facile ricominciare a fare quelle quattrocento chiamate.
Onestamente ho smesso di leggere a "lei quarantenne/40"...
 
Back
Top