Femminismo

Scusa ma cosa ha studiato Carlotta Vagnoli e gente simile?
Sono dovuta andare a googolarla. Personalmente, è solo una delle tante che parla di femminismo e non so neanche come.
Ci sono nomi più adatti, li ho scritti nel commento poco sopra questo.
Morti per crimini violenti in maggioranza uomini,
Morti sul lavoro in maggioranza uomini,
Senzatetto in maggioranza uomini.

Dovremmo essere noi a chiedere maggiori diritti.

Altro che le stronzate femministe.
Il 93,3% (dati Istat) degli autori di omicidio è un uomo, si, anche nei casi di crimini contro gli uomini stessi.
Perchè una società che innalza valori come violenza, aggressività, razionalità e intelligenza matematica e strategica accomunandola alla sfera maschile, e abbassa valori quali empatia, sensibilità, emotività e intelligenza emotiva e sociale che associa alla sfera femminile, è innanzitutto una società che vuole continuare a sostenere che ci siano prerogative per uno o per l'altro sesso a favore di uno e dell'altra sfera. È una società che non accetta che entrambi i sessi accolgano in sè le due sfere, perchè è oggettivamente più facile perpetrare ruoli ben definiti e distinti.

È inoltre una società che non solo contrasta la possibilità che la donna faccia proprie le caratteristiche maschili, ma che schifa l'entrare in contatto con quelle femminili.

Se l'uomo, per primo, ripugna la propria sfera femminile e ciò che ne consegue, allora ripugna la donna.
E non può esserci parità finchè entrambi i sessi non interiorizzano l'altro.
Ma un mondo in cui le differenze sarebbero minime è un mondo che spaventa tutti, anche le donne, perchè ci si illude che vivendo una categoria si possa essere in possesso di privilegi del ruolo di genere che incarni. E' un'illusione, è più ciò che perdiamo che quello che otteniamo.
Non c'è abbastanza profondità per capire che la vera lotta maschio e femmina avviene all'interno di noi, fuori è solo la maldestra espressione che abbiamo di far prevaricare una, così da poter reprime in pace ciò che ci hanno detto non essere nostro.

Morti sul lavoro, dovuto al fatto che gli uomini fanno, in quantità maggiore, fanno lavori pericolosi ed estenuanti per il fisico. Cosa che, appunto, andrebbe scardinata dall’idea che uomo e donna possono fare tutti i lavori, non ci sono lavori preclusi per l’uno o per l’altro.

Senzatetto, sono troppe le motivazioni da discutere qua, ma una maggiore probabilità a comportamenti dipendenti alle sostanze,all’abuso di alcol, il fatto di non chiedere aiuto o non avere reti di supporto, la difficoltà a trovare lavoro ad una certa età rispetto alla donna che è probabile si sia accasata con qualcuno (in un’eventuale stato di eguale licenziamento intendo) e anche qua, sono disparità che vanno messe in luce e combattute perchè relative sempre a stereotipi nel maschile e nel femminile. Ma combattere e metterle in luce non vuol dire contrastare quelli femminili.
 
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Sono dovuta andare a googolarla. Personalmente, è solo una delle tante che parla di femminismo e non so neanche come.
Ci sono nomi più adatti, li ho scritti nel commento poco sopra questo.

Il 93,3% (dati Istat) degli autori di omicidio è un uomo, si, anche nei casi di crimini contro gli uomini stessi.
Perchè una società che innalza valori come violenza, aggressività, razionalità e intelligenza matematica e strategica accomunandola alla sfera maschile, e abbassa valori quali empatia, sensibilità, emotività e intelligenza emotiva e sociale che associa alla sfera femminile, è innanzitutto una società che vuole continuare a sostenere che ci siano prerogative per uno o per l'altro sesso a favore di uno e dell'altra sfera. È una società che non accetta che entrambi i sessi accolgano in sè le due sfere, perchè è oggettivamente più facile perpetrare ruoli ben definiti e distinti.

È inoltre una società che non solo contrasta la possibilità che la donna faccia proprie le caratteristiche maschili, ma che schifa l'entrare in contatto con quelle femminili.

Se l'uomo, per primo, ripugna la propria sfera femminile e ciò che ne consegue, allora ripugna la donna.
E non può esserci parità finchè entrambi i sessi non interiorizzano l'altro.
Ma un mondo in cui le differenze sarebbero minime è un mondo che spaventa tutti, anche le donne, perchè ci si illude che vivendo una categoria si possa essere in possesso di privilegi del ruolo di genere che incarni. E' un'illusione, è più ciò che perdiamo che quello che otteniamo.
Non c'è abbastanza profondità per capire che la vera lotta maschio e femmina avviene all'interno di noi, fuori è solo la maldestra espressione che abbiamo di far prevaricare una, così da poter reprime in pace ciò che ci hanno detto non essere nostro.

Morti sul lavoro, dovuto al fatto che gli uomini fanno, in quantità maggiore, fanno lavori pericolosi ed estenuanti per il fisico. Cosa che, appunto, andrebbe scardinata dall’idea che uomo e donna possono fare tutti i lavori, non ci sono lavori preclusi per l’uno o per l’altro.

Senzatetto, sono troppe le motivazioni di cui discutere qua, ma una maggiore probabilità a comportamenti dipendenti alle sostanze,all’abuso di alcol, il fatto di non chiedere aiuto o non avere reti di supporto, la difficoltà a trovare la lavoro ad una certa età rispetto alla donna che è probabile si sia accasata con qualcuno (in un’eventuale stato di eguale licenziamento intendo) e anche qua, sono disparità che vanno messe in luce e combattute perchè relative sempre a stereotipi nel maschile e nel femminile. Ma combattere e metterle in luce non vuol dire contrastare quelli femminili.
Il femminismo non cerca sistematicamente di distruggere il maschile e la figura del padre, secondo te?
 
Ciao,

Allora, vorrei risponderti su più punti, ma credo che diventerebbe dispersivo, perciò cercherò di limitarmi.

Punto numero uno: a me piace sentirmi uomo, a te non piace sentirti donna? Perché dovremmo diventare tutti la stessa cosa? Significherebbe rinunciare alla nostra identità ed alle nostre caratteristiche personali...


Punto due: non mi piace il femminismo perché il femminismo vuole la parità solamente quando a beneficiarne sono le donne, mi spiego megli, il femminismo ha mai fatto qualcosa per:
-differenze di trattamento uomini-donne in ambito scolastico/accademico
-suicidi maschili
-violenza contro gli uomini
-isolamento sociale degli uomini
- carcerati e senzatetto (che sono per la stragrande maggioranza uomini)
-morti sul lavoro (90 e rotti % uomini)
-tutela dei diritti degli uomini durante separazioni e divorzio
-affidamento dei figli
Ecc ecc.

Come può il femminismo essere un movimento per la parità se poi si occupa solo dei problemi femminili?
Come può il femminismo essere un movimento per la parità se si chiama femminismo?
No, a me piace sentirmi una persona, un essere umano.
Voglio essere valutata in quanto essere pensante, critico, avente delle idee e con possibilità di agire sul mondo.
Il femminismo, a livello teorico, può parlare dei problemi maschili, ma rimane teorico,
Perchè tanti problemi maschili, visto che sono vissuti all’interno di contesti maschili, devono essere trattati da persone che li hanno vissuti.
Io potrei anche aprire un canale e parlarne ma arriverebbero, giustamente, uomini a dirmi “ma tu che ne sai? Ma chi cazzo sei e perchè parli per me? X non è esattamente come lo hai detto, perchè io e i miei amici sentiamo più Y”, capisci che non sarebbe neanche corretto.
Gestire i problemi maschili, ma non per affermare la mascolinità e la virilità richiesta da questa società, ma per capire quali richieste vengono fatte alla figura del maschio e smussarle, modificarle, dare ad esso più umanità (come prova a fare il femminismo con la donna), perchè dovrebbe essere sbagliato?
 
No, a me piace sentirmi una persona, un essere umano.
Voglio essere valutata in quanto essere pensante, critico, avente delle idee e con possibilità di agire sul mondo.
Il femminismo, a livello teorico, può parlare dei problemi maschili, ma rimane teorico,
Perchè tanti problemi maschili, visto che sono vissuti all’interno di contesti maschili, devono essere trattati da persone che li hanno vissuti.
Io potrei anche aprire un canale e parlarne ma arriverebbero, giustamente, uomini a dirmi “ma tu che ne sai? Ma chi cazzo sei e perchè parli per me? X non è esattamente come lo hai detto, perchè io e i miei amici sentiamo più Y”, capisci che non sarebbe neanche corretto.
Gestire i problemi maschili, ma non per affermare la mascolinità e la virilità richiesta da questa società, ma per capire quali richieste vengono fatte alla figura del maschio e smussarle, modificarle, dare ad esso più umanità (come prova a fare il femminismo con la donna), perchè dovrebbe essere sbagliato?
E' un attacco sistematico al maschile.
 
Il femminismo non cerca sistematicamente di distruggere il maschile e la figura del padre, secondo te?
No, cerca di ridimensionare il significato di femminile e maschile che sono troppo distanti, e anzi, dargli più chiave “umana”.
Il padre, gli uomini, hanno diritto alla cura del figlio quanto ce l’ha la madre. Ma la cultura in cui siamo permeati rende il padre una figura distante, asettica, priva di emozioni se non quelle di protezione, sacrificio, aggressività. Sinceramente, non comprendo come non lottiate per liberarvi da tutto ciò e non sentiate di meritare anche voi di essere figure adatte alla cura e all’amore. Tante delle definizioni date al maschile, una volta adulti, vi si ritorcono contro e ne rimanete incastrati, senza che ve ne rendiate conto
 
E' un attacco sistematico al maschile.
Non rispondo ai commenti riguardo sta cosa perchè non c’entrano nulla con il topic.
Sono una donna, tranquilli. Ma non sono in questo forum per fare la donna, sono in questo forum per condividere idee con voi, non voglio targhette, se volete parlo al maschile se è quello che devo fare per avere diritto quanto voi di stare qui.
 
Allora che cazzo state/stiamo a fare qua?!??....
La redpill io non la metto in discussione, ma quello che ha scritto lei va molto oltre il concetto di redpill, ti spiega il perché di certi comportamenti e spiega che non sono biologici ma indotti dall'educazione che riceviamo.

Edit. Mi riferisco alla risposta che ha dato a nonmipiaci, il resto ancora non lo leggo tutto.
 
scusami ma penso che quello che hai appena detto sia completamente disconnesso dalla realtà.
Come pensi di poter sradicare tutti quegli standard che sono richiesti agli uomini? Non saprei come spiegartelo in maniera corretta ma non ha senso, è giusto che un uomo forte e benestante sia di conseguenza visto meglio rispetto a un parassita che non esce di casa.
Ma il secondo appunto non si può neanche definire uomo. Un uomo per essere tale deve essere in grado di vivere autonomamente.
Il problema dei giorni nostri sono le signorine che si divertono a classificare gli uomini con standard completamente sbagliati, che non si basano sulla sopravvivenza, ma come aveva detto qualcuno prima, sul puro edonismo.
Quindi io penso che, primo, non si possa e non si deve neanche se si potesse, togliere gli standard che rendono un uomo tale, e poi, insegnare alle donne come valutare in modo corretto il valore di un uomo.
Mi piace molto la tua spiegazione e mi dispiace che mi ritieni talmente inferiore a te da non poter discutere.
Come ho detto in più commenti, è logico che il singolo ricerchi nel partner il miglior pretendente possibile. Ma il concetto di migliore non è biologico, questo dico. È culturale e come tale ha possibilità di modifica.
Non metto in dubbio che l’esemplare migliore di essere umano sia una persona strutturata, che protegge gli altri, sicura di sè, scattante, atletica, forte, altruista, buona, intelligente e adattiva.
Ma siamo esseri umani e come tali non possiamo essere tutto questo, possiamo ambire a qualcosa, possiamo avere tendenze naturali verso una o l’altra caratteristica. Ci sarà chi è nato per dare al mondo una nuova teoria da premio nobel, chi per vincere le olimpiadi.
Non voglio togliere le qualità a cui puntare, vorrei che fossero parificate tra uomo e donna. Ed è giusto che l’uomo, se sensibile ed empatico, non venga relegato in un angolo ma elogiato come avente una sensibilità fuori dal comune.
Non esistono caratteristiche intrinsecamente buone per uomo e donne, o meglio, esistono, ma perchè la coltura continua a farle esistere. E capisci che così facendo si richiedono caratteristiche specifiche fa raggiungere anche a chi, quelle caratteristiche, non le ha innate ma magari ne ha altre che lo/la farebbero spiccare.
Per me hai mischiato qualità umane con qualità richieste uomo e donna
Ma che stai dicendo scusa, gli istinti biologici e le pulsioni sessuali sono cose che non si possono controllare, il sistema di cui parli non c'entra proprio un bel niente. Se noi uomini non avessimo livelli di testosterone così alti non vedremmo il sesso come essenziale e non soffriremmo in caso di carestia, bensì lo troveremmo solo come un'attività piacevole da fare in compagnia. Come puoi essere serio quando dici "Non vi serve una donna per essere completi", è importante per un uomo come per una donna accedere alla propria sfera sessuale e no, l'ipergamia trascende il concetto che gli uomini sono sempre affamati di sesso, è una condizione molto più complessa che molti hanno già commentato in modo anche incredibilmente approfondito, altro che focus e vari. Mi ricordo un manoscritto del caro @Avanguardia che parlava dell'ipergamia molto bene.
Sì ma io non ho mai negato le pulsioni sessuali, ma piuttosto che il contesto influenza l’importanza attribuita al sesso e a QUALE tipologia di sesso. Se vi viene presentato come un qualcosa di primario a livello di ego e di dignità crescerai interiorizzando questa visione.
Non ho mai detto di diventare un monaco buddista e praticare la castità.
L’ipergamia femminile mi sembra spiegata facilmente da una disuguaglianza economica e sociale della donna nel tempo, ovvio che in assenza di risorse proprie debba cercare il capo branco migliore, lo farebbe anche l’uomo in una società costruita al contrario, è elementare sopravvivenza.
Non contando che una società come la nostra valorizza soldi, status e da alla mascolinità (intesa come virilità) caratteristiche desiderabili.
In un contesto in cui la caratteristica desiderabile fosse un’altra, vedresti donne (e uomini) andare verso quest’ultima.
Il femminismo comunque critica l’ipergamia perchè viene vista come opposta alla parità di genere, visto che perpetra il divario di status tra uomo e donna.
Più progrediamo nella parità e più dovrebbe affievolirsi, non il contrario.
Ripeto, donne che cercano status e soldi e non sono femministe
 
@Gelointenso_isback avendo discusso con stocazz@ anche in privato ci tengo a specificare che lei non mi pare abbia mai detto che la redpill sia infondata ma piuttosto cerca una spiegazione e conseguente soluzione, si ammetto che delle volte si esprime in modo eccessivamente blupillato ma quello che dice è sempre estremamente interessante.
 
No, è un attacco al maschile e al femminile stereotipati. E all’idea che maschio e femmina debbano assimilare in sè solo uno o l’altro. L’essere umano, tutti, abbiamo bisogno di entrambi per essere completi, nessuno escluso
Fammi un esempio di una vera femminista italiana a tuo giudizio, per favore.
 
Cosa vuole rispondere è stato asfaltato senza pietà...
Aspetta, credimi che non c’è nessuno qui che asfalta nessuno.. vorrei solo che si vedessero le cose come stanno perchè farebbero più bene a voi che a chi attaccate nel forum.
Il mio è un sincero dibattito, poi se ho accesso i toni in quel commento è perchè mi ha risposto stizzito, ma non ho assolutamente nulla contro l’utente
 
Sul fatto che le donne che cercano soldi e status per mezzo degli uomini non siano femministe ma semmai dissonanti cognitive se si dichiarano femministe, nulla da contestare. Il vero spirito del femminismo dovrebbe essere tutt' altro che quello, poi, si sa, un pò per prigrizia, un pò perché il potere avvelena sempre i pozzi di ogni fenomeno culturale che può disturbarlo, si hanno le rivoluzioni incompiute.
 
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