Non voglio lavorare

Consiglio a tutti voi i video sul minimalismo dello YouTuber Antonio Martone:

spiega in maniera molto efficace ed assertiva come uscire dal sistema, che non intende di fare i bagagli ed andare sul l’eremo, ma a ragionare con la propria mente senza lasciarsi condizionare dai giudizi altrui o dalle trappole del consumismo.
 
Cazzo c'entra il lavoro con lo scopare. Uno lavora per lo stipendio. Poi semmai, se vi avanza qualcosa, andate a puttane. Però in effetti io ve la darei l'invalidità per la vostra malattia mentale. Ci sta. Però in compenso dovreste zappare la terra
CANCER, io sono il primo che vorrei lavorare su degli orti per essere il più possibile autosufficiente dal punto di vista alimentare, che vorrei raccogliere l' acqua da bere e per altri usi dalle sorgenti di montagna, che vorrei raccogliere tranquillamente la legna in campagna ecc., ma, non te lo fanno fare, sorgenti oggi di acqua potabile in montagna c'è ne sono poche ed è vietato tagliare legna.
Il genere umano non è fatto per stare ore ed ore, dentro uno scatolone di cemento e metallo, a lavorare secondo ritmi scanditi da altri, per la maggior parte della sua storia ha sempre vissuto come cacciatore-agricoltore o come agricoltore semmai, è vero pure tenendo conto di altre civiltà avanzate esistite nella storia come Atlantide, durate anche esse alcuni secoli. Per questo nei paesi avanzati stanno esplodendo certi fenomeni come hikkikomori, NEET, fare il tanto giusto per avere un tozzo di pane ed acqua e finito. Questo breve excursus antropologico per osservare che quanto leggi qui riguardo la fuga dal lavoro (non lavoro inteso in senso generale, ma lavoro inteso come è nella società complessa, quello in azienda) rientra nella natura umana. Ovvio che in mancanza della figa, le motivazioni a stare tante ore in un luogo chiuso assieme ad altri e seguendo ritmi, modalità di essere, di pensare, decise da altri, si approssimino allo ZERO.
 
Lavori, paghi le tasse mantieni il carrozzone e aiuti NP e chad a vivere la loro bella vita.

Tu che benefici ottieni?
Lavori, paghi IRPEF, addizionali comunali, addizionali regionali, contributi INPS da parte tua e del datore di lavoro... a te restano le briciole.

Praticamente io e mia moglie stiamo lavorando per mantenere l'intero palazzo dove vivo (dove vivono tutti vecchi o gente che lavora a nero come il cugino di mia madre), e dobbiamo anche pagare per avere quel minimo di prevenzione sanitaria che ci spetterebbe di diritto nel pubblico, ma ovviamente tocca andare al privato perchè le liste sono infinite (mia suocera sta aspettando da un anno di essere chiamata per un'operazione chirurgica, ditemi voi se è normale...)
 
Lavori, paghi IRPEF, addizionali comunali, addizionali regionali, contributi INPS da parte tua e del datore di lavoro... a te restano le briciole.

Praticamente io e mia moglie stiamo lavorando per mantenere l'intero palazzo dove vivo (dove vivono tutti vecchi o gente che lavora a nero come il cugino di mia madre), e dobbiamo anche pagare per avere quel minimo di prevenzione sanitaria che ci spetterebbe di diritto nel pubblico, ma ovviamente tocca andare al privato perchè le liste sono infinite (mia suocera sta aspettando da un anno di essere chiamata per un'operazione chirurgica, ditemi voi se è normale...)
Secondo me prima o poi l'Italia farà la fine della Grecia...
 
CANCER, io sono il primo che vorrei lavorare su degli orti per essere il più possibile autosufficiente dal punto di vista alimentare, che vorrei raccogliere l' acqua da bere e per altri usi dalle sorgenti di montagna, che vorrei raccogliere tranquillamente la legna in campagna ecc., ma, non te lo fanno fare, sorgenti oggi di acqua potabile in montagna c'è ne sono poche ed è vietato tagliare legna.
Il genere umano non è fatto per stare ore ed ore, dentro uno scatolone di cemento e metallo, a lavorare secondo ritmi scanditi da altri, per la maggior parte della sua storia ha sempre vissuto come cacciatore-agricoltore o come agricoltore semmai, è vero pure tenendo conto di altre civiltà avanzate esistite nella storia come Atlantide, durate anche esse alcuni secoli. Per questo nei paesi avanzati stanno esplodendo certi fenomeni come hikkikomori, NEET, fare il tanto giusto per avere un tozzo di pane ed acqua e finito. Questo breve excursus antropologico per osservare che quanto leggi qui riguardo la fuga dal lavoro (non lavoro inteso in senso generale, ma lavoro inteso come è nella società complessa, quello in azienda) rientra nella natura umana. Ovvio che in mancanza della figa, le motivazioni a stare tante ore in un luogo chiuso assieme ad altri e seguendo ritmi, modalità di essere, di pensare, decise da altri, si approssimino allo ZERO.
Da come hai capito io sono uno sviluppatore software: secondo te io sarei più utile per la società a lavorare su un sistema open source che possa essere utilizzato da chiunque (tipo dalla pubblica amministrazione, da università e da ricercatori indipendenti e autonomi), o a fare quello che faccio attualmente, cioè scrivere codice per un'azienda che praticamente vende pubblicità al limite della spazzatura?
 
Da come hai capito io sono uno sviluppatore software: secondo te io sarei più utile per la società a lavorare su un sistema open source che possa essere utilizzato da chiunque (tipo dalla pubblica amministrazione, da università e da ricercatori indipendenti e autonomi), o a fare quello che faccio attualmente, cioè scrivere codice per un'azienda che praticamente vende pubblicità al limite della spazzatura?
Molto più utile nel primo caso, nel secondo invece risulti un talento sprecato.
 
CANCER, io sono il primo che vorrei lavorare su degli orti per essere il più possibile autosufficiente dal punto di vista alimentare, che vorrei raccogliere l' acqua da bere e per altri usi dalle sorgenti di montagna, che vorrei raccogliere tranquillamente la legna in campagna ecc., ma, non te lo fanno fare, sorgenti oggi di acqua potabile in montagna c'è ne sono poche ed è vietato tagliare legna.
Il genere umano non è fatto per stare ore ed ore, dentro uno scatolone di cemento e metallo, a lavorare secondo ritmi scanditi da altri, per la maggior parte della sua storia ha sempre vissuto come cacciatore-agricoltore o come agricoltore semmai, è vero pure tenendo conto di altre civiltà avanzate esistite nella storia come Atlantide, durate anche esse alcuni secoli. Per questo nei paesi avanzati stanno esplodendo certi fenomeni come hikkikomori, NEET, fare il tanto giusto per avere un tozzo di pane ed acqua e finito. Questo breve excursus antropologico per osservare che quanto leggi qui riguardo la fuga dal lavoro (non lavoro inteso in senso generale, ma lavoro inteso come è nella società complessa, quello in azienda) rientra nella natura umana. Ovvio che in mancanza della figa, le motivazioni a stare tante ore in un luogo chiuso assieme ad altri e seguendo ritmi, modalità di essere, di pensare, decise da altri, si approssimino allo ZERO.
Si ma non c'entra niente il lavoro con la figa. Il lavoro te lo remunerano in soldi, non in natura. Non è mai esistito nella storia umana che uno ha lavorato soltanto siccome poi una volta tornato a casa poteva scopare la moglie cessa e pelosa
 
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