CANCER, io sono il primo che vorrei lavorare su degli orti per essere il più possibile autosufficiente dal punto di vista alimentare, che vorrei raccogliere l' acqua da bere e per altri usi dalle sorgenti di montagna, che vorrei raccogliere tranquillamente la legna in campagna ecc., ma, non te lo fanno fare, sorgenti oggi di acqua potabile in montagna c'è ne sono poche ed è vietato tagliare legna.
Il genere umano non è fatto per stare ore ed ore, dentro uno scatolone di cemento e metallo, a lavorare secondo ritmi scanditi da altri, per la maggior parte della sua storia ha sempre vissuto come cacciatore-agricoltore o come agricoltore semmai, è vero pure tenendo conto di altre civiltà avanzate esistite nella storia come Atlantide, durate anche esse alcuni secoli. Per questo nei paesi avanzati stanno esplodendo certi fenomeni come hikkikomori, NEET, fare il tanto giusto per avere un tozzo di pane ed acqua e finito. Questo breve excursus antropologico per osservare che quanto leggi qui riguardo la fuga dal lavoro (non lavoro inteso in senso generale, ma lavoro inteso come è nella società complessa, quello in azienda) rientra nella natura umana. Ovvio che in mancanza della figa, le motivazioni a stare tante ore in un luogo chiuso assieme ad altri e seguendo ritmi, modalità di essere, di pensare, decise da altri, si approssimino allo ZERO.