Vorrei capire cosa intendi con "i paesi dove i vostri ideali di libertà sono riusciti ad emergere sono allo sfascio".
Gli ideali di libertà sarebbero? Poter avere un conto in banca? Potrò scegliere cosa fare del mio futuro? Potrai votare, poter essere considerato pari?
C'è gente, qui in mezzo, che ci vorrebbe rinchiuse in casa. Letteralmente. E non è solo qui in mezzo, è anche là fuori. C'è gente che non ci chiama "non persone" per meme o per consuetudine, c'è gente che ci considera davvero tali. Parli in negativo delle libertà conquistate come se non ci fossero dovuti, sia a te che a me, in quanto esseri umani.
Dici che tutto ci è dovuto, ma cosa, di preciso? Ci facciamo il mazzo quanto gli altri, studiamo quanto gli altri, ci ammaliamo quanto gli altri, siamo persone quanto gli altri, e spendiamo sentirmi privilegiata perché quattro sgallettate trovano uno scemo ricco abbastanza da camparle? Dovrei sentirmi privilegiata perché entrando in un locale e urlando "sesso gratis" forse qualcuno sarebbe pronto a sbattermi in bagno, come se fosse un privilegio o la soddisfazione della vita?
Dove sta il privilegio? Nell'essere percepita come carne da macello utile solo a fare ipotetici bocchini? Perché tranquilli, non siete solo voi a pensarlo.
Negare l'unicità del singolo, preferendo ridurlo a branco.
Il problema della società di oggi? Il capitalismo sfrenato che crea guerre tra poveri e guerre nel vero senso del termine. E la conseguente incapacità di guardare all'altro come individuo e non come meccanismo con un'utilità. Una società che va a pezzi perché si smette di essere soldatini educati al loro posto è una società che DEVE andare a pezzi. Se pensi che la libertà raggiunta sia motivo di disgregazione, allora la disgregazione è necessaria.
Le nostre nonne sanno cos'era prima, e non vogliamo tornarci. (Quando parlo al plurale, includo me e chi la pensa come me. Non tutte le donne).
Penso che la società sia ancora sessista? Sì. Quando dà il figlio a me e non a te perché io sono la mammina, e il padre è considerato non necessario. Quando bambine e bambini crescono ancora pensando che la gelosia morbosa sia normale. Quando il congedo di maternità è più lungo di quello di paternità. Quando viene criticata la scarsa presenza femminile nei lavori pesanti, ma la presenza femminile in tali lavori viene scoraggiata, facendo notare il nostro essere "poco adatte" (quindi questi lavori pesanti dobbiamo farli o no?). Quando i ragazzini vengono cresciuti ancora rinchiusi in ruoli ritenuti naturali, che li omologano senza possibilità di fuga. Quando io sono prima madre e poi persona, e tu prima lavoratore e poi persona.
E quando la gente può pensare di umiliare una persona trattandola come un pezzo di carne in quanto donna, per poi definirsi senza problemi "bravo ragazzo