mcanrew
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In Gran Bretagna sotto i 40 anni il divario salariale di genere già non esiste più: permane fra le generazioni più anziane, ma è un retaggio del passato destinato a dissolversi. Adesso sta emergendo una tendenza di segno opposto: nella fascia 20-26 anni le ragazze hanno sorpassato i ragazzi in termini di stipendi. Inoltre, nella fascia 20-24 anni il livello di occupazione delle ragazze è del 3% più alto di quello dei ragazzi. È la conseguenza dell’onda lunga che vede già da tempo le femmine andare meglio a scuola e frequentare l’università in percentuale maggiore dei maschi. Ma non si tratta solo di questo: soprattutto nei lavori per non laureati, le ragazze guadagnano ormai di più.
Una situazione che ha conseguenze sociali e politiche dirette: anche sul piano delle relazioni personali, le femmine trovano meno partner di pari livello, ma soprattutto la traiettoria discendente dei ragazzi sta creando una generazione di giovani maschi frustrati e lasciati indietro. E non è un caso che i ragazzi siano sempre più attirati dall’estrema destra (mentre le ragazze sono di vedute progressiste): anche i disordini razziali di agosto in Inghilterra hanno avuto in parte una radice sociale di questo tipo. Un cambiamento che porta a una riflessione: perché finora l’accento è stato tutto, e giustamente, sull’avanzamento delle femmine, ma la parità di genere non può essere un gioco a somma zero, dove uno vince e l’altro perde.
Una situazione che ha conseguenze sociali e politiche dirette: anche sul piano delle relazioni personali, le femmine trovano meno partner di pari livello, ma soprattutto la traiettoria discendente dei ragazzi sta creando una generazione di giovani maschi frustrati e lasciati indietro. E non è un caso che i ragazzi siano sempre più attirati dall’estrema destra (mentre le ragazze sono di vedute progressiste): anche i disordini razziali di agosto in Inghilterra hanno avuto in parte una radice sociale di questo tipo. Un cambiamento che porta a una riflessione: perché finora l’accento è stato tutto, e giustamente, sull’avanzamento delle femmine, ma la parità di genere non può essere un gioco a somma zero, dove uno vince e l’altro perde.