Secondo l’ideologia redpill, l’unica validazione autentica nel sesso è quella estetica perché si basa sulla cosiddetta Teoria LMS (Look, Money, Status), che sostiene che l’attrattiva sessuale femminile dipenda principalmente da questi tre fattori, con un’enfasi particolare sull’aspetto fisico (Look). La personalità o il carattere sono considerati irrilevanti o addirittura segni di accettazione della “bluepill” (la visione socialmente accettata e idealizzata delle relazioni).
Questa visione riduce le relazioni a un meccanismo di selezione basato su parametri superficiali e oggettivabili, come la bellezza, il denaro e lo status sociale, con la convinzione che le donne pratichino ipergamia, cioè scelgano sempre partner con valori più alti in questi parametri, in particolare l’estetica. Per i redpillati, il sesso e le relazioni sono quindi un gioco di potere e di gerarchia sociale in cui l’aspetto fisico è l’elemento più visibile e misurabile, e quindi l’unica vera “moneta” di scambio sessuale.
Inoltre, la comunità redpill utilizza anche la decile scale, una scala da 1 a 10 per classificare l’attrattività fisica, rafforzando l’idea che la bellezza sia un parametro oggettivo e dominante nelle dinamiche sessuali.
In sintesi, per la redpill:
• La validazione sessuale autentica è solo quella estetica perché è l’unico criterio “oggettivo” e “scientifico” che conta.
• Aspetti come personalità, carattere o sentimenti sono considerati illusioni sociali o “bluepill”.
• Le donne sono viste come selettive e guidate da istinti naturali che premiano solo l’aspetto, il denaro e lo status.
• Questo porta a una visione fortemente misogina e riduttiva delle relazioni umane, dove il valore dell’uomo è misurato solo in base a questi parametri.
Questa ideologia nasce anche come reazione alla complessità sociale e ai cambiamenti culturali post-1968, offrendo una spiegazione semplice e “brutale” che giustifica la frustrazione di molti uomini esclusi dalle dinamiche sessuali.
@Vespera