La tranquilla dell'essere scartati

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SanTan

Well-known member
C'è una sorta di tranquillità quando sei stato scartato. Più in generale mi riferisco alla tranquillità di avere poche relazioni sociali e non avere una fidanzata.
Quando sento notizie di coppie che si lasciano, tradimenti e altre delusioni immagino anche il peso certe cose. Alcune le ho anche vissute.

Immagina che palle lasciarsi: la sofferenza, il pentimento, il rammarico.
Io non vivo nulla di tutto ciò.
È una forma di equilibrio tra vite molto diverse.
Ciò si può allargare anche all'amicizia e alle varie comitive di amici. Per tenersi un gruppo di amici a volte è necessaria parecchia diplomazia, anche tra amici stretti dove si spera sempre ci siano poche maschere.
In un certo senso l'essere scartati porta a una tranquillità forzata ma è pur sempre tranquillità.
 
si ma è una tranquillità legata all'isolarsi, alla misantropia:
non mi piacciono le np (come mentalità, psicologia ecc.) e allora le evito, so che tutte le persone sono opportuniste in qualche misura e allora le rifuggo ecc.

ma poi che fai ? vivi come un eremita ? hikkikomori ? in una caverna ? in una casetta tra le montagne assieme ai lupi ?
dai... sta roba la gente la fa ma non è una bella vita, a meno che davvero non ti piace la natura, i boschi ecc. e vai a vivere da solo in posti tipo l'alaska ecc. ma non è per tutti, è per pochi e bisogna essere un poco svitati per farlo...

si può essere tranquilli avendo una propria casa in città, o anche in campagna ma vicino centri abitati, vedendo persone, amici, conoscenti ecc. ed avendo interessi in comune, uscendo ecc.
la tranquillità è non vivere mai situazioni forzate: se non ti senti a tuo agio con una donna o assieme alle persone va bene isolarsi, ma spesso è una soluzione troppo drastica e si può vivere tranquilli anche senza arrivare agli estremi

quanto alle storie ecc. è vero, possono fare soffrire ma colorano una vita altrimenti grigia, l'importante è che quando le cose si mettono male sei in grado di dire basta e finirla, significa essere forti abbastanza da digerire rifiuti e chiusure di relazioni, se uno non lo è abbastanza allora fa bene ad evitarle, meglio una vita grigia che una vita insopportabile, se hai notato le np quando arrivano a 45-50 si prendono cani , gatti ecc. perché molte ne hanno le palle piene, però è difficile che lo facciano a 20-30 anni, c'è un'età per tutto, anche per isolarsi, a 20 anni non è l'età giusta
 
Essendo stato parecchie volte preso in giro per carattere estremamente timido e fisico più grasso in passato ho sviluppato una misantropia e freddezza tale che spesso alle np faccio paura
 
C'è una sorta di tranquillità quando sei stato scartato. Più in generale mi riferisco alla tranquillità di avere poche relazioni sociali e non avere una fidanzata.
Quando sento notizie di coppie che si lasciano, tradimenti e altre delusioni immagino anche il peso certe cose. Alcune le ho anche vissute.

Immagina che palle lasciarsi: la sofferenza, il pentimento, il rammarico.
Io non vivo nulla di tutto ciò.
È una forma di equilibrio tra vite molto diverse.
Ciò si può allargare anche all'amicizia e alle varie comitive di amici. Per tenersi un gruppo di amici a volte è necessaria parecchia diplomazia, anche tra amici stretti dove si spera sempre ci siano poche maschere.
In un certo senso l'essere scartati porta a una tranquillità forzata ma è pur sempre tranquillità.
COPING
 
C'è una sorta di tranquillità quando sei stato scartato. Più in generale mi riferisco alla tranquillità di avere poche relazioni sociali e non avere una fidanzata.
Quando sento notizie di coppie che si lasciano, tradimenti e altre delusioni immagino anche il peso certe cose. Alcune le ho anche vissute.

Immagina che palle lasciarsi: la sofferenza, il pentimento, il rammarico.
Io non vivo nulla di tutto ciò.
È una forma di equilibrio tra vite molto diverse.
Ciò si può allargare anche all'amicizia e alle varie comitive di amici. Per tenersi un gruppo di amici a volte è necessaria parecchia diplomazia, anche tra amici stretti dove si spera sempre ci siano poche maschere.
In un certo senso l'essere scartati porta a una tranquillità forzata ma è pur sempre tranquillità.
Come tutte le cose ha lati positivi e negativi. Io ti posso dire che superare una rottura è parecchio complicato e dipende da che persona sei e come l'hai vissuta, richiede moolto tempo e lavoro, e aggiungo che non la superi mai del tutto (dipende anche dall'importanza che hai dato alla persona). Diciamo che l'essere scartati come dici tu sì è una forma di tranquillità, anche perchè ti eviti lo sbattimento del "provarci" con una np. Però purtroppo questa cosa ad un certo punto pesa, perchè vedere i tuoi coetanei fidanzarsi o addirittura sposarsi, fa male. Anche ritirarsi il sabato sera da solo a casa pesa, e te lo posso confermare. La domanda che ti porrai costantemente è la seguente "perchè agli altri sì e a me no"
 
Immaginati poi che palle avere una moglie in casa che ti scassa il cazzo ogni minuto, ti ciuccia i soldi e dopo qualche anno diventa come una sorella che non scoperesti neanche a pagarla...
 
C'è una sorta di tranquillità quando sei stato scartato. Più in generale mi riferisco alla tranquillità di avere poche relazioni sociali e non avere una fidanzata.
Quando sento notizie di coppie che si lasciano, tradimenti e altre delusioni immagino anche il peso certe cose. Alcune le ho anche vissute.

Immagina che palle lasciarsi: la sofferenza, il pentimento, il rammarico.
Io non vivo nulla di tutto ciò.
È una forma di equilibrio tra vite molto diverse.
Ciò si può allargare anche all'amicizia e alle varie comitive di amici. Per tenersi un gruppo di amici a volte è necessaria parecchia diplomazia, anche tra amici stretti dove si spera sempre ci siano poche maschere.
In un certo senso l'essere scartati porta a una tranquillità forzata ma è pur sempre tranquillità.
 
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