Preoccupazioni di una neo diplomata

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Accirt

Active member
Ragazza
Ciao, a settembre inizierò il corso universitario di ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie. Sebbene fossi abbastanza titubante all’idea di postare un messaggio su un forum che tratta di tutt’altro, ho deciso comunque di chiedere pareri a chi ci fosse interessato a darmene. Essendo molto preoccupata di intraprendere questo percorso per via della sua richiesta di alto impegno, vi sarei molto grata se condivideste con me ogni tipo di difficoltà che avete riscontrato, specialmente se all’inizio del vostro percorso, precisando che sarebbe più che ben accetto ogni genere di consiglio da parte vostra. Un’altra mia grossa fonte di forte preoccupazione è la questione della socialità, essendo che le aule universitarie contengono un numero di studenti molto più elevato rispetto alle classi del liceo, non saprei bene come destreggiarmi per legare nuove amicizie. Sarebbe prezioso ogni tipo di consiglio anche in questo ambito.
Grazie del vostro tempo
 
Non conosco la facoltà di ingegneria.
Però ho frequentato per un periodo l'università, e per quanto riguarda le amicizie, dalla mia esperienza ho trovato molto più facile socializzare all'università che alle scuole superiori.
All'università mi sono sembrati tutti più tranquilli, viene meno la logica della "classe" ed è più semplice interagire.
Poi ripeto, non ho fatto ingegneria e non so come sarà lì, magari dipende anche dalla facoltà.
 
Sembra che sei in ansia per il cambiamento dalla scuola superiore, perché le materie saranno più difficili e per nuovi compagni di corso,purtroppo la medicina è il tempo e impegno
 
Ho frequentato un'università impegnativa ma non ingegneria, il successo accademico è tutto incentrato sulla capacità di concentrazione e l'impegno, deduco tu sia portata per questo percorso o non l avresti neppure presa in considerazione, la chiave sta tutta lì, se hai l'attitudine ti laureai. È un'ansia normale, fisiologica, la provano tutti, nell'immaginario popolare è un cambiamento importante, l'entrata in università, scoprirai che è la versione più adulta ed infelice del liceo, ma è giusto così.
Per le amicizie non avrai problemi, mai conosciuta una universitaria sola, c'è un'ampia letteratura a riguardo.
 
L' università è un casino, perché si è lasciati a se stessi, non ci sono i riferimenti fissi del liceo come i professori che vedi tutto l' anno in aula ed i compagni che sono fissi. Così è più facile lasciarsi andare se non si ha molta voglia o si sta male per altro.
Occorrono concentrazione, impegno, ed a volte non sono sufficienti, perché capitano quelle materie che non sono di studio.
Sul fare amicizie, si può socializzare parlando della lezione, o quando si è a dare l' esame. Da lì si passa a parlare di altro. Il problema è che l' ambiente è molto dispersivo, c'è gente che si ritira, chi frequenta poco, chi vedi alle lezioni di una materia di un anno che stai frequentando ma non alle altre perché è un fuoricorso che deve dare l' esame di quella materia.
 
io ho frequentato solo corsi di laurea umanistici, quindi l'ambiente è probabilmente diverso. Ho avuto più facilità a fare amicizie-conoscenze all'università che a scuola perché secondo me ci sono più occasioni di socializzazione (non resta tutto inquadrato nelle cinque ore di lezione in classe). Per quanto riguarda le lezioni, frequenta più che puoi e prova tutti gli esoneri-esami in itinere che ci sono (se ci sono)
 
Intanto congratulazioni. Per il resto le memorie sono troppo offuscate. Se fuori sede, stando attenta alle mille possibilità extra, e concentrandoti sulle lezioni e studio (dubito che abbia scelto questa facoltà se l'intenzione era quella di cazzeggiare) non dovresti avere problemi. Sulla componente sociale a meno tu sia un mostro deforme che si lava nelle fogne di Calcutta prima di ogni lezione e si esprime a grugniti, ti arriveranno da sole. Almeno la metà degli uomini proverà a zerbinarti, e qualche ragazza che attacca bottone la trovi anche se sei poco socievole. I libri, le lezioni, ogni scusa è buona.
 
Ciao, a settembre inizierò il corso universitario di ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie. Sebbene fossi abbastanza titubante all’idea di postare un messaggio su un forum che tratta di tutt’altro, ho deciso comunque di chiedere pareri a chi ci fosse interessato a darmene. Essendo molto preoccupata di intraprendere questo percorso per via della sua richiesta di alto impegno, vi sarei molto grata se condivideste con me ogni tipo di difficoltà che avete riscontrato, specialmente se all’inizio del vostro percorso, precisando che sarebbe più che ben accetto ogni genere di consiglio da parte vostra. Un’altra mia grossa fonte di forte preoccupazione è la questione della socialità, essendo che le aule universitarie contengono un numero di studenti molto più elevato rispetto alle classi del liceo, non saprei bene come destreggiarmi per legare nuove amicizie. Sarebbe prezioso ogni tipo di consiglio anche in questo ambito.
Grazie del vostro tempo
Ciao Marceline. Non vorrei spaventarti, ma hai scelto una facoltà veramente tosta, seppur decisamente affascinante.

Se ti va una chiacchierata sul tema, posso chiederti Telegram? Qui sarebbe un discorso veramente lungo da affrontare. Ne parliamo d'avanti a un caffè (virtuale) se non ti spiace; sarei felice di dissipare qualche tuo dubbio.

// Sono fresco di facoltà io, e 4/5 delle mie conoscenze sono ingegneri, hahaha.
 
Ciao, a settembre inizierò il corso universitario di ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie. Sebbene fossi abbastanza titubante all’idea di postare un messaggio su un forum che tratta di tutt’altro, ho deciso comunque di chiedere pareri a chi ci fosse interessato a darmene. Essendo molto preoccupata di intraprendere questo percorso per via della sua richiesta di alto impegno, vi sarei molto grata se condivideste con me ogni tipo di difficoltà che avete riscontrato, specialmente se all’inizio del vostro percorso, precisando che sarebbe più che ben accetto ogni genere di consiglio da parte vostra. Un’altra mia grossa fonte di forte preoccupazione è la questione della socialità, essendo che le aule universitarie contengono un numero di studenti molto più elevato rispetto alle classi del liceo, non saprei bene come destreggiarmi per legare nuove amicizie. Sarebbe prezioso ogni tipo di consiglio anche in questo ambito.
Grazie del vostro tempo
Ti capisco che sei preoccupata, non ci saranno bellocci a quel corso universitario...

Finita
 
Quanto vorrei avere questi problemi. Avere gli anni che avevo nel 2002 e vedere il mondo come una vasta distesa inesplorata e non il corridoio stretto e angusto che mi appare adesso. Quella sensazione di un futuro misterioso ormai, completamente essiccata, ha lasciato il posto alla lucida certezza di un cammino prevedibilissimo ed inevitabile in cui non esiste niente oltre al dolore, la solitudine, la malattia,la morte e il freddo della tomba.

Ora capisco cara @KarmaMentis perché mi intimavi di stare attento a certi comportamenti. Mi parlavi di legge, di guai. Che cosa sono queste parole per me ormai? Nulla. La speranza è morta e come non esiste speranza senza paura non esiste paura senza speranza.

Io sarei capace di scoparmi una filmato da polizia, carabinieri ed esercito con la certezza dunque di finire dentro (in ambo i sensi). O forse no, venire dentro è troppo intimo.

Prima che le forze dell'ordine mi blocchino del tutto tirerei fuori l'augello e inizierei a sborrare come in un uno sfogo liberatorio finale. Certi uomini cara @KarmaMentis non riescono più a piangere e invece che lacrime fanno sgorgare sperma. Sperma che schizzano fuori come fosse il veleno stesso dell'esistenza che per qualche istante sembra possiamo buttare fuori e liberarcene; come a volerci svuotare di tutto il peso della prigionia cosmica verso una pace finale fatta di nulla, non più soffocata dalla deterministica tirannia dei fenomeni, della forma, del tempo e dello spazio.

Forse negli ultimi istanti il mio richiamo al nulla sarebbe cosi potente ed esplosivo che nelle mie palle verrebbe catturata e condensata l'essenza stessa di Dio e dell'universo tutto che trasformatosi in sborra verrebbe schizzato fuori in un getto continuo ed ininterrotto.

E allora la io vidi le mura stesse del creato incrinarsi e piegarsi, le lancette dell'orologio celeste impazzire e tutte le galassia deformarsi e distorcersi in ogni direzione. E al continuare della sborrata ogni cosa che esiste ed è esistita viene risucchiata nel nulla come se il nulla stesso fosse la mia vera ed unica possibile compagna che in un pompino redentore finale mi libera dal Dio padre maschile punitore ed elegge me, unico e solo Re e ambasciatore della fine di ogni fine. Me che da sempre odiato e disprezzato da tutto l'universo adesso ne sono il centro e la ghigliottina al tempo medesimo. Finalmente viene iniettato con la forza di infinite hypernove l'ultimo poderoso schizzo e con esso mi dissolvo assieme a tutto ciò che c'è di dissolvibile.

Dies Irae, Dies Illa schizzet saeclum in favilla

(Dall' Asborralisse di Sathanael)
 
Quanto vorrei avere questi problemi. Avere gli anni che avevo nel 2002 e vedere il mondo come una vasta distesa inesplorata e non il corridoio stretto e angusto che mi appare adesso. Quella sensazione di un futuro misterioso ormai, completamente essiccata, ha lasciato il posto alla lucida certezza di un cammino prevedibilissimo ed inevitabile in cui non esiste niente oltre al dolore, la solitudine, la malattia,la morte e il freddo della tomba.

Ora capisco cara @KarmaMentis perché mi intimavi di stare attento a certi comportamenti. Mi parlavi di legge, di guai. Che cosa sono queste parole per me ormai? Nulla. La speranza è morta e come non esiste speranza senza paura non esiste paura senza speranza.

Io sarei capace di scoparmi una filmato da polizia, carabinieri ed esercito con la certezza dunque di finire dentro (in ambo i sensi). O forse no, venire dentro è troppo intimo.

Prima che le forze dell'ordine mi blocchino del tutto tirerei fuori l'augello e inizierei a sborrare come in un uno sfogo liberatorio finale. Certi uomini cara @KarmaMentis non riescono più a piangere e invece che lacrime fanno sgorgare sperma. Sperma che schizzano fuori come fosse il veleno stesso dell'esistenza che per qualche istante sembra possiamo buttare fuori e liberarcene; come a volerci svuotare di tutto il peso della prigionia cosmica verso una pace finale fatta di nulla, non più soffocata dalla deterministica tirannia dei fenomeni, della forma, del tempo e dello spazio.

Forse negli ultimi istanti il mio richiamo al nulla sarebbe cosi potente ed esplosivo che nelle mie palle verrebbe catturata e condensata l'essenza stessa di Dio e dell'universo tutto che trasformatosi in sborra verrebbe schizzato fuori in un getto continuo ed ininterrotto.

E allora la io vidi le mura stesse del creato incrinarsi e piegarsi, le lancette dell'orologio celeste impazzire e tutte le galassia deformarsi e distorcersi in ogni direzione. E al continuare della sborrata ogni cosa che esiste ed è esistita viene risucchiata nel nulla come se il nulla stesso fosse la mia vera ed unica possibile compagna che in un pompino redentore finale mi libera dal Dio padre maschile punitore ed elegge me, unico e solo Re e ambasciatore della fine di ogni fine. Me che da sempre odiato e disprezzato da tutto l'universo adesso ne sono il centro e la ghigliottina al tempo medesimo. Finalmente viene iniettato con la forza di infinite hypernove l'ultimo poderoso schizzo e con esso mi dissolvo assieme a tutto ciò che c'è di dissolvibile.

Dies Irae, Dies Illa schizzet saeclum in favilla

(Dall' Asborralisse di Sathanael)
'Mbà io comprendo (o forse no), ma che c'entro in tutto questo? Mi hai confusa per un' altra 😭
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Top