Molti si indebitano, è vero, ma le famiglie, uno sopra infatti lo diceva che conta il patrimonio familiare, non tanto il reddito, sono molto ricche, e parlo delle famiglie medie.
La piramide demografica rovesciata ha fatto sì che una pioggia di immobili ricadesse in mani sempre più strette.
Prima c'erano 5-6 figli per famiglia, ognuno dei quali aveva almeno una casa, molti di quelli non hanno fatto figli e li hanno lasciati ai nipoti. Oggi si trovano figli unici che ereditano un padre che ha già 3 o 4 case, e una madre altrettante.
Per non parlare dei contanti in banca.
Eppure questi, che sono più che benestanti, vengono considerati classe media, alla pari di chi non arriva a ventimila euro all'anno e deve pure pagare il mutuo su un'unica casa.
Il problema non sono tanto un pugno di miliardari, ma i milioni di 'ricchetti' che possono letteralmente non produrre, vivendo di rendita. I latifondisti potevano permettersi, per quanto odioso, di vivere di rendita, perché erano pochi a fronte di milioni di servi della gleba, braccianti e piccoli proprietari, ma oggi abbiamo milioni di individui che con patrimoni costruiti nei decenni passati, pretende, e riesce, a vivere senza lavorare. Ma affittare uno o più appartamenti, non significa aumentare ricchezza da redistribuire. La ricchezza la produce l'operaio che deve sottrarsi parte del salario per pagare quella rendita al fancazzista.